La tornata primaverile di Finarte propone due cataloghi: uno dedicato all’Arte Moderna e Contemporanea (martedì 30 maggio ore 18) e uno alla Fotografia e Multipli d’artista (mercoledì 31 maggio ore 18). Il primo catalogo comprende 243 lotti ed è il frutto di una selezione di opere che rappresentano numerosi movimenti e portano la firma dei principali autori del ‘900 italiano, oltre a molti lavori di artisti contemporanei, con una presenza significativa anche di nomi internazionali.
Dadamaino ed Emilio Isgrò vengo rappresentati da un nutrito nucleo di opere che ripercorrono le ricerche artistiche ed estetiche sviluppate durante gli anni ’60 e ’70. Di Dadamaino i collezionisti possono trovare diversi lavori interessanti provenienti da importanti collezioni private: un Oggetto ottico dinamico realizzato tra il 1962 e il 1964 (lotto 179, stima d’asta 30.000 – 40.000 €), un Volume a moduli sfasati arancione del 1960 (lotto 182, stima d’asta 25.000 – 35.000 €), e i quattro elementi della Ricerca del colore del 1968 (lotto 205, stima d’asta 20.000 – 25.000 €).
Emilio Isgrò è quindi presente in catalogo con una selezione di opere che sviluppano quel “valore dell’assenza” onnipresente nella sua poetica, a partire dalle cancellature. Esemplare di questa riflessione sull’uso del linguaggio e sul problema dell’identità e della sua negazione è il ciclo di opere Dichiaro di non essere Emilio Isgrò, del 1971 (lotto 144, 35.000 – 45.000 €). Realizzato in sette varianti diverse per colore e disposizione delle testimonianze, la variante II è stata acquisita dagli Uffizi di Firenze nel 2014 ed è esposta nella galleria degli autoritratti.
Si segnala una corposa selezione di opere di arte analitica e cinetica. Un monumentale Rodolfo Aricò, Casa prima, del 1970-1972, esposto alla mostra antologica di Palazzo Grassi a Venezia del 1974 e proveniente dalla collezione Vaf – Stiftung (lotto 184, stima d’asta 50.000 – 70.000 €); Elio Marchegiani, Grammature di colore del 1976 esposto alla mostra “Pittura Analitica. I percorsi italiani 1970–1980” realizzata alla Permanente di Milano nel 2008 e curata da Marco Meneguzzo (lotto 206, stima d’asta 18.000 – 22.000 €); Claudio Verna, A26, esposto alla Galleria del Milione, Milano nel 1973 (lotto 209, stima d’asta 10.000 – 15.000 €); Mario Ballocco del 1978, Distruzione del quadrato con induzioni figurali multiple (8.000 – 12.000 €). Ancora, sono presenti i protagonisti della Biennale d’arte di Venezia di quest’anno Giorgio Griffa con Linee orizzontali del 1973 (lotto 195, 8.000 – 12.000 €) e Riccardo Guarneri, 5 strisce orizzontali, sfumatura centrale, 1975 (lotto 194, stima d’asta 4.000 – 6.000 €). È invece di Bruno Munari l’opera scelta per la copertina del catalogo: Macchina inutile, risalente al 1952, una scultura che assembla metalli e un meccanismo di orologio presentata con stima d’asta 45.000 – 65.000 €.
Ancora una volta è poi presente la Pop Art italiana: in vendita, opere di Mimmo Rotella, come il décollage Caccia al Ladro, del 1972 (lotto 28, stima d’asta 40.000 – 60.000 €); Franco Angeli, tecnica mista su tela con velatino United States of America, 1965, (lotto 18, stima d’asta 18.000 – 22.000 €); e Giosetta Fioroni (Volto di guerra, 1967, lotto 48, stima d’asta 10.000 – 15.000 €).
Per gli appassionati di arte moderna non manca un’accurata selezione di opere del Novecento italiano. Un disegno di Giorgio Morandi, Natura morta del 1945 con un soggetto emblematico della sua produzione pittorica (lotto 110, stima d’asta 23.000 – 28.000 €); Ennio Morlotti (lotto 109, Natura morta [sul tavolo con fruttiera bianca bottiglia nera e drappo rosso], 1942, 16.000 – 22.000 €); Gianni Dova (lotto 76, L’aggressione, fine anni ’60, 12.000 – 18.000 €). Presente poi un focus dedicato all’aeropittura con, tra le altre, un Gerardo Dottori (lotto 125, Aurora, 1935, tempera e idromatita su tavola, 25.000 – 35.000 €) e Giulio D’Anna La radio e la carta stampata, 1932-1933, tempera e collage su carta intelata (lotto 129, stima d’asta 15.000 – 18.000 €)
Il catalogo dell’asta di Fotografia e Multipli d’artista si contraddistingue per la grande varietà, presentando sia artisti tradizionali che nomi emergenti, italiani e stranieri, selezionati dagli esperti con l’obbiettivo di intercettare sia gli appassionati che cercano pezzi accessibili, sia i collezionisti più esigenti alla ricerca di fotografie importanti. Il catalogo e quindi l’asta sono divisi in due sezioni: Fotografia (lotti 1 – 189) e Multipli d’artista (lotti 190 – 243).
Interessante per tutte le fasce di collezionisti la scelta di proporre molte opere con base d’asta inferiore rispetto alla media del mercato, ad esempio il nucleo di fotografie di Mario Giacomelli: come la inedita Basilica di Loreto (lotto 51, 2.000 – 2.500 €), Scanno (lotto 55, 2.500 – 3.500 €) e la serie di tre Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (lotti 56-57-58, per ciascuna 600 – 1.000 €).
Presenti in catalogo anche nuclei importanti di autori capisaldi della fotografia italiana: Nino Migliori (lotti 42-47), con una selezione di classici scatti in bianco e nero del dopoguerra; Ugo Mulas (lotti 144-149), di cui si segnalano le immagini di “Campo urbano”, la manifestazione artistica che nel 1969 occupò il centro storico di Como e coinvolse la cittadinanza (lotto 146, 800 – 1.000 €); Gabriele Basilico, presente in catalogo tra le altre con Beirut (lotto 66, 4.000 – 6.000 €), particolarmente significativa perché esemplifica la ricerca compiuta dall’artista nel 1991 nella capitale libanese uscita dalla guerra civile l’anno prima; e ancora Franco Fontana, Luigi Ghirri, Paolo Monti. I grandi nomi internazionali sono rappresentati da Man Ray, di cui è stato selezionato tra gli altri il lotto 9, un ritratto della moglie – Portrait d’un poéte (juliette), del 1954, 1.500 – 2.500 €), Florence Henri (lotti 19-25), Felix Nadar, di cui viene proposta un’opera della serie Catacombes (lotto 6, 1890, 2.000 – 3.000 €), e ancora Henri Cartier Bresson, Philippe Halsman, Robert Doisneau.
Tra i contemporanei italiani Finarte punta su Massimo Vitali (lotto 87, Bari 4, 2004, c-print su alluminio, 3.000 – 4.000 €), Paolo Ventura (lotto 88, War Souvenir, amanti di notte, 2006, c-print su alluminio, 2.700 – 3.300 €), e su tre opere di Matteo Basilé di dimensioni notevoli (lotti 90-91-92, stima d’asta tra i 2.500 € a 4.000 €). Rappresentati anche i contemporanei stranieri con Maria Friberg (lotto 115, Alongside Us#6, 2006, 7.500 – 10.000 €), Robert Mapplethorpe (lotto 101, Continuous profile of Mussolini, 1988, 1989, 7.000 – 9.000 €), Nan Goldin (lotto 100, Daniele e Vittorio in the boat. Naples, 1986, 5.000 – 7.000 €) e un importante lavoro di Martin Parr esposto alla Biennale di Venezia del 2001 (lotto 116, Senza titolo, 8.000 – 10.000 €).
Infine tra i multipli d’artista spiccano una Acquaforte – proveniente dalla collezione di Bruno Mantura – e un Cretto – acquaforte e acquatinta su carta Fabriano Rosaspina – di Alberto Burri (lotti 216 e 2017, rispettivamente 1.200 – 1.500 e 8.000 – 12.000 €), un’acquaforte di Lucio Fontana (lotto 220, Il Sette magnetico, 1968, 1.000 – 1.500 €), e opere di Mario Merz – Salamandra, 1988, una scatola in ferro chiusa con vetro e cera contenente due litografie (lotto 236, 2.800 – 3.800 €) e Vincenzo Agnetti, di cui viene proposta Tesi (Lavagna) del 1972, multiplo con quaderno (lotto 237, 2.500 – 3.000 €).
30 MAGGIO 2017 | 18:00
ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
31 MAGGIO 2017 | 18:00
FOTOGRAFIA E MULTIPLI D’ARTISTA
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