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La riscoperta dell’Architettura Radicale. Gianni Pettena in mostra a Milano

Gianni Pettena Carabinieri Gianni Pettena, Carabinieri, 1968. Palazzo Comunale, Novara.

La Galleria Giovanni Bonelli ospita, fino al 24 febbraio, la mostra GIANNI PETTENA. ABOUT NON CONSCIOUS ARCHITECTURE, a cura di Marco Scotini.

Gianni Pettena
Gianni Pettena, Galleria Giovanni Bonelli

La personale di Pettena presenta un’ampia antologica dei lavori dell’artista, tra i protagonisti dell’Architettura Radicale. Il termine, coniato da Germano Celant, denota un movimento di rifondazione concettuale della disciplina con una maggiore attenzione alla creatività nel rapporto tra forma e funzione.

Verrà riallestita la grande scritta Carabinieri, realizzata la prima volta nel 1968: uno degli esempi più importanti di intervento spaziale in cui è il linguaggio stesso a rivelare il carattere di imposizione e controllo del contesto.

Gianni Pettena Carabinieri
Gianni Pettena, Carabinieri, 1968. Palazzo Comunale, Novara.

L’esposizione si concentra sull’attività svolta tra il 1968 e la fine degli anni ’70, decennio cruciale per la sperimentazione artistica e sociale in Italia. Alla base dell’Architettura Radicale vi è l’idea di non costruire ma di operare nel già costruito, lasciando emergere lo spazio inconscio o inconsapevole che normalmente viene rimosso – oltre al concepire l’architettura e lo spazio come evento, performance permanente.

Gianni Pettena Clay House  Salt Lake City Utah
Gianni Pettena, Clay House – Salt Lake City-Utah, 1972, fotografia

Tra le caratteristiche fondamentali del lavoro dell’artista emergono il rifiuto del rigore disciplinare, la sovversione, l’appropriazione, l’utopiala performatività dell’urbano e la riscoperta del carattere fisico dei luoghi e del paesaggio naturale.

Se per anni Pettena è stato tra quei protagonisti dell’Architettura Radicale che non ha ricevuto il giusto riconoscimento, adesso si assiste a un’unanime riscoperta internazionale e a un’attenzione del tutto nuova nei confronti di questo artista, interprete e pioniere di uno dei movimenti più sperimentali degli anni Sessanta e Settanta. (Emilio Ambasz, architetto argentino)

Il titolo della mostra è tratto da un articolo di Pettena del 1974, risultato dei suoi ripetuti viaggi nel Sud Ovest degli Stati Uniti: dal deserto dello Utah alla Monument Valley.

Gianni Pettena Minneapolis
Gianni Pettena, Minneapolis, 1973. Fotografia, 42 x 36 cm.
Gianni Pettena
Gianni Pettena, Galleria Giovanni Bonelli

Gianni Pettena (Bolzano, 1940) vive e lavora a Firenze. È tra i fondatori, alla fine degli anni ’60 a Firenze, del movimento “architettura radicale” insieme a Superstudio, Archizoom, UFO. Nel 1972 realizza la sua prima mostra personale alla John Weber Gallery a New York. Negli anni successivi si dedica sia all’attività di artista sia a quella accademica, spesso indagando le connessioni tra le proposte delle generazioni più giovani e il retaggio della sperimentazione iniziata negli anni ‘60.

Informazioni utili

GIANNI PETTENA. ABOUT NON CONSCIOUS ARCHITECTURE

Milano, Galleria Giovanni Bonelli
Via Porro Lambertenghi, 6

13 gennaio – 24 febbraio 2017

Orari: da martedì a sabato, 11.00 – 19.00

Ingresso libero

www.galleriagiovannibonelli.it

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