E’ proprio vero che non c’è limite al peggio, come dimostra il Grande Fratello dei Vip de che?, una sorta di trasmissione trash per raccoglitori di monnezza tenuta insieme da Alfonso Signorini, che è appunto l’opinionista principe del trash, un Maestro del genere, diretto discendente del Marchese del Grillo, dispensatore di massime indimenticabili, tipo «il lusso è ciò che ho io e non ha nessun altro», e di libri fondamentali come «Chi c’è c’è e chi non c’è s’incazza».
In questo circo allestito da Canale 5, spiccano senza dubbio le personalità lunari di Valeria Marini, Clemente Russo e soprattutto Stefano Bettarini. Non è che gli altri non siano all’altezza, faremmo un’offesa ad Antonella Mosetti, ad esempio, che se non c’era questa trasmissione e tutto lo scandalo che ne è venuto fuori, io manco sapevo chi fosse. Ma questi tre sembrano davvero imbattibili.
Stefano Bettarini, a seconda dei punti di vista ex marito di Simona Ventura o modello in minislip per tutte le stagioni, ma anche «un calciatore mediocre, uno che ha patteggiato una pena di 14 mesi di squalifica per il calcioscommesse», come lo descrive sportivamente Selvaggia Lucarelli, in una notte noiosa dentro la casa ha pensato bene di prendere il suo amico e compagno di stanza Clemente Russo (Dio li fa e li accoppia), per stilargli pubblicamente l’elenco della spesa, con tutte le donne più o meno famose che hanno avuto la sfortuna di andarci a letto, evitando per bontà sua un solo nome e cognome, quello di «una nota soubrette argentina», perché nessuno potesse lontanamente capire di chi voleva parlare.
Non importa che tra le persone citate ci fosse pure un’altra concorrente, Antonella Mosetti, appunto, che ha descritto nelle sue particolarità migliori, tanto per non far l’avaro, che non sembri che lui dica o non dica. Bettarini ha voluto esagerare. Gli sportivi sono così. Oltre alle sue amanti ha reso pubblico pure l’amante di Simona Ventura dell’epoca, l’attuale sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, per inciso pure marito di Cristina Parodi.
Clemente Russo a questo punto si è scandalizzato. Non perché Bettarini avesse esagerato, che fra l’altro potevano pure ascoltare i suoi figli e gli amici loro, e non era proprio una bella lezione di vita quella che stava impartendo: «se vieni a letto con me, ti sputtano per bene davanti a tutti, che tu sia mia amante o mia moglie. Modestamente». Secondo lui chi aveva esagerato era Simona Ventura, «’na z….», alla napoletana, aggiungendoci a mo’ di sentenza definitiva: «io l’avrei lasciata morta sul letto».
La cosa che ci consola è che Clemente Russo oltre che un pugile che ha vinto molto ma che deve aver preso pure tante botte sulla testa, e mia mamma diceva sempre che non si danno schiaffi sulla testa che si diventa scemi, è soprattutto un poliziotto. In tempi di femminicidio (appena ieri una brasiliana e una australiana violentate e picchiate a Roma: una è in fin di vita), questa dichiarazione resa da un uomo delle forze dell’ordine lascia capire tante cose.
Simona Ventura ha subito incaricato il suo avvocato di sporgere denuncia per tutelare i propri diritti e quelli dei suoi figli, «calpestati dalle dichiarazioni gravemente offenbsive rilasciate dai due concorrenti del Grande Fratello Vip, evidentemente espressione del loro pensiero sul ruolo della donna e sulla famiglia».
Bettarini è stato sposato con Simona Ventura 10 anni, dal ‘98 al 2008, ed è padre di due dei tre figli della presentatrice tv. «Lascia perplessi», ha aggiunto l’avvocato, «che alla casa di produzione responsabile di un programma ripreso da diverse telecamere sia potuta sfuggire la situazione, visto che c’erano tutti gli strumenti per interrompere immediatamente la diffusione del dialogo offensivo». Se avesse visto la puntata dell’ultimo lunedì, diciamo che l’avvocato sarebbe molto meno perplesso.
E’ chiaro che a qualcuno stava bene che andasse così. Difatti, il responsabile di tutto questo, quel genio di Stefano Bettarini, che chissà se per forza di abitudine ha scommesso pure su chi vince al Grande Fratello, è stato ovviamente salvato, soprattutto da Alfonso Signorini, notoriamente suo grande ammiratore, che poco tempo fa aveva trovato il modo pure di dargli una copertina della sua rivista e ampio spazio per un’intervista in cui lui dispensava altri giudizi poco lusinghieri su Simona Ventura. Il Grande Maestro ha chiuso una ridicola reprimenda, ahiahi certe cose non si fanno, brigantello, ricordando la loro amicizia e tutta la sua ammirazione: «Se chiedi scusa, ne esci alla grande» (letteralmente: ne esci alla grande, cioé hai fatto bene). Bettarini, come il primo della classe, che ha sbagliato il compito per una volta: «Scusa». Signorini: «Adesso non farlo più. Comportati bene».
Clemente Russo invece non ha potuto salvarlo nessuno, a parte Valeria Marini che continuava a dire che era mica grave, che è uno scherzo, che lei conosce Clemente, che il femminicidio è una cosa seria ma l’espulsione dalla casa del pugile no. Con quella voce così rauca, e quell’aria così ebete, anche lei non sembrava tanto una cosa seria. Clemente, difeso in studio dalla moglie, cadeva dalle nuvole, «ma che cosa ho detto?», altro grande momento di ilarità, tra le facce attonite degli altri: «Non ho mai insultato il ministro di Grazia e Giustizia». Il resto sono cose si dicono. Se si fanno anche, pazienza.
Con Bettarini che ovviamente confermava: «Era una chiacchierata tra uomini, tra atleti in uno spogliatoio». Uomini? Gentleman? E Russo: quante volte in palestra si parla così fra di noi. Che ve devo ddì? Evitate le palestre. Il fatto è che per Russo era intervenuto persino il ministro della Giustizia Andrea Orlando chiedendo di valutare le espressioni del concorrente in conformità allo statuto deontologico del suo Corpo di appartenenza, quello della Polizia Penitenziaria. Non si poteva più far finta di niente. Era intervenuto pure il Codacons, chiedendo ovviamente l’espulsione di entrambi e la chiusura immediata della trasmissione, ma chi se ne frega del Codacons.
Bettarini non si tocca. Aspettiamo con ansia la prossima. Possiamo aver fiducia, i geni come lui non si accontentano mai. Anche Clemente era recidivo. Aveva offeso un altro concorrente dandogli dell’omosessuale in termini volgari e contro di lui erano insorte le associazioni dei gay.
Signorini è sembrato molto più offeso di questo che delle dichiarazioni da codice penale di Bettarini.
Così va l’Italia. Ci arrendiamo.