Schiele e van Gogh saranno i protagonisti della vendita in asta di arte impressionista e moderna in programma a Christie’s Londra per il prossimo 27 giugno 2017
Spiccano come highlights del catalogo le opere di due tra le più celebri e meno ortodosse personalità della pittura moderna, le cui esistenze si sfiorarono, quasi a passarsi un immaginario testimone nella lunga maratona della storia dell’arte: Vincent van Gogh (1853 – 1890) e Egon Schiele (1890 – 1918).
Due sono i capolavori, tra le opere in tour espositivo nelle sedi di Christie’s, che più di altri meritano un approfondimento: “Einzelne Häuser (Häuser mit Bergen)” di Schiele, realizzato nel 1915, mentre imperversava il conflitto mondiale a cui l’artista prese parte, e “Le Moissonneur (d’après Millet)” di Van Gogh del 1889.
Fu grazie al proprio talento, riconosciuto anche dai propri superiori che a Schiele venne permesso di dipingere al fronte. L’artista decise così di affrontare la difficile realtà dell’esteso conflitto e di esorcizzarla adottando un approccio allegorico. Il paesaggio, i piccoli borghi e le diroccate abitazioni diventarono simboli di un’umanità dilaniata e in bilico. Il risultato è un ritratto metaforico di infinita malinconia.
Il nuovo impianto narrativo adottato da Schiele può essere individuato non solo nella scelta del soggetto, ma anche nelle stesse modalità di rappresentazione delle case ritratte in quest’opera. L’atmosfera cupa, le tinte autunnale, che avvolgono gli edifici intendono richiamare la fragilità con cui i soldati affrontano la propria esistenza in tempo di guerra. Il dipinto in catalogo da Christie’s viene presentato dagli esperti della casa d’aste con una stima di 20-30 milioni di sterline.
“Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie” – Ungaretti
Il dipinto assume l’aspetto di un vero e proprio manifesto della vita sul fronte, le dure linee spezzate che contornano le figure richiamano quelle usate dall’artista nel ritrarre i corpi umani. Tetti, comignoli strade e alberi sostituiscono schiene, dita e arti scarni che si ripetono nelle opere di Schiele.
Non va inoltre dimenticatala presenza di un riferimento fondamentale. Come accade in quasi ogni paesaggio urbano di Schiele, anche gli edifici di “Einzelne Häuser (Häuser mit Bergen)” ricordano le architetture della la città natale della madre. Quasi fosse un tentativo di volersi riconnettere a un luogo familiare per sfuggire ai paesaggi infelici a cui la guerra lo aveva abituato.
Il secondo highlight di Christie’s Londra è invece “Le Moissonneur (d’après Millet)” di van Gogh, concluso nel 1889 e stimato per 12,5-16,5 milioni di sterline. Oltre a rappresentare un soggetto cruciale nella produzione del celebre pittore olandese, a rendere emblematica l’opera è l’anno di realizzazione. Nel maggio del 1889 van Gogh lasciò Arles e entrò nel ricovero di Saint-Paul-de-Mausole, sempre di quell’anno è uno dei suoi più noti autoritratti, ad oggi conservato presso il Museo d’Orsay di Parigi.
Dipinto in settembre, “Le Moissonneur (d’après Millet)” è uno dei dieci dipinti che il pittore realizzò guardando a una serie di disegni di Jean-François Millet, intitolata “Les Travaux des Champs (1852)”. Van Gogh era stato ispirato da alcune incisioni di Millet, che gli erano state inviate dal fratello Theo. Proprio quest’ultimo avrebbe in seguito finito con il considerare la serie realizzata da Vincent come uno tra i suoi migliori lavori. Sette esemplari sono ora contenuti all’interno del Van Gogh Museum di Amsterdam, due in collezioni private.
L’approccio adottato da van Gogh rende di certo la raccolta uno tra i migliori esempi di dialogo tra artisti. Il pittore non si accontenta semplicemente di emulare lo stile di Millet, vestendone i panni, ma ne traduce le visioni secondo i propri canoni pittorici, donando loro un’inedita veste cromatica e drammatica.
Informazioni utili:
Christie’s Londra – Impressionist and Modern Art
London, 27 giugno 2017.