Continua il tour di Vivian Maier per la penisola. In concomitanza con Monza, Lucca ospita la mostra “Un itinerario dagli Stati Uniti a Champsaur” dedicata alla fotografa statunitense, curata da Enrico Stefanelli, aperta al pubblico dal 19 novembre all’11 dicembre 2016.
Una sessantina di fotografie offrono un’ottima occasione per poter confrontarsi con lo sguardo della Maier. Una preziosa serie di vintage degli anni americani e una selezione delle molte immagini che l’artista scattò nel corso dei suoi soggiorni a Champsaur in Francia, ora conservate nell’archivio della Association Vivian Maier et le Champsaur.
La storia di Vivian Maier è oramai nota ai più. Una storia avvincente di una donna che passò gli ultimi anni della propria vita senza sapere di essere uno dei grandi fotografi del Novecento. Nata nel 1926 a New York da padre americano e madre francese, la Maier nella vita faceva la tata per le famiglie del upper class di Chicago. Mestiere che fece per decenni. I bambini, non a caso, sono spesso al centro delle sue istantanee.
1950-1951. Vivian Maier torna in Francia, con la sua bicicletta e la sua macchina fotografica si lascia trasportare da quello che vede. Ecco che scatta le sue prime fotografie francesi. Immortala anime di bambini, contadini e anziani. Fin da subito emerge questo suo interesse, quasi ossessivo, per gli altri.
Torna a New York, compra una Rolleifleix e inizia a scattare. Si lascia colpire da tutto quello che i suoi occhi vedono: vagabondi, innamorati, bambini, commercianti, marinai, donne borghesi, mendicanti, luci e riflessi.
Tra il 1959 e il 1960 compie un lungo viaggio intorno al mondo, naturalmente accompagnata dalla sua Rolleifleix. Anche qui immortala la vita quotidiana, uomini al lavoro, bambini e donne, sempre alla luce del suo sguardo.
Arrivata ad una certa età Vivian Maier decide di ritirarsi dall’attività di tata. Affitta un box a Chicago, uno di quelli che si vedono nei programmi americani, dove ripone tutti i suoi ricordi, tutte quelle cose che stava accumulando. Non riuscendone a pagare l’affitto il box andò all’asta. Ecco, qui arriviamo al punto più interessante della sua storia: John Maloof comprò il box. Siamo nel 2007, da questo momento la vita di Maloof cambia: fra le cianfrusaglie accumulate dalla Maier, Maloof trova un gran numero di foto stampate in piccolo formato, ma non solo, negativi e tanti rullini mai sviluppati.
Nel 2009 Maloof si mette alla ricerca della fotografa, perché sa che quelle foto che ha fatto sviluppare e poi stampare, sono opera di una straordinaria fotografa. La Maier però non è più a Chicago, non è più nemmeno in Francia. Si è spenta proprio nel 2009, probabilmente in solitudine, senza sapere di essere una dei grandi fotografi del Novecento.
Informazioni utili
Vivian Maier. Un itinerario dagli Stati Uniti a Champsaur
19 novembre 2016 – 11 dicembre 2016
Lucca, Palazzo Ducale
Piazza Napoleone
Orari
Tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 19,30