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Monet a 81,5 milioni $ e Kandinsky a 23,3: nuovi record d’asta da Christie’s

Lot 9 B
Claude Monet (1840-1926)
Meule oil on canvas 28 5/8 x 36 ¼ in. (72.7 x 92.1 cm.)
estimate Estimate on request
PRICE REALIZED 81,447,500

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16.11.206, NY – 81,5 milioni di dollari per il mucchio di fieno di Monet e 23,3 milioni per Rigide et courbé di Kandinsky, appartenuto a Solomon R. Guggenheim. Due nuovi record infranti questa sera nella sale di Rockefeller Plaza  da Christie’s che ha venduto 39 lotti per  246,344,500 dollari (Nove invenduti e un ritirato, una scultura di Henry Moore).

«Thanks for your patience!» ha esclamato Andreas Rumbler al termine della gara di 15 minuti per il covone di Monet. Rilancio dopo rilancio, il martello si è fermato a 72.500.000 dollari. Che con i diritti sono diventati 81.447.500. Una cifra di poco superiore agli 80.549.388 $  di “Le bassin aux nymphéas”, del 1919, battute all’asta da Christie’s nel 2008.

Così le ninfee del padre dell’Impressionismo sono state scalzate da un Meule (Grainstack), un mucchio di fieno. La serie dei covoni conta 25 tele in tutto. Il dipinto in asta stasera proveniva da una collezione privata americana ed era uno degli ultimi esempi ancora in mani private. Fu eseguito nell’inverno del 1890-1891 e immortala il mucchio di fieno all’ora del crepuscolo, proprio a un passo dalla casa di Monet a Giverny, in un campo conosciuto come Clos Morin.
La maggior parte dei covoni  si trova nei principali musei del mondo, tra i quali  il  Musée d’Orsay di Parigi, il Metropolitan Museum of Art di New York, l’Art Institute di Chicago e la National Gallery di Scozia.

Il dipinto di Wassily Kandinsky appartenuto al grande collezionista e mecenate Solomon R. Guggenheim si è classificato secondo con l’aggiudicazione a 23,319,500 $. Rigide et courbé era in cerca di record. A differenza di Monet, che era presentato a una stima di 45 milioni e ne ha fatti 81, la tela di Kandinsky era stimata 18/25 milioni. Una cifra non lontana dal record d’asta di 23,042,500 $ realizzato nel 2012 da Christie’s a New York da “Studie für Improvisation 8″ (98 x 70 cm,  1909).

La superficie della tela è composta da pittura mischiata a sabbia, una tecnica che Kandinsky ha utilizzato solo nei dipinti realizzati a Parigi tra il 1934 e il 1935,  sperimentata per ottenere nuove vibrazioni tattili. Acquistata da Guggenheim nel 1936 direttamente da Kandinsky, è stata messa in asta oggi da un collezionista privato americano. Non compariva sul mercato dal 1964 ed erano 50 anni che non veniva esposta pubblicamente.

Terza classificata una delle due Dora Maar di Pablo Picasso in catalogo. Mentre è la Dora in blu è rimasta invenduta, Buste de femme (Dora Maar) ha fatto 22,647,500 $. Secondo il Wall Street Journal, il buyer sarebbe Yusaku Maezawa, che a quanto pare continua a fare shopping ultra milionario a New York. Lo scorso maggio infatti l’uomo d’affari giapponese (quarant’anni, fondatore della Contemporary Art Foundation e del più grande  negozio online giapponese di moda,  Zozotown) ha acquistato un grande Basquiat da $57.285.000  e altre  quattro opere per un totale di 81.3 milioni di dollari.
I Picasso in asta stasera erano ben 11, quasi tutti venduti molto bene. Il primo lotto in catalogo, un gufo in terracotta dipinta del 1953, è stato battuto a 2,407,500; i ritratti di Renart, dipinto a Barcelona nel 1899, e quello di Angel Fernández de Soto hanno rispettivamente totalizzato 3,007,500 e 3,367,500. O ancora il disegno Le Phallus del 1903 è stato venduto per 343,500, raddoppiando la stima.

Molto bene Marc Chagall. Vendute tutte e tre le opere in asta e a prezzi nettamente superiori alle stime. Hanno spiccato per i risultati maggiori rispetto alle previsioni anche Henri Matisse (Tête de femme, 1,327,500 $, stima  500/ 800,000), il cavallo al galoppo di Edgar Degas  (Bronzo, 1,687,500$, stima 1/1,500,000), il tessitore di Vincent van Gogh (2,287,500$, st. 700/1,000,000) e le marionette demoniache di Paul Klee, ultimo lotto in asta (1,327,500 $, st. 700/1,000,000).

Christie’s, New York, 16 novembre 2016

 

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