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Nuovo record per Jenny Saville a 6,8 milioni £. Totale Sotheby’s: 52,2 milioni £

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28.06.2016, Londra – La prima asta della “contemporary week” post Brexit ha visto un debutto tiepido da Phillips lunedì 27, nonostante il record di Kiefer (se ti fosse sfuggita la notizia, leggi qui).  Così anche nella giornata di oggi non sono mancati  i timori  per le ripercussioni del terremoto suscitato nei mercati dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea.

Ma Sotheby’s ha mantenuto le promesse di rassicurazione rilasciate ad Artnet subito dopo il voto del 23 giugno…   Serata con un risultato inatteso: la Contemporary Evening Auction ha realizzato 52,194,000 sterline (contro però i 130,376,500 del 2015), oltre le stime pre-asta (e pre-brexit) di 50 milioni, con 1 lotto ritirato (un disegno di Baselitz, lotto 39) e 6 invenduti su 47 opere  in catalogo.

Lo stesso auctioneer Oliver Barker è ruscito a scherzarci sopra: «E’ bello vedere come le esportazioni inglesi – nonostante Brexit – siano ancora attrattive!». Tra una risata e l’altra, ha smorzato la leggera tensione proprio mentre i rilanci fioccavano uno dietro l’altro per il monumentale “Shift” di  Jenny Saville, che partito da 1,3 milioni di sterline, è arrivato dopo una cinquantina di bid a 5.850.000 £ di hammer price, che con i diritti sono diventati 6,813,000 £.

La pittrice inglese (classe 1970), giovane promessa degli Young British Artists, è nota per i suoi nudi di donne grasse e tormentate nella carne. In questi ritratti la Saville non ricerca la bellazza, anzi. Lei stessa in un’intervista ha dichiarato “I was anti-beauty”. Con questa aggiudicazione,”Shift” al suo primo passaggio in asta (precedentemente trattata dalle gallerie Gagosian  di NY e Saatchi di Londra) ha infranto il precedente record d’asta per l’artista di 2.098.500 £ realizzato sempre a Londra ma da Christie’s nel febbraio del 2014 (Plan, 1993).
L’importanza del dipinto è anche nella sua storia espositiva. Nel 1997 è stata una delle sole cinque opere selezionate per la ormai storica mostra “Sensation” della collezione di Charles Saatchi. Non a caso il buyer della grande tela è stato un museo, il Long Museum di Shangai che ha in programma una mostra dedicata alle artiste donna dal titolo “She” in calendario da fine luglio e fine ottobre 2016.

Al secondo posto della top three della serata un grande lavoro (182.2 x 242.6 cm) di Keith Haring messo in vendita da David La Chapelle. Il noto fotografo aveva acquistato nel 2001 dalla galleria newyorkese  Tony Shafrazi questo grande “testamento” realizzato da Haring un anno prma di morire. Gli era stato già diagnosticato l’AIDS. In The Last Rainforest  c’è tutto. Come hanno spiegato gli esperti Sotheby’s, c’è l’erotismo, c’è la violenza. C’è la  malattia, c’è la causa ambientalista. Tutte le tematiche care all’artista. Questa sera è stato acquistato per 4,181,000 £ (st. 2/3 m£) realizzando il nuovo record per l’artista in asta.

Terzo posto per Jean Dubuffet, che ha visto delle aggiudicazioni eclatanti. Al lotto numero 9 “BARBE DE LUMIÈRE DES AVEUGLÉS” è stato protagonista della prima gara serrata della serata. Da una partenza di 850 mila sterline, la battuta finale – chiusa da un lungo applauso – è stata dopo quasi 30 rilanci di 2.7 milioni di hammer price,  con i diritti 3,173,000 £, quasi il doppio della stima più alta. Il lotto successivo, “PERSONNAGE AU BICORNE”, la stima l’ha  quadriplicata: da una presentazione di 250/350 mila sterline, è arrivato a 1.325.000.

Performance deludente per il gigantesco pesce rosso di Sigmar Polke. Era stato annunciato con il super capolavoro del catalogo, ma si è fermato a 3,117,000£, al di sotto della stima più bassa di di 3,500,000£. Sorte simle anche per Mark Bradford. Il suo “VALUE 60” si  è bloccato a 965,000 ma era presentato a 1/1,5 milioni.

Il giovane Adrian Ghenie (classe 1977) continua a seguire il successo della vendita record dello scorso febbraio con aggiudicazioni al di sopra delle stime per le due opere in catalogo:  “THE HUNTED” da 400 mila £ è arrivato a 1,865,000 £ e  “SELF PORTRAIT AS A MONKEY” da 150 a 665 mila £.

Tra gli invenduti i nostri connazionali. Due su due i Castellani, (lotti 34 e 36). Mentre un classico Fontana rosso (2 tagli)  ha trovato un nuovo acquirente per 1.685.000 sterline. Al palo il gesso originale di una edizione in bronzo che stimava 600/800 mila £.


SOTHEBY’S
Londra, 28 giugno 2016

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