La Sfida di Aracne – Riflessioni sul femminile dagli anni ’70 a oggi – a cura di Angela Madesani, in corso alla Nuova Galleria Morone fino al 13 maggio, è un’esposizione accurata, eterogena ed elegante dove 18 artiste, di generazioni diverse, si confrontano stimolando lo spettatore ad una riflessione sull’articolato e complesso mondo artistico al femminile, ancora oggi, il più delle volte, sottovalutato.
Il titolo della mostra ci rimanda alla mitologia greca: Aracne, giovane e abile tessitrice, osa sfidare pubblicamente Atena in una gara di tessitura. La storia racconta che quando le tele furono messe a confronto, Atena dovette riconoscere la grande abilità di Aracne. La dea, umiliata e rabbiosa, non solo distrusse la favolosa tela tessuta dalla rivale, ma la trasformò in un gigantesco ragno, così che avrebbe tessuto per tutta la sua vita.
In realtà, con questo titolo, la curatrice ha voluto omaggiare Louise Bourgeois, la più anziana delle artiste presenti, scomparsa nel 2010, invertendo il significato mitologico: Aracne esce vittoriosa dalla sfida, il ragno tesse la tela per il mondo. Quel ragno che è stato soggetto prediletto per la Bourgeois in raffigurazione della maternità, della produttività e dell’utilità che l’animale simbolo ha per l’uomo.
Non poteva mancare la presenza di Maria Lai, artista di punta della Nuova Galleria Morone, che negli anni le ha dedicato numerose mostre, qui la ritroviamo con un opera maestosa di rara bellezza, una composizione in terracotta e cemento, dove il segno dell’artista è tracciamo in modo indelebile sulla terra.
E ancora Gina Pane con il dittico Cicatrices de l’Action: Le Corps Pressenti, un’opera rappresentativa dell’artista, che tramite la lacerazione si libera dei traumi del passato: dove il corpo è coscienza e memoria, oggetto di perdite e ricongiunzioni. Daniela Comani che lavora sugli stereotipi e sull’identità, in questa occasione presenta Bikini, l’opera fotografica di grandi dimensioni, che fa riferimento all’atollo Bikini dove tra il 1946 e il 1954 vennero sperimentate le bombe nucleari all’idrogeno, di cui la prima esplose il 1 luglio del 1946. Il 5 luglio dello stesso anno a Parigi veniva presentato il primo bikini, costume da bagno a due pezzi, con un chiaro riferimento all’esplosione bell’atollo.
Le altre artiste presenti sono Cindy Sherman, Chiharu Shiota, Nan Goldin, Dan Chiara Lecca, Shirin Neshat, Bruna Esposito, Meri Gorni, Rebecca Horn, Fausta Squatriti, Annette Messager, Julia Krahn, Silvia Celeste Calcagno, Inés Fontenla, Mariella Bettineschi.
Un percorso storiaco dell’arte al femminile senza civetterie e narcisismi, che indaga sul significato dell’essere donna; una sfida simile a quella affrontata dalle artiste dal dopoguerra in poi.
Questa mostra appare una scenografia capace di trasportare il visitatore all’interno del mondo proiettato sulle pareti, è un’esperienza nell’esperienza, che cerca di avvicinarci sempre più al quel grande mistero che è l’universo femminile.
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La Sfida di Aracne
Riflessioni sul femminile dagli anni ’70 a oggi
31.03 | 13.05.2016
NUOVA GALLERIA MORONE
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