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Cenere, il nuovo progetto di Gonzalo Borondo

Borondo murales a Roma Borondo murales a Roma
Borondo murales a Roma
Borondo murales a Roma

Vetro, figure che emergono dalla ruvidezza del graffio, colature di vernice, chiazze di colore, muri, strade… Parliamo di un artista urbano molto apprezzato sulla scena europea, parliamo di Gonzalo Borondo. Classe 1989, nasce a Valladolid, Spagna, ma dal 2011 vive a Roma, almeno quando non è impegnato in giro per il mondo a lasciare il segno, quel segno che lo contraddistingue nell’estetica vibrante e nell’intensità struggente, altro tratto distintivo oltre al glassscratching, che consiste nel coprire pannelli in vetro con vernice bianca per poi raschiarne con spazzole e punteruoli la superficie.

Ed è proprio in Italia, a Selci, che Borondo presenterà la sua prossima opera che l’ha impegnato per ben due anni, un’opera ancora nascosta da un alone di mistero ma che porta il nome di CENERE all’interno della residenza d’arte PUBBLICA.

Borondo murales
Borondo murales

…ho raccolto cenere in quel residuo della materia di cui sono fatti gli uomini

e nella cenere ho rintracciato il segno fragile di ogni vita a confronto con il tempo.

Perché tutto è cenere; la vita; la morte; l’uomo.

Poche le indiscrezioni a riguardo, sappiamo che l’anteprima su invito sarà il 26 maggio, e che il giorno seguente è prevista una giornata nella quale ogni visitatore potrà avventurarsi in un intimo percorso pensato dall’artista. Il 28 maggio CENERE sarà visitabile tutto il giorno.

Gli organizzatori, Carlo Vignapiano ed Elena Nicolini mantengono ancora una certa discrezione con alcuni accenni sul progetto: “Un progetto intimo che nasce dalla concreta necessità dell’artista di confrontarsi attraverso pratiche dell’arte più articolate e gravide di contenuti, riconoscendo nello scorrere del tempo uno dei più interessanti alleati della produzione artistica. Un viaggio tortuoso, e non privo di ostacoli, nel quale Gonzalo ha potuto e saputo esprimersi attraverso l’utilizzo dei diversi linguaggi dei quali si fa portatore, ponendo la pittura al servizio di altre attitudini e competenze proprie della creazione; fino ad immaginare uno spazio abitabile dove l’arte risiede in ogni scelta e dove valori e poetiche personali si mescolano in un più corale ingegno costruttivo.”

Per informazioni: http://gonzaloborondo.com/blog/

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