Colori luminosi e percorsi sensoriali sono gli elementi che catturano lo sguardo quando si osservano le opere di Alberto Di Fabio alla mostra Aura, inaugurata il 22 settembre alla Galleria Luca Tommasi di Milano.
L’artista ha da sempre posto al centro dei suoi lavori, riflessioni sul concetto di libertà ed elevazione. Cerca con le sue opere, di creare un varco spazio temporale e la nascita di un’esperienza sensoriale. Dopo aver reso visibile teorie scientifiche che stimolano la fantasia, l’arista pone al centro l’uomo e la sua Aura. Lo spazio della galleria è stato invaso da opere pittoriche che creano un dialogo sensoriale con lo spettatore. Colori e segmenti ‘nervosi’ raccontano quella che sembra essere la missione di Alberto Di Fabio: “Quotidianamente la mente vuole sempre di più. Le donne, i soldi e il successo e quindi questo muscolo ci martella ogni giorno di input. Solo quando mediti, quando ci allontaniamo dal mondo esterno, si entra in connessione con la propria anima e si cerca di lavorare sui lati positivi affinché il mondo non ci schiacci”.
L’Aura di Alberto Di Fabio è un elemento positivo che aiuta lo spettatore a ad entrare in un mondo di pace e d’immaginazione. L’uomo a cui si rivolge l’arista è quello moderno, tormentato dallo stress quotidiano, in continua competizione e che vive ritmi frenetici. Osservando questa condizione, l’artista realizza opere di differenti dimensioni e costituite da una tecnica pittorica raffinata e paziente che, con le sue sottile velature, possano intervenire su questa realtà contemporanea.
Alberto Di Fabio crede nella mente umana strumento della generazione del mondo che a volte sembra perdere contatto con l’anima. La rappresentazione del potere della mente compare nei suoi dipinti caratterizzati da un colore e una luce dirompente che sembrano catturare chi osserva. Lo stimolo proposto dall’artista, è quello di entrare in uno stato meditativo, abbandonare il corpo e la mente per lasciare libera l’anima. Di Fabio infatti, ispirandosi anche a molte religioni, propone all’uomo un viaggio astrale fatto di colori e raggi.
L’artista crede nella ciclicità della vita ma ancora di più vede nell’essere umano, una componente fondamentale per la sostanza del cosmo. L’artista racconta la sua idea: “Il mondo è composto da opposti. Ogni cosa ha diversi aspetti. Il vuoto di ogni uomo deve essere colmato con il nostro pieno di felicità. Il segreto è riempire quella sfera in cui ci si sente vuoti di cose positive, basta tirarle fuori per raggiungere delle ascensioni incredibili. L’uomo comune se ne dimentica allora spetta a noi artisti che abbiamo le antenne, percepire queste dimensioni parallele cercando di descriverle”.
Il desiderio di Di Fabio è che lo spettatore possa essere coinvolto da quello che lui definisce ‘cinetismo sensoriale’. Dota le sua opere di connotati di tipo ottici che, come la musica, possano alleggerire l’uomo creando quasi la sensazione di volare. L’artista racconta che spesso lo spettatore sente di aver la necessità di dialogare con le sue opere che, con il loro impianto, sembrano muoversi. In particolar modo Di Fabio racconta: “Molti dopo una giornata di stress, si siedono davanti alla mia opera e fanno yoga. Una sorta di anestesia”.
Le opere che all’apparenza sembrano essere nate dalla casualità, in realtà sono il risultato di una tecnica artistica disciplinata. Il dipinto è lavorato orizzontalmente, una tecnica che sembra riportare all’arte orientale. Alberto Di Fabio approda a Milano una città da lui definita ‘trainante’, per raccontare in una forma quasi di contrasto, l’Aura dell’opera d’arte e di come questa rafforzi la fragilità del uomo contemporaneo.
Informazioni utili
Alberto Di Fabio – Aura
22 settembre-19 novembre 2016