Fantastico! La presunzione bulimica dei curator non si accontenta più di tracimare nella città di elezione dell’evento, ma sfonda ogni barriera ed ammorba il globo terraqueo. Dopo l’Afghanistan della C.C.Bakargiev ora tocca all’Atene del feldmaresciallo Adam Szymczyk, herr director di Documenta 14, che orchestra una squadra di ben diciotto Obertsführer, i curatori addetti alle varie sezioni, la cui sinfonia è tutta gender, xenofobia e politica. Wow!
Bella botta di arroganza! Dopo lo “spezzeremo le reni alla Grecia” imposto dalla Troika e da Frau Merkel, ecco che sbarca il Circo Kassel nell’esangue Atene a diffondere il verbo internazionalista-europeista. Il mood curatoriale è dolce. Come dichiarato in conferenza stampa, non si vuole insegnare presuntuosamente la Storia alla Grecia, si passa alla Geografia, preferendo delineare un progetto per un’identità europea. Per raccontare quanto sarà importante formare “un parlamento di persone, per persone ed animali” (sic). Ecco, appunto!
Ad ogni buon conto un’occasione ghiotta per i giovani esploratori che potranno rimbalzare comodamente dal Fridericianum al Partenone con i voli dell’Aegean Airlines previsti dalla teutonica organizzazione.
Un po’ di souvlaki ed un giro di sirtaki e l’humus nazional-europeo è servito.
Dio mio, come è successo che ci ritroviamo con un’arte così schienata sul mainstream più conformista che più conformista non si può, nemmeno col dixan?
Mah, confidiamo nelle antiche Divinità, in Atena che venga a visitare i nostri sogni o meglio, nel misterioso Dioniso. Ma nemmeno lui riuscirebbe a scuotere gli animi e verrebbe frainteso: ctonio, in dove ti ze? Sta Cadmo, le Baccanti non so’ arivate, ghe ze solo coso… Dioniso, ma ze embriago…
Dionisiaci saluti
L.d.R.