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Il vero, la luce, il colore. Da Venezia a Milano il grande ottocento veneziano

Guglielmo Ciardi, Il Porto di Anzio, 1874 circa, olio su tela, 46 x 88 cm Guglielmo Ciardi, Il Porto di Anzio, 1874 circa, olio su tela, 46 x 88 cm

Il vero e il colore. Alla Galleria Bottegantica di Milano arrivano i maestri del colore. Si indaga la scuola veneziana del “vero”, fiorita tra gli anni settanta e ottanta dell’Ottocento. In mostra -dal 24 marzo al 20 maggio 2017- le opere dei suoi principali protagonisti: da Guglielmo Ciardi a Giacomo Favretto, da Luigi Nono a Federico Zandomeneghi.

Guglielmo Ciardi, Il Porto di Anzio, 1874 circa, olio su tela, 46 x 88 cm
Guglielmo Ciardi, Il Porto di Anzio, 1874 circa, olio su tela, 46 x 88 cm

Un rinnovo di tematiche e modi espressivi. In esposizione quaranta opere da collezioni private italiane, molte delle quali mai presentate al pubblico. Guglielmo Ciardi, Giacomo Favretto, Ettore Tito e Federico Zandomeneghi ripercorrono, con le loro opere, gli esisti artistici della scuola veneziana di secondo Ottocento, che del colore ha fatto la sua bandiera. I pittori escono dall’oscurità dei loro atelier per immergersi pienamente nella luce e nei colori della vita veneziana del loro tempo. Una mostra che documenta l’affermarsi in territorio veneziano della pittura del ‘vero’, eseguita en plein air, in cui la rappresentazione della realtà è ricondotta ai suoi valori essenziali.

Capofila dei giovani pittori è Guglielmo Ciardi (1842-1917), erede ‘predestinato’ di Canaletto, Guardi e Bellotto. Egli ha saputo trasferire nelle sue tele la sensazione sfuggente di Venezia, come nell’opera Canal Grande. Alla veduta della terraferma l’artista preferisce quella aperta sul mare: gli effetti atmosferici restituiscono fedelmente le luci e i colori propri di tutti gli elementi del paesaggio.

Guglielmo Ciardi, Mattino sulla laguna, 1875 circa, olio su tela, 73 x 98 cm
Guglielmo Ciardi, Mattino sulla laguna, 1875 circa, olio su tela, 73 x 98 cm

Rinnovatore della moderna pittura veneziana è anche Giacomo Favretto (1849-1887). Egli dipinge scene di genere, realizzando quadri di vita, di colore e di atmosfera necessari alla definizione ed al movimento dell’opera. Come in Fantasticando, Favretto si dimostra realista prendendo dalla realtà il movimento e determinati colori. Non si parla né di volume né di profondità. Anche quando svolge argomenti seri egli osserva non le pene ma il senso divertente della situazione. Debitrice del realismo di Ciardi e di Favretto è la pittura di Luigi Nono (1850-1918), dal carattere, però, più pensoso, lirico, maggiormente rivolto alla meditazione.

Impressioni nate dal vero ed interesse alla vita popolare di pescatori e gondolieri. Ecco le opere Antonio Rotta, Alessandro Milesi, Egisto Lancerotto e Angelo dall’Oca Bianca. Pietro Fragiacomo, accogliendo la lezione di Ciardi, realizza opere in cui lo spazio diventa ambiente emotivo, la veduta contemplazione e la dimensione quotidiana del lavoro dei pescatori esperienza condivisa di umanità, come in Piazza San Marco.

 Alessandro Milesi, L’arrotino, olio su tela, 67 x 94,5 cm
Alessandro Milesi, L’arrotino, olio su tela, 67 x 94,5 cm

Colorista altrettanto sapiente è anche Ettore Tito (1859-1941) che traghetta la pittura veneta nel nuovo secolo. Le sue opere sono un gioco di colori, volumi e piani: una specie di improvvisazione che si appassiona alle difficoltà, rasentando il virtuosismo. A chiudere idealmente la rassegna è Federico Zandomeneghi (1842-1917). Dal 1874, anno del suo definitivo trasferimento a Parigi, proietta la pittura veneta a livello internazionale, come testimonia il meritato successo che a fine Ottocento pubblico e critica decretano a questa ‘scuola’.

Ettore Tito, La gomena, 1910 circa, olio su tela, 70 x 150 cm
Ettore Tito, La gomena, 1910 circa, olio su tela, 70 x 150 cm
Luigi Nono, Mattino, 1892, olio su tela, 85 x 45,5 cm
Luigi Nono, Mattino, 1892, olio su tela, 85 x 45,5 cm

Informazioni utili

I MAESTRI DEL COLORE. ARTE A VENEZIA NELL’800

Milano, Galleria Bottegantica (via A. Manzoni, 45)
24 marzo – 20 maggio 2017

A cura di Enzo Savoia e Stefano Bosi
Catalogo Bottegantica edizione

Orari
Martedì-sabato 10-13 / 15-19

Ingresso libero

Tel (+39) 02 62695489; (+39) 02 65560713
milano@bottegantica.com; info@bottegantica.com

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