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Da Manzoni a Ucker. Al Museo San Fedele di Milano

Otto Piene, Fire Flower for Nanda 1964-65 - tele bruciata e acrilico cm18x24x2 Otto Piene, Fire Flower for Nanda 1964-65 - tele bruciata e acrilico cm18x24x2

Milano. Si inaugurano in contemporanea venerdì 21 ottobre al San Fedele due importanti eventi: presso il Centro sono installate opere di Nanda Vigo e al Museo San Fedele itinerari di Arte e Fede attraverso i lavori di Piero Manzoni, Otto Piene e Günther Ucker.

Otto Piene, Fire Flower for Nanda 1964-65 - tele bruciata e acrilico cm18x24x2
Otto Piene, Fire Flower for Nanda 1964-65 – tele bruciata e acrilico cm18x24x2

Il primo evento s’incentra su Nanda Vigo – artista, architetto e designer – celebre per le sue ricerche sulla luce, sul rapporto tempo/spazio, luce/trasparenza, che l’hanno coinvolta in numeri progetti tra cui quelli con Lucio Fontana.
Presso gli spazi del Centro San Fedele saranno installate tre opere dell’artista, nelle quali viene alla luce un rapporto interdisciplinare tra arte, design e architettura.

Il secondo si svolgerà nel museo recentemente inaugurato (adiacente alla chiesa di San Fedele), che già ospita opere di arte contemporanea di Claudio Parmiggiani, Jannis Kounellis, David Simpson, Mimmo Paladino, Nicola de Maria e Sean Shanahan, oltre alla Via Crucis e alla Pala del Sacro Cuore di Lucio Fontana.

Si arricchirà ora anche di alcune opere della collezione Nanda Vigo: si tratta di due lavori di Piero Manzoni, di un’opera dell’artista tedesco Günther Uecker e di una tela di un altro importante artista tedesco Otto Piene.
Questi ultimi artisti fanno parte del Gruppo Zero, da cui emerge in modo particolare il carattere innovativo e di ricerca con una curiosità animata da «un’energia liquida», che li spinge a compiere alcune indagini tra le più interessanti degli anni ’50 e ’60.

Piero Manzoni, Achrome 1961- cloruro di cobalto 255x35cm
Piero Manzoni, Achrome 1961- cloruro di cobalto 255x35cm
Nanda Vigo, Cronotopo - telaio in alluminio vetri stampati specchio e neon blu
Nanda Vigo, Cronotopo – telaio in alluminio vetri stampati specchio e neon blu

Se il primo lavoro di Piero Manzoni è un piccolo polistirolo fosforescente, il secondo è una pressure su carta, in cui definisce lo spazio attraverso una serie di linee. Il lavoro di Otto Piene invece è un “quadro di fumo”, in cui mostra il fuoco come “luce in azione”; l’opera di Günther Uecker esplora invece l’articolazione della luce grazie alle ombre create dai chiodi.

Il museo, unico nel suo genere, si propone di indagare il rapporto che v’è tra arte e fede in un continuo dialogo tra arte antica e contemporanea, integrando opere di carattere teologico con opere che approfondiscono le ricerche sul senso umano.

Un rapporto, quello tra arte e fede, imprescindibile e irrinunciabile che ha segnato e segna tutt’ora la storia dell’umanità, dell’arte e pone le fondamenta  per le più importanti ricerche degli ultimi anni.
Per il visitatore è un’occasione dunque per approfondire questo rapporto in senso artistico, umano e filosofico attraverso la (ri)scoperta di alcuni degli artisti più influenti negli anni ’50 e ’60.

Gunther Uecker, Feld 1930
Gunther Uecker, Feld 1930

Informazioni utili

Nanda Vigo, Piero Manzoni, Otto Piene, Günther Uecker
A cura di Andrea Dall’Asta SJ e Marco Meneguzzo

Venerdì 21 ottobre 2016, ore 18.30
Centro San Fedele, Via Hoepli 3

 

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