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Lucenti ghiacci e aria cristallina. Giovanni Segantini e i pittori di montagna ad Aosta

Giovanni Segantini: Il ritorno dal pascolo, Olio su tela. Collezione privata Giovanni Segantini: Il ritorno dal pascolo, Olio su tela. Collezione privata
carlo cressini veduta alpestre giovanni segantini pittori della montagna
Carlo Cressini: Veduta alpestre, Olio su tavola. Collezione privata

Atmosfera rarefatta e luce cristallina, ghiacciai lucenti e filamenti di colore che si propagano nell’aria. La grande pittura di montagna protagonista all’Archeologico di Aosta. Il museo spalanca le sue porte alla mostra Giovanni Segantini e i pittori della montagna. Un percorso (fino al 24 settembre 2017) che fa luce sull’esperienza pittorica di Giovanni Segantini (Trento, 1858 – Pontresina, Svizzera, 1899). Il pittore, tra i massimi esponenti del divisionismo italiano, ha eletto la montagna a proprio soggetto principe, interpretandola in modo personale e innovativo sia in termini di stile sia di poetica.

Vittorio Sella: Gruppo Monte Rosa dal Pic Tyndall, Olio su tela. Biella, Fondazione Sella onlus
Vittorio Sella: Gruppo Monte Rosa dal Pic Tyndall, Olio su tela. Biella, Fondazione Sella onlus

La selezione di opere proposte in mostra riguarda la pittura di montagna a cavallo tra il XIX e il XX secolo. L’attenzione è rivolta ai soli artisti italiani e si concentra geograficamente sui lavori dell’arco alpino. Accanto alle opere di Giovanni Segantini -realizzate nel periodo giovanile trascorso in Brianza- compaiono più di cinquanta artisti. Tra questi: Vittore Grubicy, Emilio Longoni, Baldassarre Longoni, Carlo Fornara, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Lorenzo Delleani, Cesare Maggi, Leonardo Roda, Italo Mus, sino a Fortunato Depero. Da questi maestri a dipinti di almeno tre generazioni di altri artisti che, seppur meno noti, sono divenuti anch’essi partecipi di una pagina importante della storia dell’arte italiana.

Giovanni Segantini: Il pastore addormentato, 1882, Olio su tela. Collezione privata
Giovanni Segantini: Il pastore addormentato, 1882, Olio su tela. Collezione privata

Il Museo Archeologico Regionale di Aosta tratta il grande orizzonte tematico della pittura di montagna con un’organizzazione in sette sezioni oltre a quella dedicata a Segantini. Quest’ultima vede esposto il noto olio su tela La raccolta dei bozzoli (1882-1883). Le sette sezioni spaziano invece dalle vedute estive alle scene di vita campestre e contadina, dai paesaggi antropizzati ai ricordi alpini, dai laghi, i tramonti e i notturni alle vedute dei grandi paesaggi innevati. Si aggiunge, infine, una sezione dedicata a Italo Mus (Châtillon,1892 – Saint-Vincent, 1967), pittore valdostano molto noto nel XX secolo.

Leonardo Roda: Il Cervino, parete Nord, Olio su tavola. Torino, courtesy Galleria Aversa
Leonardo Roda: Il Cervino, parete Nord, Olio su tavola. Torino, courtesy Galleria Aversa
Giovanni Segantini: Il ritorno dal pascolo, Olio su tela. Collezione privata
Giovanni Segantini: Il ritorno dal pascolo, Olio su tela. Collezione privata
Carlo Cressini: Veduta alpestre, Olio su tavola. Collezione privata
Carlo Cressini: Veduta alpestre, Olio su tavola. Collezione privata

Informazioni utili

Giovanni Segantini e i pittori della montagna

Museo Archeologico Regionale, Piazza Roncas, 12, Aosta
Dall’8 Aprile al 24 Settembre 2017
Inaugurazione venerdì 7 aprile 2017 alle ore 18
A cura di Filippo Timo e Daniela Magnetti
Catalogo edito da Skira
Orario
Dalle 9 alle 19 tutti i giorni
Prezzi
Euro 6 intero, euro 4 ridotto. Euro 4 soci Touring Club Italiano, 3 euro Alpitour
Gratuito per minori di 18 anni e scuole

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