La Galleria Massimodeluca presenta – fino al 5 novembre 2016 – la mostra conclusiva della residenza d’artista Darsena residency #2. La seconda edizione di questo progetto avvenuto tra giugno e luglio ha avuto come protagonisti quattro giovani artisti internazionali selezionati tra più di 250 candidati: Agostino Bergamaschi, Isabel Legate, Regina Magdalena Sebald e Marco Strappato.
La mostra si snoderà all’interno dell’intero spazio della galleria e racconterà le riflessioni degli artisti su tre nuclei tematici: Appropriazione, Futuro e Resistenza.
Le prime riflessioni sono su problematiche socio-politiche, che Regina Magdalena Sebald (Pfaffenhofen an der Ilm, Germania, 1984) espone ponendo fisicamente il proprio corpo al centro della disputa tra l’essere umano e la società, in un lavoro che indaga sul dibattito attuale sui migranti e sulla riflessione sulla nozione di territorio comune e sui limiti del confine. La performance vede l’artista nuda “intrappolata” in mezzo al filo spinato. Un lavoro che richiama anche la particolare situazione del Paese d’origine dell’artista, la Germania, dove nuovi muri e confini si sovrappongono alla memoria di altri ormai abbattuti.
Attraverso materiali di sperimentazione, Agostino Bergamaschi (Milano, 1990) si interroga sulle figure geometriche originarie cercando di cogliere gli aspetti più significativi del concetto di “visione” cimentandosi col vetro di Murano. L’opera è composta da tre lavori concepiti come atti di un unicum che esprime la volontà di modellare la materia per mettere in scena una nuova visione del cielo. Nel primo atto le barre sono posate su cilindri di diversi materiali, il secondo vede come protagonista un’unica lunga canna di vetro curvo e la terza parte una grande fotografia curva in cui protagonisti sono la luce e i suoi riflessi.
La ricerca di Marco Strappato (Porto San Giorgio, 1982) parte invece dalle questioni relative alle immagini, alla loro produzione e distribuzione, inglobate in una pratica multidisciplinare che incorpora installazione, scultura e video. L’opera in mostra parte dall’animazione di un file di un trading desk in 3D; l’artista lavorerà nell’ufficio della galleria con installazioni che rimandano ai fossili di un futuro distopico. Inoltre trasforma in sculture oggetti apparentemente tecnologici, come un laptop in disuso, alterandone la materialità e privandoli della loro funzione originaria.
Isabel Legate (Austin, USA, 1992) invece, attraverso la creazione di un display immaginativo, mercifica la nozione di desiderio, giovinezza e bellezza, producendo oggetti in vetro come contenitori lussuriosi di desiderio, appropriandosi di immaginari pubblicitari combinati a materiali pregiati e proprie poesie.
Informazioni utili
Darsena residency #2 – Galleria massimodeluca, Mestre (Venezia)
Fino al 5 novembre 2016
Mostra a cura di Valentina Lacinio e Claudio Piscopo, con il coordinamento del progetto di allestimento e la direzione artistica di Marina Bastianello