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B’Teva , l’arte sacra di convivere con la natura

L’espressione paesaggi dell’esistenza prende vita con B’Teva la mostra promossa da One Contemporary Art e l’associazione culturale Euforia Costante di Padova, che fino al 5 giugno anima Palazzo Albrizzi di Venezia. L’evento, inserito nel progetto NAVIGARE NEL TEMPO LUNGO LE ROTTE DEL MEDITERRANEO – DEVIR DAVAR: dalle rovine del Tempio alla perennità del Libro, rappresenta l’idea di paesaggio inteso come esperienza di luoghi entro cui l’uomo contemporaneo agisce, manifestazione completa dell’esistenza stessa.

FOTO-BTEVA
Dal 15 maggio al 5 giugno 2016 –  B’TEVA – PAESAGGI DELL’ESISTENZA

B’Teva che significa letteralmente in natura, o dall’ebraico Creato, aiuta lo spettatore a orientare lo sguardo tra visibile e invisibile, riportandolo ad una concezione sacrale della natura come già avveniva nell’Antica Grecia. Eeplorando il mondo entità creatrice autonoma e frutto di un determinismo causale, B’Teva si antepone all’idea del logos, della razionalità. Introducendo anche i più scettici a quel punto di vista ebraico di  “vivere nella natura”, alla luce di una specifica consapevolezza del significato e del ruolo che uomo e natura hanno nel creato.

Ghetto Ebraico, Venezia
Ghetto Ebraico, Venezia

Una mostra unica nel suo genere capace di riflettere l’urgenza odierna di costruire una coscienza morale più rispettosa dell’ambiente, sondando l’abisso incolmabile tra Dio e l’uomo che fa sì che “il teatro non sia più la Natura, ma l’azione morale e religiosa dell’uomo e della comunità degli uomini la cui interazione dà luogo alla storia; in un certo senso questa è come lo scenario su cui si svolge il dramma della relazione dell’uomo con Dio(DEVIR/DAVAR).

INFORMAZIONI UTILI

B’TEVA – Paesaggi dell’esistenza

Palazzo Albrizzi

Cannaregio 4118

Venezia

Ingresso libero

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