La recente scomparsa di Franca Sozzani avvenuta lo scorso 22 dicembre, ha sconvolto il mondo della moda italiana ed internazionale e tutti gli amanti di Vogue, considerato uno dei magazine più belli e moderni del mondo.
Lei stessa con il suo lavoro e la sua dedizione è diventata un’icona del fashion system, con un gusto impeccabile nel vestire e i suoi capelli emblematici, sempre acconciati in onde preraffaellite, quasi come una controparte della collega d’oltreoceano Anna Wintour.
Amata da molti, ha sempre ricercato l’innovazione in ogni numero di Vogue Italia, realizzando uno stile personale e subito identificabile già dai primi anni ’90, che contribuì all’ascesa della moda italiana e milanese, così come alla creazione del mito e dell’immagine delle prime supermodelle. Si è spesso avvalsa dell’aiuto dei fotografi migliori, quali Steven Meisel, Herb Ritts, Ellen Von Unwerth e Peter Lindbergh.
La ricerca verso il futuro e il nuovo l’ha portata a rischiare nelle sue scelte. Ha trattando anche temi sociali come, un esempio notevole, la Black Issue del luglio 2008 in cui cercò di sensibilizzare il pubblico e il mondo della moda sulla scarsa presenza di modelle di colore. Ebbe così tanto successo che venne il tributo venne ristampato quattro volte con diverse modelle sulla foto di copertina.
Un’altra prova è la recente partecipazione con Donatella Versace alla campagna di Convivio, mostra mercato benefica a Milano i cui proventi sono stati dati alla lotta contro l’AIDS.