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Trionfo per Tosca al Teatro Carlo Felice di Genova

20 tosca ( a.nizza ) m. cavaradossi ( f. meli )

Dopo due anni dal fortunato debutto, ritorna in scena al Teatro Carlo Felice di Genova Tosca, nell’allestimento pensato per il teatro genovese dal regista David Livermoore, in cartellone da martedì 4 maggio a mercoledì 8 maggio 2016.

Opera in tre atti su libretto di Luigi Illica, Giuseppe Giacosa e Victorien Sardou La Tosca è una delle opere più amate del repertorio del grande compositore toscano Giacomo Puccini, dal taglio profondamente drammatico e curata in modo quasi maniacale in tutti i suoi particolati, ancora oggi risulta fra le migliori e le più importanti opere della storia della musica lirica, rappresentata nei teatri di tutto il mondo.

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Roma giugno 1800, la cantante Tosca è desiderata dal sinistro commissario di polizia Scarpia. Per salvare Mario Caravadossi, l’amante repubblicano e pittore condannato a morte, Tosca decide di concedersi a Scarpia. All’atto non resiste al disgusto e uccide Scarpia, pugnalandolo con un tagliacarte. Il perfido commissario le rende la pariglia dopo morto: non aveva dato nessun ordine di salvare Mario, che muore fucilato a Castel Sant’Angelo. Tosca, straziata dal dolore, si getta dagli spalti del castello.

«Vissi d’arte, vissi d’amore, non feci mai male ad anima viva!… Nell’ora del dolore, perché, perché Signore, perché me ne rimuneri così?»
(Tosca – Atto II)

La Tosca è un’opera struggente, altisonante nelle sue celeberrime arie, avvincente per trama e unità drammaturgica, parla d’amore, di ipocrisia, di speranza, abnegazione e del suo contraltare, il riscatto. Ma, soprattutto la Tosca urla al cuore. È un’opera che sa incantare nella perfezione delle sue note, anche in passaggi che paiono scritti sottovoce.

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L’allestimento firmato da Davide Livermore, pensato originariamente per la stagione 2014/2015 e riproposto quest’anno colpisce nel segno. Sebbene egli non sia stato certo il primo ad intuire la possibilità di un parallelismo tra l’espressività della partitura pucciniana e il linguaggio cinematografico, la messinscena di Genova, dotata di una molteplicità di azioni e mutamenti di prospettiva propri della macchina da presa, può definirsi riuscita nella ricerca di una rivisitazione rispettosa del libretto ed avvolta da un fascino d’altri tempi.

La scenografia è costituita principalmente da un prisma inclinato che, ruotando su stesso, è in grado di girare e rivelare punti di vista, permette una suddivisione verticale del quadro, come se il palco fosse in grado di moltiplicarsi e di rappresentare luoghi diversi. Una gabbia nella quale si aggirano disperati i protagonisti, dove la violenza si può toccare con mano e dove i ricchi degnamente rappresentati da Scarpia, vera prima donna, si posizionano sempre sopra i miserabili.

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La protagonista è Amarilli Nizza, soprano dalla sublime voce e degna erede del ruolo che nel 2014 fu della splendida Maria Guleghina, in grado di donare al pubblico del teatro genovese una grande prestazione al limite della perfezione vocale, brava nel gestire l’equilibrio tra interpretazione vocale e attoriale.

Lo stesso si può dire del tenore Francesco Meli, protagonista della serata genovese con un emozionante ed intesa interpretazione il quale, pur conferendo la giusta virilità al personaggio, esibisce una voce squillante ed armoniosa, mettendo in risalto nei momenti più intimi il lato più affettuoso e sentimentale dell’amante, raggiungendo l’apice nella famosa romanza del III atto “E lucean le stelle”, tra scrosci di applausi e richieste di bis (concesse).

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Buone le prestazioni del resto del cast, dove troviamo il baritono Angelo Veccia nel ruolo di Scarpia, Giovanni Battista Parodi nel ruolo di Angelotti e Enrico Salsi in quello di Spoletta. La direzione di Coro e Orchestra del Teatro Carlo Felice è affidata a Dimitri Juroswski, giovane direttore russo ma già di grande esperienza, bravo nel sottolineare le qualità liriche del capolavoro pucciniano.

Un successo quindi per il grande teatro genovese, che dopo il meraviglioso Andrea Chénier si appresta a concludere in trionfo la stagione 2015/2016 (ancora due opere in cartellone).

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Tosca – Opera in tre atti di Giacomo Puccini
Teatro Carlo Felice di Genova
da mercoledì 4 maggio 2016,
repliche 6,7,8 maggio
www.carlofelicedigenova.it

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