L’esposizione proposta dallo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma e in programma all’interno dell’edizione 2016 di Fotografia Europea sarà dal 7 maggio al 2 ottobre 2016 nella cornice dell’Abbazia di Valserena. L’esposizione, è curata da Paolo Barbaro e Claudia Cavatorta.
Esplorazioni dell’archivio. Fotografie della Via Emilia parte da un’indagine nello straordinario archivio di 9 milioni di immagini fotografiche custodito dallo CSAC, tracciando una nuova storia di questo territorio geografico partendo dall’Ottocento, passando per il Novecento fino a collegarsi idealmente al progetto Esplorazioni sulla via Emilia, che esattamente trent’anni fa, nel 1986, vide protagonisti Luigi Ghirri, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonce: un’impresa di descrizione articolata e multidisciplinare che, attraverso contributi letterari e scientifici, rappresentò un riferimento importante per le successive riflessioni sul paesaggio.
Lo CSAC ha avuto un ruolo importante nell’elaborazione del modello di racconto di Esplorazioni della Via Emilia, e ancora prima – nel 1984 – alla realizzazione del Viaggio in Italia coordinato da Luigi Ghirri, il quale allora era membro del Comitato Esecutivo della Sezione Fotografia CSAC, contribuendo a partire dalla prima metà degli anni Settanta a raccogliere fotografie storiche per le sue raccolte.
Diversi autori tra coloro che hanno maggiormente caratterizzato e influenzato la fotografia dell’ultimo quarto del secolo scorso saranno presenti in mostra attraverso una serie di monografie minime. Di queste, le prime immagini, di Olivo Barbieri e Cuchi White, sono esposte nella Sala delle Colonne, in contrappunto a un nucleo di fotografie dell’Ottocento degli studi Alinari, Brogi e Poppi, che documentano il paesaggio emiliano postunitario e in cui l’identità nazionale è costruita attraverso iconografie di architetture e monumenti isolati dal contesto.
Nella Sala delle Colonne, accanto alle fotografie storiche, si collocano quattro plastici di architetture progettate tra la fine degli anni ’80 e il decennio successivo da Ettore Sottsass con Sottsass Associati.
Altre monografie minime, di Luigi Ghirri, Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Guido Guidi, Mimmo Jodice sono poi visibili nella sezione dedicata alla Fotografia del percorso museale, accanto a una scelta di fotografie del Novecento, ricavate dalla digitalizzazione di fondi fotografici dall’archivio CSAC, che comprende le fotografie dell’Atelier Vasari e le narrazioni di viaggio scattate dal milanese Bruno Stefani per illustrare i volumi del Touring Club Italiano, gli scatti del parmigiano Bruno Vaghi, dell’Atelier Villani e di Publifoto.
Nella Sala Polivalente verrà inoltre proposta l’esposizione Habitare la via Emilia. Presenze e luoghi di rifondazione insediativa, coordinata da Carlo Quintelli e dedicata al pubblico paesaggio, esito di una ricerca che riflette, attraverso un rilievo topo-fotografico puntuale, su struttura e componenti del divenire della strada consolare quale strumento di continua rigenerazione dell’insediamento antropico emiliano.
Durante il periodo della mostra si articolerà negli spazi dell’Abbazia una serie di incontri ad ingresso gratuito che approfondiranno il tema dell’esposizione mettendo a confronto esperienze di segno diverso di scrittori, fotografi, archivisti, scienziati, geografi e linguisti.
Le conferenze si apriranno sabato 21 maggio con la lezione magistrale di Giovanni Chiaramonte, uno dei protagonisti dell’impresa storica Esplorazioni sulla via Emilia e figura da sempre legata alle vicende dello CSAC. Il 28 maggio la storica della fotografia Raffaella Perna si confronterà con il curatore CSAC Paolo Barbaro; il 18 giugno il fotografo Mario Cresci dialogherà con il geografo Davide Papotti; il 10 settembre sarà la volta dello studioso di letterature comparate Giulio Iacoli e dello scrittore Vittorio Ferorelli; il 17 se ttembre ci sarà il confronto tra il neuroscienziato Vittorio Gallese e il docente di Visual Studies Michele Cometa; il 24 settembre l’architetto Carlo Quintelli intervisterà l’artista Franco Guerzoni; il 1 ottobre concluderanno il ciclo le curatrici e storiche della fotografie Roberta Valtorta e Cristina Casero.
Lo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, fondato nel 1968 da Arturo Carlo Quintavalle e situato nell’Abbazia cistercense di Valserena, raccoglie e conserva materiali originali della comunicazione visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX secolo. Lo CSAC oggi è un nuovo spazio multifunzionale, dove si integrano un Archivio, un Museo e un Centro di Ricerca e Didattica, con attività di prestito e supporto ad esposizioni in altri musei tra cui il MoMA di New York, il Centre Pompidou di Parigi, il Tokyo Design Center, Triennale di Milano e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid.
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CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Abbazia di Valserena
Orari: da martedì a venerdì 10 – 15; sabato e domenica 10 – 20.
Ingresso 10 euro, biglietto ridotto a 5 euro a fronte della presentazione del biglietto di ingresso a Fotografia Europea. Con il biglietto di ingresso allo CSAC avrete diritto all’ingresso ridotto alle mostre di Fotografia Europea a Reggio Emilia dal 6 maggio al 10 luglio.
www.csacparma.it