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Rivoluzione realista e genio visionario. La dinastia Brueghel alla Venaria Reale

Pieter Brueghel il Giovane La trappola per gli uccelli 1601 Olio su tavola, 37,5x56,6 cm Collezione privata Lussemburgo Pieter Brueghel il Giovane La trappola per gli uccelli 1601 Olio su tavola, 37,5x56,6 cm Collezione privata Lussemburgo
Pieter Brueghel il Giovane La trappola per gli uccelli 1601 Olio su tavola, 37,5x56,6 cm Collezione privata Lussemburgo
Pieter Brueghel il Giovane
La trappola per gli uccelli
1601
Olio su tavola, 37,5×56,6 cm
Collezione privata
Lussemburgo

Archiviata Bologna, ecco Torino. La grande esposizione interamente dedicata alla dinastia dei Brueghel, la più importante famiglia di artisti fiamminghi a cavallo tra il XVI e XVII secolo, giunge alla Venaria Reale. Dal 21 settembre 2016 al 19 febbraio 2017 nelle Sale della Arti della Reggia una ricca selezione di opere ripercorre la storia – lungo un orizzonte temporale di oltre 150 anni – di cinque generazioni attive tra il XVI e il XVII secolo, analizzando la rivoluzione realista portata avanti dal geniale capostipite della famiglia Pieter Brughel il Vecchio, seguito dai figli Pieter Brueghel il Giovane – colui che ha ripercorso il successo paterno con opere come la Danza nuziale allʼaperto (1610 ca.) e La trappola per gli uccelli (1601) – e Jan Brueghel il Vecchio, detto anche dei Velluti per la sua straordinaria perfezione pittorica.

Jan Brueghel il Giovane e Frans Wouters Le Tre Grazie con un cesto di fiori 1635 ca. Olio su rame, 47x34,7 cm Courtesy Caretto & Occhinegro, Torino, Italia
Jan Brueghel il Giovane e Frans Wouters
Le Tre Grazie con un cesto di fiori
1635 ca.
Olio su rame, 47×34,7 cm
Courtesy Caretto & Occhinegro, Torino, Italia

Di Jan Brueghel il Giovane (figlio di Jan Brueghel il Vecchio) è esposta la bellissima versione delle Tre grazie con cesto di fiori realizzata nel 1635 insieme a Frans Wouters, mentre di Abraham Brueghel (pronipote di Pieter Brughel il Vecchio e specializzato nelle nature morte) è presentata la Grande natura morta di frutta in un paesaggio (1670). Marten van Cleve è tra i più attenti al lavoro del capostipite della famiglia e realizza, tra il 1558 e il 1560, la straordinaria serie di sei tavole del Matrimonio contadino attualizzando anche temi evangelici come quello de La Parabola del buon pastore (1578 circa).

Paolo Fiammingo Diana e le Ninfe spiate da Atteone 1580 ca. Olio su rame, 45x59 cm Courtesy Caretto & Occhinegro, Torino, Italia
Paolo Fiammingo
Diana e le Ninfe spiate da Atteone
1580 ca.
Olio su rame, 45×59 cm
Courtesy Caretto & Occhinegro, Torino, Italia

La rassegna è un viaggio appassionante nel Seicento alla ricerca del genio visionario di ben cinque generazioni di artisti in grado di incarnare coralmente – come mai nessuno né prima né dopo di loro – stile e tendenze dell’epoca d’oro della pittura fiamminga. Ma il percorso vuole essere anche per il visitatore un invito a vivere un’esperienza giocosa e interattiva mettendo in contatto lo spettatore con i soggetti della Natura maggiormente rappresentati nelle opere, sbirciando tra i segreti degli uomini e – per esempio – “presenziando alle nozze contadine”.

Pieter Brueghel il Giovane Le sette opere di misericordia 1616 Olio su tavola, 44x57,5 cm Collezione privata Belgio
Pieter Brueghel il Giovane
Le sette opere di misericordia
1616
Olio su tavola, 44×57,5 cm
Collezione privata
Belgio

LA MOSTRA

Importante novità della tappa torinese è rappresentata da alcune opere risalenti alla metà del Cinquecento, periodo di piena attività di Pieter Brueghel il Vecchio. Ad Anversa, il capostipite della dinastia – oltre a essere apprezzato come un radicale rinnovatore dei temi biblici – è anche conosciuto e lodato per la qualità delle sue raffigurazioni del mondo popolare.

Un occhio puntato impietosamente sulla vita per come effettivamente si svolge, sulle opere di carità, ma anche sulle debolezze e sulle miserie quotidiane che riguardano tutti, è quello ad esempio de Le sette opere di misericordia (1616-18 circa) di Pieter Brueghel il Giovane.

Abraham Brueghel Grande natura morta di frutta in un paesaggio 1670 Olio su tela, 97x136,5 cm Collezione privataAbraham Brueghel Grande natura morta di frutta in un paesaggio 1670 Olio su tela, 97x136,5 cm Collezione privata
Abraham Brueghel
Grande natura morta di frutta in un paesaggio
1670
Olio su tela, 97×136,5 cm
Collezione privata

La Natura – forte e vigorosa, che sovrasta l’uomo spesso succube e sottomesso di fronte alla sua potenza – assume pienamente il ruolo di vera protagonista della storia umana e viene rappresentata con una ricchezza visiva, una cura nel dettaglio e una bellezza compositiva mai vista prima nella storia della pittura come nel minuzioso e dettagliato Paesaggio con la parabola del seminatore di Pieter Brueghel il Vecchio e Jacob Grimer del 1557.

In mostra un’importante selezione di artisti – da Frans de Momper a Frans Francken, da Hendrick van Balen a Joos de Momper, a molti altri che hanno collaborato a dar vita a una delle pagine della storia dell’arte più ricche, articolate e affascinanti – insieme ai membri della famiglia Brueghel, veri maestri del dettaglio e specialisti nella pittura di animali, di fiori e di oggetti.

Pieter Brueghel il Giovane La sposa di Pentecoste 1620-1623 Olio su tavola, 47,20x74,30 cm Anhaltische Gemäldegalerie Dessau
Pieter Brueghel il Giovane
La sposa di Pentecoste
1620-1623
Olio su tavola, 47,20×74,30 cm
Anhaltische Gemäldegalerie Dessau

LE SEZIONI

Il giudizio morale, natura regina, soldati e cacciatori, viaggiatori e mercanti, allegorie e parabole, splendore e vanità, vita silente e danza degli ultimi: attorno a questi gruppi tematici che intitolano le sezioni della mostra si sviluppa il racconto appassionante delle realtà della vita e la meticolosa attenzione con la quale viene descritto il mondo, specchio nel quale riflettersi.

Prima sezione – Il giudizio morale, tra salvezza e condanna
Il percorso della mostra parte dalle Fiandre della metà del Cinquecento per sottolineare il dialogo tra la fantasia morale e visionaria de I Sette peccati capitali di Hieronymus Bosch (1500 – 1515) e la pittura di Pieter Brueghel il Vecchio, capostipite della più importante famiglia di artisti fiamminghi del XVI e XVII secolo e presente in mostra con La resurrezione del 1563 circa. Lo sguardo di Brueghel si posa su un’umanità semplice, libera ma al tempo stesso schiava dei bisogni, in continuo movimento tra le tendenze spirituali alla virtù e le seduzioni carnali del vizio.

Ambrosius Brueghel Vaso con tulipani e dalie 1645 – 1650 ca. Olio su tavola, 24,5x14,5 cm Collezione privata Amsterdam
Ambrosius Brueghel
Vaso con tulipani e dalie
1645 – 1650 ca.
Olio su tavola, 24,5×14,5 cm
Collezione privata
Amsterdam

Seconda sezione – La natura regina
La rivoluzione copernicana della pittura fiamminga non considera l’uomo quale centro dell’universo ma lo porta a essere parte di un mondo più forte e complesso. Anche per gli effetti della Riforma protestante e delle teorie calviniste, l’attenzione dell’arte si sposta verso il primato della natura, che soprattutto Jan Brueghel il Vecchio detto dei Velluti, dipinge con una meticolosa attenzione nel Riposo durante la fuga in Egitto (1602-1605 circa) e nel Paesaggio fluviale con bagnanti (1595-1600 circa). Con queste opere inizia un percorso di nuova percezione della realtà, nasce lo stupore e il senso del limite umano di fronte alla potenza degli elementi di un mondo minaccioso ma attraente. La grande tela del Paesaggio boscoso con la Vergine e il Bambino, san Giovannino e un angelo (1645-1650 circa) di Jan Brueghel il Giovane ne è un esempio emblematico.

Pieter Brueghel il Giovane Le sette opere di misericordia, 1616 - 1618 ca. Olio su tavola, 44 x 57,5 cm Bruxelles, collezione privata
Pieter Brueghel il Giovane
Le sette opere di misericordia, 1616 –
1618 ca.
Olio su tavola, 44 x 57,5 cm
Bruxelles, collezione privata

Terza sezione – Soldati e cacciatori nella luce dell’inverno
La Trappola per uccelli (1601) è una delle scene più celebri della pittura fiamminga che Pieter Brueghel il Giovane propone con maestria sulla base della prima versione paterna. In una sublime atmosfera invernale, i cacciatori aspettano che gli animali cadano in trappola mentre uomini, donne e bambini pattinano sul fiume gelato, noncuranti del pericolo. L’idea della caducità della vita è resa in modo magistrale e questa sezione della mostra racconta gli aspetti più crudi e realistici della quotidianità. Un tema analogo è trattato da Marten van Cleve con il Paesaggio invernale con la Strage degli innocenti (1570 circa).

Jacob Grimmer - Marten van Cleve Villaggio fiammingo con contadini al lavoro nei campi 1565-70 ca. Olio su tavola, 44x59 cm Collezione privata
Jacob Grimmer – Marten van Cleve
Villaggio fiammingo con contadini al lavoro nei campi
1565-70 ca.
Olio su tavola, 44×59 cm
Collezione privata

Quarta sezione – Storie di viaggiatori e mercanti
La città di Anversa nel Cinquecento è il fulcro dei commerci, delle spedizioni, dei grandi viaggi. Qui nasce e si consolida una nuova classe borghese, che sfida le imprevedibili rotte commerciali del mare in cerca di ricchezza. La pittura celebra le gesta e le avventure di viaggiatori e mercanti, le loro storie diventano spunto per quadri sempre più apprezzati e diffusi, destinati ad abbellire le case di una committenza colta e attenta alle nuove dinamiche di un mercato nascente. Riscuotono particolare successo le incisioni come Incontro tra viandanti di Jan Brueghel il Giovane del 1630 circa.

Jan Brueghel il Giovane Allegoria dellʼolfatto, 1645-1650 ca. Olio su tela, 57 x 82,5 cm Ginevra, collezione Diana Kreuger
Jan Brueghel il Giovane
Allegoria dellʼolfatto, 1645-1650 ca.
Olio su tela, 57 x 82,5 cm
Ginevra, collezione Diana Kreuger

Quinta sezione – Le allegorie, racconti delle meraviglie
Grandi metafore visive, le allegorie sono un modo molto efficace per rendere visibili e immediatamente comprensibili concetti come l’amore, la guerra, la pace, gli elementi della natura e i sensi umani. Allegoria dell’amore (1648-1650 circa) e Allegoria dell’udito (1645-1650 circa) sono dipinti che dimostrano la particolare abilità di Pieter Brueghel il Giovane in questo genere di pittura. Il percorso narrativo della mostra si chiude con una serie di opere dal forte impatto emotivo che completano il percorso artistico e creativo della straordinaria dinastia Brueghel.

Jan Brueghel il Giovane Incontro tra viandanti 1630 ca. Inchiostro bruno acquerellato su carta, 17x16,7 cm Collezione privata Brussels
Jan Brueghel il Giovane
Incontro tra viandanti
1630 ca.
Inchiostro bruno acquerellato su carta, 17×16,7 cm
Collezione privata
Brussels

Sesta sezione – Splendore e vanità della vita silente
Se è vero che i fiori sono il simbolo dell’armonia e della ricchezza, è anche vero che nascondono sempre l’idea della vanitas, di ciò che non dura perché ogni cosa bella è destinata a perire. E anche nelle grandi nature morte in realtà si percepisce lo scorrere della vita silente, che esiste con discrezione. Il messaggio morale caducità del tempo è evidenziato da dettagli come un frutto più maturo, o una foglia morta. Nella Natura morta con fiori in un cesto e in un vaso d’argilla (1640-1645) Jan Brueghel il Giovane sceglie come vaso un’urna cineraria, come volesse ricordare la meta comune e inesorabile. Di particolare pregio le piccole composizioni di Natura morta con fiori (1660-1665) e Vaso con tulipani e dalie (1645-1650 circa) di Ambrosius Brueghel.

Brueghel il Giovane, Bonnefantenmuseum
Brueghel il Giovane, Bonnefantenmuseum

Settima sezione – La danza degli ultimi
I Brueghel sono narratori di fatti e di storie. Nelle loro opere c’è il racconto della vita vera, ci sono contadini piegati dalla fatica del vivere, ubriachi, mendicanti, personaggi dipinti solo di spalle e figure anonime che percorrono il loro tratto di esistenza ignari e indifferenti all’osservatore esterno che guarda il quadro. La Danza nuziale all’aperto del 1610 e La Sposa di Pentecoste di Pieter Brueghel il Giovane (1620-1623) sono opere emblematiche. A chiudere il percorso Marten van Cleve con Coppia di contadini assalita dai briganti (1576 c.) presente per la prima volta a Torino.

Marten van Cleve Paesaggio invernale con la Strage degli innocenti 1570 ca. Olio su tavola, 74x106,5 cm Collezione privata Belgio
Marten van Cleve
Paesaggio invernale con la Strage degli innocenti
1570 ca.
Olio su tavola, 74×106,5 cm
Collezione privata
Belgio
Pieter Brueghel il Giovane Danza nuziale allʼaperto 1610 ca. Olio su tavola, 74,2x94 cm Collezione privata U.S.A.
Pieter Brueghel il Giovane
Danza nuziale allʼaperto
1610 ca.
Olio su tavola, 74,2×94 cm
Collezione privata
U.S.A.

Informazioni utili

Brueghel. Capolavori dell’arte fiamminga
Reggia di Venaria
10078 Venaria Reale, Torino
www.lavenaria.it
Date al pubblico
21 settembre 2016 – 19 febbraio 2017

Orari di apertura
lunedì: giorno di chiusura
da martedì a venerdì: dalle ore 9 alle 17
sabato, domenica e festivi: dalle ore 9 alle 19.30
Informazioni e prenotazioni
tel. +39 011 4992333
Sito > www.lavenaria.it

Biglietti
Intero € 14,00 (audioguida inclusa)
Ridotto € 12,00 (audioguida inclusa)
maggiori di 65 anni e quanti previsti da Gratuiti e Ridotti)
giornalisti con regolare tessera dell’Ordine Nazionale
(professionisti, praticanti, pubblicisti); per ulteriori
riduzioni consultare il sito www.lavenaria.it.
Ridotto gruppi € 12,00
gruppi di min. 12 persone
Ridotto ragazzi dai 6 ai 20 anni – Universitari under
26 € 8,00 (audioguida inclusa)
Ridotto Scuole € 4,00
Omaggio (audioguida inclusa)
minori di 6 anni e Possessori di Abbonamento Musei e
Piemonte Card. Per ottenere la necessaria
autorizzazione da parte dell’Ufficio Stampa fare
espressa richiesta con almeno un giorno di anticipo
telefonando al numero +39 011 4992300 oppure
scrivendo a press@lavenariareale.it e
press@arthemisia.it dal lunedì al venerdì, festivi esclusi,
in orari di ufficio.

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