Print Friendly and PDF

Inaugura a Ravenna la mostra IdDante

idDante, l'opera di Riccardo Guasco
idDante, l'opera di Riccardo Guasco
idDante, l’opera di Riccardo Guasco

Ieri, oggi, domani. Inaugurata a Ravenna la mostra idDante, traduzione contemporanea dell’immagine del sommo poeta.

O voi ch’avete li ‘intelletti sani,
mirate la dottrina che s’asconde
sotto ‘l velame de li versi strani.

Inferno IX, 61-63

Nessun verso nuovo all’orizzonte, ma un’iniziativa fresca e coraggiosa a scuotere una tradizione che da quasi sette lustri dona onore e gloria alla cultura italiana.
Nonostante l’imperversare della pioggia, domenica 18 settembre è stata inaugurata a Ravenna la mostra “Il Volto di Dante, per una traduzione contemporanea”, organizzata da Bonobolabo di Marco Miccoli e per la curatela della giovane e intraprendente Maria Vittoria Baravelli. L’iniziativa non è che il primo capitolo di un progetto che per i prossimi sette anni omaggerà la figura del sommo poeta fino a celebrarne, nel 2021, il settimo centenario della morte.

IdDante Inaugurazione

Ravenna non è nuova alle iniziative in ricordo del poeta fiorentino: è proprio nella città romagnola che Dante trascorse gli ultimi anni e terminò le cantiche del Paradiso, fino al sopraggiungere della morte, tra la notte del 13 e 14 settembre del 1321. Proprio qui furono officiati i funerali, precisamente nella chiesa di San Pier Maggiore (oggi Basilica di San Francesco), la stessa in cui dal 1780 si trova il sepolcro del poeta progettato dall’architetto Camillo Morigia. Ed è proprio fra queste mura, nella sede della Biblioteca di Storia Contemporanea Alfredo Oriani, che nel nostro 2016 la mostra intesse il suo percorso.

Francesco De Sanctis – filosofo italiano e storico Ministro della Pubblica Istruzione del Regno d’Italia – diceva che “Dante campeggia su tutti i perché dell’esistenza umana” – ha dichiarato la curatrice della Mostra, Maria Vittoria Baravelli; – IdDante ha raccolto una sfida particolarmente attraente. La cultura italiana e l’identità stessa dell’essere italiano nascono con un grande punto di riferimento: Dante Alighieri. Lo spunto da cui siamo partiti per questo progetto risiede proprio nella convinzione che la tradizione dantesca debba essere perennemente re-interpretata, volgersi al nuovo, tradursi. È famosa l’affermazione di D’Azeglio: “Pur troppo s’è fatta l’Italia, ma non si fanno gl’Italiani”; io credo che Dante rappresenti, in fondo, la prima tappa di un’unità culturale che nel tempo ci ha trasformati in ciò che siamo.

IdDante inaugurazione

Seguendo l’alto esempio della costruzione letteraria della Divina Commedia, le opere esposte sono 33+1.

Le prime trentatré, realizzate da artisti quanto più lontani e diversi fra loro, mettono in campo esperimenti molto curiosi, che coinvolgono diverse discipline dell’arte contemporanea. Dalla grafica al fumetto, dal mosaico al Technogel, dal pane alla Tape art; domenica sera gli artisti coinvolti, presenti all’inaugurazione, sono stati più che disponibili nel chiacchierare con i presenti e raccontare del loro coinvolgimento.

>> Bonus più che pertinente, invece, la particolarissima opera dantesca – già presente all’interno della biblioteca – che l’artista No Curves ha donato nel 2014 al Comune di Ravenna: un’immagine del poeta estremamente curiosa e moderna, creata attraverso l’utilizzo di linee rette di nastro adesivo colorato.

Ospite d’eccezione, all’inaugurazione era presente il brasiliano Kobra, street-artist famoso in tutto il mondo e autore di Todos somos uno, realizzato a Rio in occasione delle Olimpiadi 2016. Oltre alla stampa esposta per la mostra, Kobra ha regalato alla città un murales, allestito vicino alla tomba del poeta, che contribuisce a quel sentimento di contemporaneità e colore ad una tradizione che, a settecento anni dalla sua morte, non smette di affascinare il suo pubblico.

Come spiegato dalla curatrice: “Kobra non fa dei semplici murales, ma crea dei veri e propri portali tra una storia che non deve essere dimenticata e una quotidianità cui si dovrebbe prestare più attenzione. È stato subito entusiasta del progetto: dopo averlo studiato al Liceo come tutti noi, è venuto volentieri a rappresentare Dante Alighieri. D’altronde, la prova non era nuova per lui: è ricorrente nel suo lavoro prendere icone del passato – fra le più significative, si pensi alle opere con David Bowie o John Lennon – e dar loro nuova vita nel presente, combinandole con un geometrismo perfetto che rispecchia l’assunto per cui, nella vita, matematicamente tutto ritorna, sempre. In questo caso, la figura di Dante si fa portatrice di due temporalità: una prima, rappresentata dai triangoli colorati, a immagine della traduzione contemporanea; e una seconda, simboleggiata dall’occhio in bianco e nero, a ricordare che l’icona guarda e indica al suo orizzonte passato”.

Lo street-artist Kobra e un dettaglio del murales
Lo street-artist Kobra e un dettaglio del murales

A colorare il giardino della biblioteca, presenti all’appello anche due rondini giganti firmate Cracking Art. Nello spirito originale del progetto Cracking de “l’arte che rigenera l’arte”, sculture più piccole delle rondini saranno messe in vendita e il ricavato devoluto per la digitalizzazione di testi danteschi d’inizio novecento, materiale prezioso ma ancora di difficile consultazione.

Infine, per l’occasione è possibile ammirare anche la prima ricostruzione fedele del reale volto di Dante, resa possibile dalla ricognizione scientifica attuata nel 1921 dallo studioso Fabio Frassetto e resa finalmente disponibile grazie al lavoro del Prof. Giorgio Gruppioni, del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna.

idDante, l'opera di PAO
idDante, l’opera di PAO

La Mostra è visitabile dal 18 settembre al 23 ottobre, ingresso gratuito.
Sullo sfondo di una città meravigliosa come Ravenna, non ci sono altre scuse per perdere una chance così preziosa.


Per tutte le informazioni consultare il sito ufficiale della manifestazione e la pagina Facebook ufficiale.

IdDante Locandina

Commenta con Facebook

leave a reply