Il MoMA di New York è il primo museo di arte moderna mondiale. Un laboratorio in continuo fermento. Custodisce un grande patrimonio senza rinunciare al confronto con il linguaggio contemporaneo. Un museo nato dall’intuizione di Abby Aldrich Rockefeller -moglie dell’imprenditore americano John Rockefeller- Lillie P. Bliss e Mary Quinn Sullivan nel 1929. Le opere raccolte risalgono agli ultimi anni del Ottocento fino ad arrivare all’epoca contemporanea.
La nascita e la raccolta di un patrimonio artistico così importante -in parte europeo- riflette la potenza americana in seguito al primo conflitto mondiale. L‘Europa era in ginocchio ma ricca di una cultura di cui gli Stati Uniti erano privi. Le opere e maestri europei cominciarono lentamente a trasferirsi in America. Un fenomeno che s’intensifica ancor più con l’affermarsi del nazismo e lo scoppio del secondo conflitto mondiale. Gli americani affamati di cultura e di una ricerca di primato anche nel mondo artistico, accolsero il patrimonio europeo.
La potenza americana investì in un’Europa oramai martoriata dalle guerre ma da sempre punto di riferimento per il patrimonio culturale. Gli artisti del vecchio continente furono costretti a scappare dalla guerra e dalle leggi razziali, mentre i maestri americani avevano fame d’innovazione e di successo. Queste dinamiche riflettono la nascita del MoMA di New York che, fin dalle sue origini ha mantenuto il primato di collezione moderna. Jackson Pollock avrà modo di vedere Picasso e affermare l’arte contemporanea americana. Marcel Duchamp approderà negli Stati Uniti. Mentre verrà ben accolto dall’alta società americana, a cui offre lezioni di francese, riuscirà a portare avanti la sua ricerca e consacrarsi come uno dei più grandi artisti del mondo contemporaneo.
La collezione europea del MoMA comprende il decennio tra il 1880 e il 1890. L’epoca che ha dato determinato la nascita dell’arte moderna e che ha cambiato il modo di guardare il mondo. Sono presenti opere di maestri come Paul Cézanne, Paul Signac, Auguste Rodin, Georges-Pierre Seurat, Henri Rosseau. Tra questi vi è l’interpretazione della natura proposta dalla suggestiva Notte stellata di Vincent van Gogh. Un paesaggio raccontato dall’artista nelle sue lettere al fratello Theo. Vi è una rielaborazione in chiave personale in cui la matrice espressiva di van Gogh si esprime nelle sue pennellate vorticose e dense di materia pittorica.
Tra i grandi maestri anche un’opera di Paul Gauguin, Te aa no areois. L’artista racconta il paradisiaco mondo di Tahiti in cui visse per diverso tempo e che ispirò il romanzo La luna e sei soldi di Maugham. Gauguin sperava di trovare un paesaggio unico in quanto fuggiva alla vita frenetica di Parigi. Al suo arrivo scoprì però un luogo martoriato dalla colonizzazione colpito dalla povertà e malattia. L’artista aggiunse quindi alla sue opere un po’ d’immaginazione. I colori squillanti utilizzati, hanno poi ispirato la generazione dei Fauves.
Le Ninfee di Claude Monet può essere considerata una delle opere più rappresentative dell’inizio del Novecento. Il monumentale trittico esprime l’intento dell’artista di restituire la variazione di luci e colori del suo stagno della residenza di Giverny. Un angolo di pace e meditazione che catapulta lo spettatore in un’altra realtà oltre lo spazio museale.
La collezione degli anni Dieci del Novecento comprende artisti italiani e stranieri. Tra questi Klimt, Kandinsky, Mondrian, Braque, Balla e Boccioni. Oltre a Les Demoiselles D’Avignon di Picasso, considerata l’opera cardine dell’arte contemporanea, il MoMA dedica spazio anche agli studi d’artista. Un esempio è la Danza di Henri Matisse, una bozza preparatoria per due grandi pannelli decorativi commissionati da un mercante russo.
Visitando il museo si possono rivivere tutte le stagioni e i movimenti dell’arte che si sono susseguiti nel corso del Novecento. Dal Cubismo al Futurismo, dalla Metafisica al Surrealismo. Fino ad arrivare alle opere di Marcel Duchamp che ha rivoluzionato totalmente il modo di fare arte. L’artista preleva dal mondo contemporaneo un oggetto di uso comune per poi affidargli nuove funzioni e nuovi contesti. Il suo primo Ready-Made è la Ruota di bicicletta. L’approccio proposto da Duchamp apre le porte al mondo dell’arte contemporanea. Le sue opere condizioneranno tutti gli artisti della nuova generazione scoprendo che, dalla società in cui essi vivono, si possono trarre numerose ispirazioni ed il materiale per realizzare la propria opera.
Informazioni utili
11 W 53rd St, New York, NY 10019, Stati Uniti