Palazzo Madama, Torino. Per la prima volta – fino al 27 maggio 2016 – a confronto ”La Madonna col Bambino benedicente e francescano in adorazione” e l’ ”Ecce Homo” di Antonello da Messina, dal Museo regionale di Messina.
Sguardi magnetici svelati dalla luce, mistero e genialità, attenzione al dettaglio. Sono queste alcune delle caratteristiche che hanno reso Antonello da Messina uno dei principali maestri del Rinascimento e che emergono dal dialogo dei due capolavori.
L’opera in prestito da Messina è annoverabile tra i primissimi lavori dell’artista e si è imposta all’attenzione della critica internazionale per la straordinaria qualità della pittura e resa dei dettagli.
La collocazione cronologica, tra il 1465 e il 1470, è attribuibile dai riferimenti alla pittura fiamminga e provenzale: quel patrimonio di cultura “internazionale” che il giovane Antonello aveva certamente conosciuto e che lo aveva reso capace di confrontarsi con i grandi artisti della nuova pittura fiamminga insieme con la tradizione italiana.
Il Ritratto d’uomo invece, dipinto nel 1476, è una delle prove più alte della produzione di Antonello. Nella sua solennità statuaria, è tra i massimi esempi della capacità dell’artista siciliano di fissare con la pittura la personalità del soggetto ritratto, cogliendone la natura più intima e profonda.
La potenza dello sguardo ha fatto di questo ignoto personaggio una celebrità, e spesso si è tentato di leggere in senso psicologico la sua espressione autorevole e, forse, autoritaria.
Questo enigmatico dialogo, che allo stesso tempo si mostra al visitatore, aperto e rilevatore, è possibile rivederlo dal 1 giugno al 10 luglio 2016 nel museo siciliano.
INFORMAZIONI UTILI
DOPPIO CAPOLAVORO. Antonello da Messina dalla Sicilia a Torino | Palazzo Madama Torino
Piazza Castello, Torino
Orario: lun-mer-gio-ven 10-18; sab 11-19; dom 10-19.
Chiuso il martedì. La biglietteria chiude un’ora prima