Nel 2015 le aste di arte moderna e contemporanea in Italia hanno registrato una crescita confermando una ripresa in atto già dal 2014 e il 7° posto tra le principali piazze mondiali*. Un settore che nel nostro Paese sembra in continua ripresa, con dati positivi che fanno ben sperare anche per un’ulteriore crescita. Infatti, gli artisti moderni del ‘900 stanno riscoprendo una rivalutazione continua e vantano l’interesse di collezionisti in tutto il mondo anche perché i prezzi dei nostri “big” sono ancora abbordabili rispetto a quello che sembra essere il valore che andranno ad assumere. Insomma, per chi vede l’arte come investimento, sembra che il momento sia propizio. Non solo, dunque, i grandi nomi che ci hanno abituati a cifre da record.
Burri, che 9 anni fa aveva stime che si aggiravano sui 1,5 e 2,2 milioni di euro, oggi si è rivalutato di ben 7 volte e mezzo; Fontana, che lo scorso novembre con “Concetto Spaziale, La Fine di Dio”, opera del 1964 in asta da Christie’s, ha raggiunto il suo nuovo record di vendita per una cifra pari a 27,123 milioni di euro.
Ma sembra che sia arrivato il momento anche per altri connazionali, un esempio, il più recente, che fa ben sperare per una generale rivalutazione degli artisti italiani del ‘900, è Mimmo Rotella che solo pochi mesi fa, a Londra, all’asta Phillips, con “Untitled” del 1964 ha stabilito il suo nuovo record d’asta di 900.000 £ poco meno di un milione e 400mila euro dopo una partenza da 400mila sterline. Una grande performance che ha fatto parlare molto e proprio in quell’occasione abbiamo intervistato Piero Mascitti, direttore della fondazione Mimmo Rotella, che ci ha confessato che a suo avviso gli artisti italiani degli anni ’60 presto raggiungeranno risultati sorprendenti.
Tra glialtri nomi che stanno ricevendo una costante approvazione nel mondo del collezionismo segnaliamo Piero Dorazio che lo scorso anno si è aggiudicato il podio da Minerva Auctions con Weltfarbe I, opera del 1960 stimata 80.000/120.000 e battuta a 178.000 euro.
Altri artisti da tenere sotto controllo sono Maria Lai, Franco Angeli, Tano Festa ed Enrico Baj che il mese scorso è apparso sulla copertina del catalogo della Casa d’Aste Meeting Art con “Say it with flowers”, opera del 1960 che con una riserva di 20.000 euro è stata battuta per 54.000 euro, quasi il triplo!
Sarà interessante seguire i nostri artisti nelle prossime aste di arte moderna e contemporanea, soprattutto nelle case d’asta nazionali, che lo scorso anno, hanno fatto registrare, in questo settore un incremento anche superiore al +40% .
Ecco solo alcuni dei prossimi appuntamenti da non perdere: 28 aprile Minerva Auction; 28 maggio alla Galleria Pananti e 8-9 giugno presso Bertolami Fine Arts.
Intanto, dal catalogo dell’asta di Minerva, a parte il Burri, che si è aggiudicato la copertina, possiamo notare altre presenze interessanti tra cui Dorazio, Capogrossi, Novelli, Baj.
* Fonte dati: Tefaf Art Market Report 2016