«La guerra è un terribile fatto di sempre: è deprecabile ma è in noi, ha una sua razionalità, la “comprendiamo”. Ma nell’odio nazista non c’è razionalità: è un odio che non è in noi, è fuori dell’uomo, è un frutto velenoso nato dal tronco funesto del fascismo, ma è fuori ed oltre il fascismo stesso. Non possiamo capirlo; ma possiamo e dobbiamo capire di dove nasce, e stare in guardia. Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre».
Primo Levi (1919 – 1987)
27 gennaio 2017
Giornata della Memoria. Il dovere di non dimenticare