Il condominio dei cuori infranti, in sala la struggente opera umanista di Samuel Benchetrit.
Arriva nelle sale italiane Il condominio dei cuori infranti (titolo italiano del decisamente più adatto e originale Asphalte), comédie dramatique firmata dal cineasta francese Samuel Benchetrit. Una commedia tenera e sorprendente, che descrive la desolante realtà delle banlieu francesi e la riscatta attraverso la ricerca di un’umanità desiderata e quanto mai necessaria.
Un palazzo di periferia in una cittadina francese. Un ascensore in panne e tre incontri improbabili. Sei personaggi insoliti. L’astronauta disperso e la signora Hamida, il bisbetico Sternkowitz e la timida infermiera notturna, l’attrice in crisi Jeanne, il teen-ager annoiato Charly. Dei solitari che si troveranno uniti da sentimenti di tenerezza, rispetto, compassione. Sei persone diverse caratterialmente, sole e con molte storie da raccontare che grazie a questi incontri si troveranno a costruire legami inaspettati.Il condominio dei cuori infranti è commedia agrodolce capace di far riflettere sull’importanza delle nostre stesse esistenze, ed in grado di far divertire lo spettatore attraverso dialoghi semplici e diretti. Benchetrit riesce a trasportarci in un mondo dove l’asfalto e la solitudine della banlieue parigina si mescolano all’armonia e alla bellezza espresse dall’animo dei protagonisti, personaggi comuni ma di grande spessore che ci ricordano come spesso le storie migliori possano nascere anche dalla quotidianità più banale e scontata. Il condominio dei cuori infranti trasforma in poesia la banalità del quotidiano, sospendendo i suoi protagonisti tra prigione del reale e sogno di fuga. Struggenti come le polaroid di Sternkowtiz, gli antieroi di Benchetrit grazie all’amore riescono ad uscire dall’anonimato cogliendo gli slanci di umanità che la vita gli sta offrendo. Buona la prova generale del cast, dove oltre ad un ottimo Michal Pitt, il quale è quasi perfetto nella sua ricercata fissità spicca Isabelle Huppert. Per la protagonista de La pianiste Samuel Benchetrit riserva infatti quella che forse è la sequenza più forte e drammatica della sua nuova opera, dove in pochi frammenti di secondi viene dato modo alla grande attrice francese di poter esprime tutto il suo immenso talento, riuscendo ad arricchire il tessuto drammaturgico dell’opera e contemporaneamente a segnarla indelebilmente.