Il giardino degli artisti. L’impressionismo americano. Il documentario di Phil Grabsky in programmazione al cinema esclusivamente il 9 e 10 maggio.
Il giardino degli artisti. L’impressionismo americano, nuovo appuntamento per La Grande Arte al Cinema, darà spazio al movimento artistico anglosassone di fine Ottocento, marcando le somiglianze e differenze con il modello impressionista per eccellenza: quello francese.
Negli anni ’80 – ’90 del XIX secolo le cose iniziano a cambiare culturalmente in America. È il 1886 quando il mercante d’arte francese Paul Durand – Ruel porta trecento dipinti impressionisti a New York per la prima volta. Da qui in poi artisti americani fanno i bagagli per partire alla scoperta dell’arte francese, dei luoghi che ispirano le ninfee di Monet o le ballerine di Degas. Tra questi il giardino Giverny di Monet assume un ruolo importante per gli artisti stranieri.
Il fascino botanico dalle mille sfumature di colore diventa soggetto delle loro tele.
Tornati in patria i ricchi borghesi americani costruiscono dei veri e propri rifugi di pace nei loro giardini in periferia, scappando dall’industrializzazione e dalla crescente urbanizzazione nelle grandi città come New York, Boston, Chiacago. Nasce così “The Garden Movement“, 1887-1920, dove il giardino ornamentale diventa il tema pittorico en plein air per eccellenza, offrendo agli occhi di chi guarda contrasti cromatici che i paesaggi selvaggi di natura non offrono.
>> “The Artist’s Garden: American Impressionism and the Garden Movement”, 1887-1920 della Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Philadelphia è la prima mostra che lancia questo movimento artistico.
Movimento che prende forma da colonie impressioniste gestite da figure come Miss Florence Griswold, una mecenate che mise la sua dimora a Old Lyme nel Connecticut a disposizione di artisti come Henry Ward Ranger (1858-1916) e Willard Metcalf (1858-1925), o come la poetessa Celia Taxhter che accoglie nella sua pensione ad Appledore Island, lungo la costa del New Hampshire, artisti come Childe Hassam (1859-1935), uno dei padri del The Garden Movement.
L’amore per il giardinaggio coinvolge sia uomini, pittori, che donne, appassionate di letteratura botanica riportano ciò che studiano nei loro dipinti. L’emancipazione femminile inizia a farsi strada con il nuovo movimento e le artiste cominciano ad assumere una fama pari a quella dei colleghi.
>> Gli anglosassoni assorbono lo stile impressionista francese riadattando la veste al proprio contesto.
Si mette in mostra così una lettura più intima e riservata della natura, la poetica del singolo istante, spiccano gli effetti atmosferici e tonali, le sfumature delle siepi e dei gazebo ricoperti di fiori.
I protagonisti del film sono quindi artisti come: Mary Cassatt (1844-1926) che fece delle donne e della maternità uno dei temi chiave delle sue tele; Philip Leslie Hale (1865-1931) che dipinse “The Crimson Rambler”, l’olio su tela protagonista del poster del documentario; John Singer Sargent (1856-1925) ritrattista tra i più importanti dell’Ottocento americano.
Accanto a essi trovano spazio anche i Ten American Painters, l’associazione formata da 10 pittori che nel 1897 diedero le dimissioni dalla “Società degli artisti americani” per dedicarsi a una nuova forma artistica in cui i parchi e le strade di New York, Chicago e Boston venivano ritratte creando il contrasto tra la vita urbana e la natura. Questi i nomi dei 10 artisti, meno noti di quelli degli impressionisti francesi ma cruciali per la storia dell’arte americana: il già citato Childe Hassam, Julian Alden Weir, John Henry Twachtman, Robert Lewis Reid, Willard Leroy Metcalf, Frank Weston Benson, Edmund Charles Tarbell, Thomas Wilmer Dewing, Joseph DeCamp e Edward Emerson Simmons.
Informazioni utili
Il giardino degli artisti. L’impressionismo americano
Documentario di Phil Grabsky
9-10 maggio 2017
Sul sito ufficiale di Nexo Digital l’elenco completo delle sale in cui è possibile vedere il film.