Milano rende omaggio a Fausta Squatriti. Il progetto dal titolo Se il mondo fosse quadro, saprei dove andare… si compone di tre mostre parallele collocate rispettivamente nelle sedi della Triennale di Milano, delle Gallerie d’Italia e della Nuova Galleria Morone.
Il filo conduttore delle mostre è il percorso di ricerca dell’artista sviluppato negli oltre sessant’anni di lavoro: opere realizzate in diversi periodi, a partire dal 1957 fino al 2017, costituiscono la sua articolata produzione.
La ricerca di Fausta Squatriti si estende dalle arti visive alla scrittura. I tre focus del progetto permettono di entrare in contatto con le modalità e i processi creativi di un’artista a suo agio nell’utilizzo originale di molteplici linguaggi: dalle arti visive alla poesia, fino alla saggistica. Lo stesso titolo della mostra Se il mondo fosse quadro, saprei dove andare.. è tratto da una sua poesia.
Triennale. Una selezione di venti opere mostra le tappe fondamentali del percorso di ricerca –logico e poetico– della Squatriti. Partendo da due calligrammi di grandi dimensioni del 1957, tracciati con parole e segni da una artista sedicenne, si passa a un “cielo”, dipinto nel 1966 con colori da affresco, ispirato a Giambattista Tiepolo.
Dagli esordi fino ai lavori del nuovo millennio. A distinguersi sono i trittici polimaterici, connotati da un linguaggio teso a recuperare oggetti dalla realtà e rivisitarli nella loro forma di “resto”. Scenograficamente domina lo spazio il grande Polittico dell’eclissi (2015).
Gallerie d’Italia. Lo spazio espositivo di Intesa San Paolo ospita quindici opere dell’artista. Tre grandi Sculture nere realizzate tra il 1972 e il 1985 e una raccolta di lavori “inediti” in Italia –appartenenti agli anni ’80–, a sintesi di una intensa ricerca sulla “fisiologia del quadrato”. Fausta Squatriti si dedicò all’indagine del rapporto che sussiste tra superficie e volume.
Dallo sviluppo di opere appartenenti al ciclo Fisiologia del quadrato –realizzate tra il 1985 e il 1986– si definisce l’idea di un progetto razionale, nel quale geometria e aritmetica sono usate in un ruolo insolito con lo scopo di dimostrare il valore dell’assurdo.
Le sculture e dipinti generano enigmi complessi. Forme elementari sviluppano ipotesi di crescita e di trasformazione, attraverso le equivalenze tra pieno e vuoto, a significare che ogni possibile costruzione ha un destino imprevedibile. Il percorso si completa con alcune opere del ciclo In segno di natura, realizzate tra il 1986 e il 1989, mai esposte prima in Italia.
Le Gallerie d’Italia dedicano, inoltre, un omaggio all’impegno letterario di Fausta Squatriti con la lettura del monologo Benvenuti!! (istruzioni per l’uso), messo in scena dall’attore e autore teatrale Alberto Lombardo.
Nuova Galleria Morone. L’esposizione comprende venti sculture appartenenti agli anni ‘60, anch’esse inedite, connotate da una vivace componente cromatica. Emerge in questi lavori l’ammirazione di Fausta Squatriti per l’arte essenziale delle Avanguardie suprematiste e costruttiviste.
Forme elementari, cubi, piramidi, coni, parallelepipedi, in plexiglas, acciaio speculare, o laccato, o in ferro ossidato. Volumi tagliati, spostati, messi in disequilibrio, ma anche corrotti da sovrapposizioni, escrescenze, figure improprie che mettono in dubbio la semplicità e la purezza delle forme cui si aggrappano.
Informazioni utili
Fausta Squatriti. SE IL MONDO FOSSE QUADRO, SAPREI DOVE ANDARE…
Triennale di Milano
a cura di Elisabetta Longari
10 febbraio – 5 marzo 2017
Gallerie d’Italia
a cura di Elisabetta Longari e Francesco Tedeschi
10 febbraio – 2 aprile 2017
Lettura scenica del monologo Benvenuti!! (Istruzioni per l’uso): giovedì 23 febbraio, alle ore 19.00.
Nuova Galleria Morone
a cura di Elisabetta Longari e Susanne Capolongo
10 febbraio – 2 aprile 2017