Conto alla rovescia per uno dei progetti più ambiziosi mai dedicati a Francis Bacon: dal 2 luglio al 4 settembre 2016, il Grimaldi Forum di Monaco ospiterà oltre sessanta opere per raccontare le influenze della cultura francese e il periodo monegasco del grande artista di origine irlandese. Curata da Martin Harrison e realizzata con la collaborazione di “The Estate of Francis Bacon” di Londra e della “Francis Bacon MB Art Foundation di Monaco”, la mostra invita a scoprire l’opera dell’artista venuto a mancare nella Madrid del 1992 da un punto di vista inedito: quello dell’influenza della cultura francese e degli anni trascorsi a Monaco.
“Durante il periodo monegasco tra il 1946 e il 1949 – spiega Harrison – Bacon si dedica a rielaborare radicalmente le proprie idee sull’arte e decide a quale soggetto dedicarsi. Conserva molto poco di quanto dipinto allora, ma dal 1949 in avanti si consacra come il pittore del corpo e dello spirito umano. E’ evidentemente a Monaco che matura questa sua decisione”.
Saranno esposti importanti trittici dell’artista e alcuni suoi quadri più significativi accanto ad altri meno noti, ordinati secondo un criterio tematico, con particolare enfasi sulle opere che hanno attinenza più o meno diretta con la Francia e Monaco. Fin dal suo primo soggiorno a Parigi verso la fine degli anni ’20, Bacon si immerge profondamente nella cultura francese tanto da trasferirsi a Chantilly a soli diciassette anni. Fin da subito entra in contatto con il mondo dell’arte ammirando da vicino le opere di Picasso, artista che lo ispirò a dedicare l’intera vita alla pittura.
Nel luglio del 1946, Bacon lascia Londra per trasferirsi nel Principato dove soggiorna fino ai primi anni ’50. E’ a Monaco che dipinge il primo “papa” essenzialmente ispirato al Ritratto di Papa Innocenzo X di Velázquez e inizia a concentrarsi sulla figura umana. E’ una svolta decisiva nella sua produzione artistica tanto che sarà conosciuto in seguito come l’artista figurativo più enigmatico del dopoguerra.
Sebbene in vita, la Tate Gallery gli abbia dedicato due retrospettive nel 1962 e nel 1985, è la mostra al Grand Palais di Parigi del 1971 l’evento più significativo della sua carriera. Solo Picasso aveva avuto nel 1966, quand’era ancora in vita, il privilegio di una retrospettiva al Grand Palais. Una delle particolarità della mostra consiste nell’offrire una panoramica comparativa mirata a illustrare le opere dei grandi maestri da cui Francis Bacon ha preso spunto tra i quali Giacometti, Léger, Lurçat, Michaux, Soutine e Toulouse-Lautrec. La selezione delle opere provenienti da collezioni pubbliche e private è stata fatta con l’auspicio di evidenziare pienamente l’eloquenza e la potenza della pittura di questo “mostro sacro” dell’arte.
INFORMAZIONI UTILI
Francis Bacon. Monaco e la cultura francese
Grimaldi Forum, Monaco
2 luglio – 4 settembre