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“Fuocoammare” di Gianfranco Rosi vince l’Orso d’Oro a Berlino

Gianfranco Rosi vince Orso d'Oro a Berlino 2016 - ArtsLife

Gianfranco Rosi vince Orso d'Oro a Berlino 2016 - ArtsLife

Al Festival del Cinema di Berlino, l’unico film italiano in corsa alla 66esima edizione- di Gianfranco Rosi– si è aggiudicato il massimo premio. Il documentario, che racconta il flusso dei migranti verso il nostro Paese, è stato girato da Rosi nell’isola di Lampedusa nel corso di dodici mesi. Fuocoammare, il docufilm di Gianfranco Rosi dopo Il sacro GRA – già premiato a Venezia – si è così aggiudicato l’Orso d’oro di Berlino. Il regista si è commosso e ha chiamato sul palco della Berlinale il dottore Pietro Bartolo e l’aiuto regista del film premiato alla 66esima edizione. Per la cronaca, il festival berlinese di quest’anno è stato dominato dal tema dell’immigrazione e dell’integrazione, con uno sguardo forte al Medio Oriente e ai Paesi dell’Africa.

La presidente della giuria Meryl Streep, al fianco del direttore Dieter Kosslick, ha letto il verdetto il verdetto: “Film eccitante e originale, la giuria è stata travolta dalla compassione. Un film che mette insieme arte e politica e tante sfumature. È esattamente quel che significa arte nel modo in cui lo intende la Berlinale. Un libero racconto e immagini di verità che ci racconta quello che succede oggi. Un film urgente, visionario, necessario”. Sul palco, il regista italiano Rosi ha detto: “Il mio pensiero più profondo va a tutti coloro che non sono mai arrivati a Lampedusa, a coloro che sono morti. Dedico questo lavoro ai lampedusani che mi hanno accolto e hanno accolto le persone che arrivavano. È un popolo di pescatori e i pescatori accolgono tutto ciò che arriva dal mare. Questa è una lezione che dobbiamo imparare”. Per poi continuare: “Per la prima volta l’Europa sta discutendo seriamente alcune regole da fissare, io non sono contento di ciò che stanno decidendo. Le barriere non hanno mai funzionato, specialmente quelle mentali. Spero che questo film aiuti ad abbattere queste barriere”. Al termine del suo discorso ha salutato con un bacio la figlia Emma: “Ho passato un anno e mezzo a Lampedusa e l’ho vista solo pochi giorni. Questo la renderà felice per molto tempo”.

 

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