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L’universo tragico di Antonio Ligabue in mostra a Pavia

Antonio Ligabue, Gorilla con donna mostra pavia 2017 scuderie del castello visconteo Antonio Ligabue, Gorilla con donna, olio su tavola di faesite, 1957-1958, 88x100 cm

Dal 17 marzo al 18 giugno 2017, le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia ospitano oltre cinquanta opere tra dipinti, sculture, disegni e incisioni di Antonio Ligabue (1899-1965). L’esposizione antologica si presenta come un viaggio nella vicenda umana e creativa di uno degli autori più geniali e originali del Novecento italiano.

La mostra ruota attorno ai due poli principali dell’universo creativo di Ligabue: da una parte gli animali –selvaggi o domestici– e dall’altra i ritratti di sé.

Antonio Ligabue, Autoritratto con spaventapasseri mostra Pavia scuderie del castello visconteo 2017
Antonio Ligabue, Autoritratto con spaventapasseri, olio su tavola di faesite

La vita di Antonio Ligabue assume i tratti di una perenne battaglia contro gli altri ma anche contro se stesso. Un’infanzia e un’adolescenza segnate dall’emarginazione e dall’insofferenza verso il mondo che lo circondava, lo segnano profondamente fino ad emergere dalle sue opere. L’arte si configurò come l’unico spazio nel quale era in grado di vivere momenti di serenità. Dopo anni di immense difficoltà che lo portarono più volte a essere ricoverato nei manicomi, arrivò l’incontro salvifico con lo scultore e pittore Renato Marino Mazzacurati che gli diede la possibilità di coltivare il suo immenso talento. Nel 1961 un’esposizione alla Galleria La Barcaccia di Roma ne segna la consacrazione nazionale: “il caso Ligabue”.

Antonio Ligabue , Fattoria con animali,  mostra pavia scuderie del castello visconteo 2017
Antonio Ligabue, Fattoria con animali, olio su tavola di compensato, 1943-1944, 30×40 cm

I soggetti prediletti: gli animali. Ligabue rappresenta gli animali domestici in un’atmosfera agreste, collocati in paesaggi che richiamano sia le terre piatte della Bassa reggiana –dove visse dal 1919 alla morte nel 1965– sia i castelli, le chiese, le guglie e le case con le bandiere al vento sui tetti ripidi della natia Svizzera. Ma anche gli animali più selvaggi: dalle tigri ai leoni, ai leopardi, ai gorilla, alle aquile, spesso colti in un momento di tensione quando stanno per afferrare la preda. Sono resi con un’esasperazione di stampo espressionista sia nella forma sia nel colore.

Antonio Ligabue Testa di tigre, 1953-1954 mostra scuderie del castello visconteo pavia 2017
Antonio Ligabue, Testa di tigre, 1953-1954
Olio su faesite, 66×57,5

Gli autoritratti costituiscono un’immensa galleria. Tagliando ogni relazione con il mondo al di fuori di sé, il pittore si colloca in primo piano occupando totalmente lo spazio della scena. Ciò che resta da raccontare è unicamente il suo volto che esprime tutta la sofferenza di un’esistenza fragile. Una perenne angoscia e uno stato di profondo smarrimento accompagnano la vita in un lento cammino verso l’esito finale. I tratti del viso esprimono il dolore, la fatica, il male di vivere: la tragedia di un volto e di uno sguardo che non si cura di vedere le cose intorno a sé, ma che chiede, almeno per una volta, di essere guardato.

«Questi autoritratti dicono tutta la sofferenza dell’artista; ne sentiamo quasi il muto grido nel silenzio della natura e nella sordità delle persone che lo circondano. Quando perduta è ogni speranza, ormai fattasi cenere, il volto non può che avere questo colore scuro, fangoso, questa sorta di pietrificazione dei tratti che il dolore ha recato con sé e vi ha impresso». (Sandro Parmiggiani, curatore della mostra)

Antonio Ligabue Autoritratto con mosca scuderie del castello visconteo mostra pavia 2017
Antonio Ligabue, Autoritratto con mosca
Olio su tela, cm 70×50

Quest’ultima rassegna si presenta come un ulteriore capitolo, dopo le rassegne di Gualtieri (2015), di Palermo e di Roma (2016), per riportare il lavoro di Ligabue alla corretta valutazione critica: un’occasione per riaffermare, al di là delle fuorvianti definizioni di naïf o di artista segnato dalla follia, il ruolo di un “espressionista tragico” di valore europeo.

 Antonio Ligabue, Gorilla con donna mostra pavia 2017 scuderie del castello visconteo
Antonio Ligabue, Gorilla con donna, olio su tavola di faesite, 1957-1958, 88×100 cm
Antonio Ligabue, Lotta di galli mostra pavia 2017 scuderie del castello visconteo
Antonio Ligabue, Lotta di galli, olio su tavola di faesite, 1958-1959
Antonio Ligabue, Il serpentario pavia mostre 2017 scuderie del castello visconteo
Antonio Ligabue, Il serpentario, olio su tavola di faesite, primavera 1962, 126×130 cm
Antonio Ligabue, Corrida mostra pavia 2017 scuderie del castello visconteo
Antonio Ligabue, Corrida, olio su tavola di compensato, 1931-1932, 55×61 cm

La mostra si presenta come “family friendly”, con una sala didattica con accesso libero per le famiglie, un percorso creato ad hoc per i bambini e un kit didattico in omaggio da ritirare in biglietteria appositamente creato per la visita dei più piccoli. Inoltre, un’opera ad “altezza bambino” attenderà i piccoli visitatori per un’esperienza immersiva a loro dedicata.

Informazioni utili

ANTONIO LIGABUE

17 marzo – 18 giugno 2017
Scuderie del Castello Visconteo
Viale XI Febbraio, 35 – 27100 Pavia

A cura di Sandro Parmiggiani, Sergio Negri e in collaborazione con Simona Bartolena

Orari: Dal martedì al venerdì: 10.00-13.00/14.00-18.00; Sabato, domenica e festivi: 10.00 – 20.00

Biglietti: Intero 12,00 €; Ridotto: 10,00 €; Scuole: 5,00 €; Audioguida inclusa nel prezzo

Catalogo Skira

info@scuderiepavia.com | Tel: +39 0382 33676

www.scuderiepavia.com

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