«Per Modenantiquaria numero 31, puntiamo a rafforzare il nostro primato tra le manifestazioni fieristiche del settore in Italia e intendiamo concretamente cominciare a scalare l’Europa». Con questa affermazione di Paolo Fantuzzi, AD ModenaFiere, Modenantiquaria si appresta a inaugurare la sua XXXI edizione a Modena dall’11 al 19 febbraio 2017.
Modenantiquaria conta tre saloni. Il primo, che dà il nome alla manifestazione, è dedicato all‘alto antiquariato e i collezionisti, girando tra gli stand, potranno ammirare e acquistare mobili dal ’500 allo stile Decò, dipinti, ceramiche e maioliche, oggetti darte, gioielli e orologi, tappeti, antiquariato orientale, precolombiano e africano.
Sono oltre 100 e tutte di altissimo livello le gallerie presenti. Tra queste ci sono anche importanti new entry dall’estero, come la Galleria Lampronti di Londra, tra le cui opere spicca una tela settecentesca di Michele Marieschi che raffigura Venezia e l’imbocco del Canal Grande; Caviglia arriva da Lugano, e porta un rarissimo gruppo in maiolica della Manifattura Dallari di Sassuolo, su modello di Pietro Giraud, del 1764 circa. La Galleria Robilant+Voena di Milano propone niente meno che un San Pietro e una Maddalena del Guercino dal valore inestimabile; Longari Arte, anch’essa di Milano, propone una Madonna col Bambino del 1710 di Pierre Jean-Hardy; Maurizio Nobile di Bologna porta a Modena uno schizzo a penna e inchiostro bruno su carta bianca di Donato Creti (inizio 700) che raffigura Cristo di fronte a Caifa; Fondantico, sempre di Bologna, con Il trionfo di Flora, del pittore modenese seicentesco Francesco Stringa; Enrico Gallerie d’Arte, con sede a Milano e Genova, presenta un quadro di Silvestro Lega (Campagna con figura femminile), fra i maggiori esponenti del movimento dei macchiaioli; e ancora Robertaebasta (Milano), direttamente da inizio ’900 con una maschera in bronzo di Adolfo Wildt e un mobile in radica di Gio Ponti. E poi ci sono la Galleria Bottegantica, con spazi espositivi a Bologna e Milano, specializzata nei dipinti italiani dell’Ottocento e di inizio Novecento, e la Galleria Apolloni di Roma, che spazia dai dipinti e disegni antichi alla scultura, dagli oggetti d’arte ai mobili, dagli argenti antichi pregiati ai marmi classici.
L’Associazione Antiquari d’Italia, oltre a patrocinare la manifestazione, quest’anno è presente con un raffinato spazio collettivo che accoglie i visitatori allinizio del percorso: qui 10 importanti gallerie antiquarie espongono altrettanti pezzi selezionati appositamente per Modenantiquaria; sono presenti: Carlo Orsi, Fabrizio Moretti, Walter Padovani, Bruno Botticelli, Dario Ghio, Sandro Morelli, Galleria D’Orlane, Domenico Piva, Enrico Frascione e Copetti Antiquari.
Al salone principale si affiancano Excelsior, dedicato all’Ottocento e Petra lo “scrigno delle curiosità” della kermesse modenese. Excelsior giunge quest’anno alla sua XVI edizione. E’ l’unica rassegna di questo genere in Italia: focalizza l’attenzione sulla pittura italiana del tardo ’800, con piccole incursioni nell’arte del primo ‘900, tra avanguardie e persistenze, e si pone come prestigiosa vetrina per raffinate opere d’arte. Le gallerie presentano un vasto repertorio di pittura del XIX secolo, all’interno del quale sono presenti opere dei maggiori autori delle varie scuole regionali italiane: dai macchiaioli toscani ai pittori napoletani, dai veneti agli scapigliati lombardi, senza tralasciare gli autori emiliani e meridionali.
Petra da oltre ventanni è diventata sinonimo di antiquariato per esterni e continua ad essere la meta fissa per “i cercatori”, ovvero per quei collezionisti, ma anche architetti e arredatori, che sanno cercare il pezzo o i pezzi che con la loro presenza danno la “fisionomia” ad un ambiente, si tratti di giardino o di ambiente domestico. Naturalmente sempre all’insegna del country di livello. È diventata anche la meta più setacciata dagli arredatori di locali pubblici, segmento dove un arredo che abbia una vera personalità “pesa” non poco sulla riconoscibilità e sul successo di un locale.
Nel tempo, Petra non ha mutato fisionomia, semplicemente ha allargato la gamma delle sue proposte. Ideata, oltre vent’anni fa, come la fiera dedicata alle “Pietre”, ovvero agli arredi in marmo e pietra di case e giardini, ha aggiunto a quel segmento, tutt’oggi ben presente, anche altre suggestioni. Conservando la destinazione, ovvero giardini, gli spazi verdi, le case rustiche, i cortili, portici e chiostri. Ma allargando la tipologia dei materiali e aggiungendo i servizi. Perché oggi a Petra è possibile confrontarsi con i migliori restauratori lapidei italiani, con artigiani di qualità che sanno ridare vita a pavimentazioni lignee, alla veneziana, palladiane o nel classico cotto toscano. Con tecnici del risanamento di murature storiche, o con i “maghi” che ridanno linfa ad antiche condotte, pozzi, cisterne e vie d’acqua. Arredi, quindi, ma anche quelle manualità ed intelligenze che sanno mantenere in efficienza antichi manufatti urbani ed extraurbani. Ad essere amata dal pubblico, a Petra, è anche l’ambientazione. L’atmosfera di Petra è totalmente differente da quella che propone una classica fiera. Qui si passeggia e ci si incontra nel verde, tra giardini ricostruiti, come se la manifestazione anziché in un padiglione fieristico fosse allestita in plein air.
Gli stand “respirano” e negli ampi spazi, chi sa cercare trova l’impensabile. Innanzitutto marmi, pietre lavorate di gran pregio, spesso di epoca alta e comunque sempre molto ricercate. Poi ferri battuti, imponenti cancellate , alari da camino, ghise industriali d’epoca, sedie da giardino, panchine, scale, fioriere, fontane, intere serre o parti di esse. Veri pezzi da museo delle arti applicate. Ma anche elementi di archeologia industriale di epoca liberty o deco o del costruttivismo, arrivati da diversi ex stabilimenti ed opifici europei.
Non mancheranno gli incontri con le personalità del settore. Ecco i due eventi in calendario:
• SABATO 11 FEBBRAIO ORE 18
con FABRIZIO MORETTI, mercante d’arte, Segretario Generale Biennale dell’Antiquariato di Firenze
MARCO CARMINATI, storico dell’arte, giornalista Il Sole 24 Ore
GIULIO VOLPE, docente di Diritto dei Beni Culturali, Università di Bologna
moderatore LEONARDO PICCININI
Modenantiquaria, dando seguito alla brillante esperienza dello scorso anno e grazie alla collaborazione con la Soprintendenza di Bologna, anche per la XXXI edizione ha ottenuto la possibilità di avere una commissione esterna dell’ufficio esportazione di Bologna che vagli gli oggetti per i quali è stata richiesta la libera circolazione. Una riuscita occasione di collaborazione tra pubblico e privato, a garanzia della tutela e dei partecipanti (espositori e clienti) alla manifestazione. L’incontro sarà l’occasione, grazie alla presenza di un antiquario di fama internazionale come Fabrizio Moretti, per fare il punto su notizie, tendenze e prospettive del mercato dell’arte.
• SABATO 18 FEBBRAIO ORE 18
presentazione del volume di FRANCESCA CANDI
insieme all’Autrice intervengono:
ANDREA BACCHI, Direttore Fondazione Zeri, Università di Bologna
DANIELE BENATI, Professore Ordinario Storia dell’Arte, Università di Bologna
CARLO ORSI, Presidente Associazione Antiquari d’Italia
moderatore LEONARDO PICCININI
Non si finirà mai di sottolineare abbastanza il contributo che il mercato dell’arte ha dato all’avanzamento degli studi, alle ricerche, ai restauri. L’Associazione Antiquari d’Italia (AAI), in particolare, sostiene da tempo una gloriosa e vivace istituzione bolognese, la Fondazione Federico Zeri, ospitata insieme al Dipartimento di Arti Visive dell’Università di Bologna nello splendido complesso di Santa Cristina, e impegnata in un costante lavoro di catalogazione, digitalizzazione e messa online della fototeca del grande storico dell’arte di cui porta il nome: un vastissimo database a disposizione del mondo, gratuitamente, strumento indispensabile e punto di partenza per tante ricerche. Il volume di Francesca Candi, edito dalla Fondazione e stampato con il contributo dell’AAI, indaga la fortuna seicentesca di Guido Reni (1575-1642) attraverso le incisioni di derivazione, alle quali non era stato finora mai dedicato uno studio sistematico.
«Ci stiamo impegnando – ha dichiarato Fantuzzi – ad essere sempre più la manifestazione di riferimento per un pubblico ampio, curioso e stimolato al bello. Qui tutti debbono sentirsi a casa, accolti con calore, in un ambiente che non crea reverenza ma inclusione. Dove chi vive una passione trova conferme e stimoli nuovi. Ma anche dove chi si avvicina per la prima volta alla magia dell’antiquariato si sente a suo agio»
31^ MODENANTIQUARIA
Quartiere Fieristico ModenaFiere
via Virgilio 70 – 41123 Modena
tel +39 059 848380
fax +39 059 848790
ORARI
Lunedì, martedì e mercoledì
dalle 15:00 alle 20:00
Giovedì, venerdì, sabato e domenica
dalle 10:30 alle 20:00
BIGLIETTI
Intero 15€
Ridotto generico 12€
www.modenantiquaria.it