La liaison tra arte e industria del caffè funziona ed è ormai collaudata da tempo (avrete senz’altro sentito parlare delle Tazzine d’autore di una nota azienda triestina). A darne nuova conferma, è il progetto Tales-on, piattaforma culturale non profit, diretta dal curatore veneziano Marco Milan, voluta e sostenuta da Caffè Bristot – storico brand italiano di torrefazione, con sede a Belluno, ben posizionato nei mercati internazionali – che, qualche anno fa, ha deciso di impegnarsi e investire nei paesi da cui abitualmente importa la materia prima, per supportarne concretamente la crescita culturale e le risorse intellettuali. Certo, si tratta di un’operazione di rafforzamento del marchio attraverso l’arte e la cultura, ma in campo ci sono anche, e soprattutto, responsabilità sociale, interesse per la ricerca e reciproca creazione di valore. Quindi ben venga il branding.
Nel 2014, Tales-on esordiva in Colombia con il coinvolgimento di cinque artisti e cinque scrittori locali, invitati a riflettere sul tema dell’errore. Il risultato è stato un libro d’artista – stampato in 500 copie e distribuito gratuitamente ad istituzioni culturali in tutto il mondo – e una mostra che ha fatto tappa alla Casa de América di Madrid e poi a Barranquilla, in Colombia.
Quest’anno, si è scelto di lavorare in Etiopia: con la collaborazione della fotografa etiope di fama internazionale Aida Muluneh, Marco Milan ha chiamato cinque giovani fotografe del luogo, con differenti background, a sviluppare un progetto originale di trenta scatti sul tema, stavolta, della distanza. Haymanot Honelgn (1993), Hilina Mekonen (1988), Maheder Haileselassie (1990), Netsanet Fekadu (1988) e Luna Solomon (1993), hanno approcciato l’argomento da versanti diversi, traducendolo in immagini che raccontano ora di isolamento sociale, ora di differenze generazionali, ma anche di distanze misurabili in chilometri o in attimi di tempo.
I progetti fotografici saranno esposti nel corso della quarta edizione dell’Addis Foto Fest – in programma ad Addis Abeba dal 15 al 20 dicembre – e a Venezia, nella Scoletta dei Tiraoro e Battioro, in campo San Stae. Negli spazi settecenteschi della Scoletta, sono stati allestiti cinque monitor da 55’’ – uno per ogni autrice – su cui le fotografie scorrono secondo una sequenza specifica; una modalità espositiva che suggerisce l’idea di una narrazione continua e coerente, forse un po’ “scomoda” per il visitatore che deve adattarsi ai tempi delle slide.
Destinazione ultima delle fotografie, un libro d’artista, che contribuirà alla promozione dei lavori delle cinque autrici. L’azione di supporto di Tales-on allo sviluppo dell’attività di ricerca e produzione artistica ad Addis Abeba, non si ferma qua. L’associazione, infatti, appoggerà il progetto di una scuola-laboratorio che Aidah Muluneh e la sua D.E.S.T.A. (Developing and Educating Society Through Art) For Africa intendono realizzare nella capitale etiope come base per una “casa della fotografia e del design”.
INFORMAZIONI UTILI
Distance. Cinque giovani fotografe etiopi riflettono sul tema della distanza
dal 16 dicembre 2016 all’ 8 gennaio 2017, opening 15 dicembre alle 17.30
Scoletta dei Tiraoro e Battioro,
Campo San Stae 1980, 30135 Venezia
www.tales-on.com