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In Basilicata tra natura, sapori gastronomici ed emozioni forti … ad alta quota!

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Un viaggio unico tra emozioni forti, colori indescrivibili, odori della natura più incontaminata e sapori gastronomici di una terra che, per dirla come Rocco Papaleo, esiste. Quale terra? La Basilicata, regione unica nel suo genere, con il mare più blu e le montagne più verdi. Il mese di luglio può essere un’ottima scelta per organizzare un viaggio in questa terra, tra temperature ottimali e una tranquillità che permette di scoprire paese, costumi, usanze, cibi e soprattutto esperienze ad alta quota.

Nel cuore della Basilicata, sospeso tra due vette, c’è un cavo d’acciaio lungo tra i 1415 e 1452 metri, a seconda del punto di partenza, che collega due paesi, due storie, due origini, due tradizioni, diverse tra loro, ma unite da un’unica emozione: il Volo dell’Angelo. Siamo nelle Dolomiti Lucane, un patrimonio ambientale che non molti conoscono, ma che merita davvero di essere scoperto. I due paesi della provincia di Potenza sono Castelmezzano e Pietrapertosa, diversi tra loro, ma entrambi molto belli tanto da far parte del Club I borghi più belli d’Italia.

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Le origini di Castelmezzano, attuale Comune di circa 800 abitanti, sono datate tra il VI ed il V secolo a.C. circa, quando dei coloni greci penetrarono nella valle del Basento e fondarono un centro abitato chiamato Maudoro, cioè mondo d’oro. Nel X secolo d.C., le invasioni saracene costrinsero la popolazione locale a trovare una nuova stabilizzazione. Si narra che, durante l’esodo, un pastore chiamato Paolino scoprì un luogo adatto per trasferirsi, formato da rocce ripide dalle cui cime si potevano respingere gli invasori facendo rotolare massi di pietra.
Dopo l’occupazione longobarda, tra il XI ed il XIII secolo d.C. giunsero i Normanni che costruirono un castello, di cui sono ancora visibili i resti delle mura e la gradinata scavata nella roccia che consentiva l’accesso al punto di vedetta più alto, luogo davvero magico dal quale al tramonto si gusta un panorama unico. Castrum Medianum, ovvero castello di mezzo, diede il nome definitivo alla cittadina. Con i Normanni, dei quali è rimasta una forte influenza, Castelmezzano visse un periodo di pace e di sviluppo.

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Pietrapertosa, un migliaio di abitanti, è il comune più alto della Basilicata, un’altitudine media che supera i 1000 metri. Costruito interamente sulla nuda roccia, si snoda praticamente lungo l’unica strada principale, fino ai piedi dell’antico castello risalente all’epoca della dominazione romana. L’antico nome della città, ovvero “Pietraperciata” è stato dato per via della presenza del foro in una grande rupe, visibile dalla città.

Dopo un percorso in salita non di certo facile ma molto affascinante, si arriva ad una delle due basi di lancio, quella di Castelmezzano. Si può partire anche da Pietrapertosa, in ogni caso è sempre consigliato in viaggio di andata e ritorno in giornata, in modo da poter anche visitare entrambi i borghi e magari gustare un buon pranzo a base di prodotti locali (consigliatissimi i peperoni cruschi, una specialità lucana. Peperoni messi ad essiccare al sole e fritti in olio bollente che nel mangiarli fanno “crunch”).
Qui è possibile incontrare turisti e appassionati di tutto il Belpaese, ma anche da diverse parti del Mondo, giunti in Italia per visitare lo splendido Sud e richiamati nelle Dolomiti Lucane dall’emozione di “volare”.

Il Volo dell’Angelo è un grandissimo attrattore, che da ormai undici anni ha regalato a questo territorio una forte innovazione offrendo ai turisti, in fortissima crescita, la possibilità di occupare il tempo libero con un’esperienza unica. Organizzare un weekend in questi luoghi vuol dire essere a stretto contatto con la natura, passando dal ponte nepalese sospeso sul “Torrente Caperrino”, un affluente del fiume Bradano, al percorso letterario delle sette pietre, attraversando la via ferrata e concludendo, appunto, con l’emozionante e adrenalinico volo.

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Il salto nel vuoto appare impossibile per i più paurosi, ma la sicurezza con cui si viene legati e agganciati al cavo d’acciaio, consente di volare con la massima tranquillità, godendosi lo straordinario panorama delle Dolomiti Lucane. Si può effettuare il volo con una camera sul casco, per tornare a casa con un video esclusivo che racconta l’ebrezza di tagliare l’aria alla velocità massima di 120 Km/h e un dislivello massimo è di 130 metri sulla valle. Il volo si può fare singolo o in coppia, per condividere un momento magico con una persona speciale. Superati i 12 anni, si può volare insieme ad un adulto.

Sul sito ufficiale www.volodellangelo.com si possono reperire maggiori informazioni e scoprire i molti eventi collaterali organizzati nei due paesi per offrire esperienze uniche che consentono ai visitatori di costruire una vacanza alternativa e davvero suggestiva. Fra qualche settimana si potrà godere anche dei panorami d’aria: con palloni aerostatici ci si alzerà in aria per ammirare lo spettacolo dei costoni rocciosi dai nomi più fantasiosi: il Becco della Civetta, l’Aquila Reale, la Grande Madre, l’Incudine.

 

Camilla Rocca & Luca Rallo

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