15 tecniche miste su cartone di Mimmo Paladino inaugurano la “nuova” -seconda nel capoluogo versiliano- Galleria Giovanni Bonelli a Pietrasanta. La mostra -dal titolo in programma fino al 10 settembre e curata da Flavio Arensi, propone una panoramica del lavoro di Paladino, nella quale si riconosce la cifra espressiva più caratteristica, densa di simbolismo e mistero. Al suo interno, infatti, si incontrano frammenti di figure geometriche, teste e mani, case, numeri, stelle, vasi attraverso un linguaggio che fonde spazio e tempo e rimanda spesso a un universo primitivo e arcano, rivisitato da uno sguardo contemporaneo.
L’alfabeto cui Mimmo Paladino ricorre, si basa sulla cultura arcaica e mediterranea che fonda le proprie radici figurative nell’arte italiana del Quattro e del Cinquecento, da Paolo Uccello, a Piero della Francesca a Leonardo da Vinci, e quelle filosofiche nel neoplatonismo rinascimentale, ma in cui i simboli che riporta sulla superficie, siano essi navi o fiori, case o stelle, richiamano a significati universali che appartengono alla storia minima di ciascun uomo.
L’opera di Paladino si manifesta in tutta la sua complessità, svelando la formazione concettuale e analitica, dato imprescindibile di un lavoro pittorico mai casuale, che spazia fra le istanze della tradizione e quelle dell’avanguardia e attinge da culture arcaiche ed extraeuropee.
Nei suoi lavori, il linguaggio dell’arte e la pratica d’artista sembrano essere qualcosa di magico o di sciamanico, il luogo di un rito o di una tragedia. Le sue opere, pur essendo figurative e simboliche, evocano significati e contenuti senza mai svelarne l’origine, ma solo esprimendone l’ombra, la maschera o la traccia archetipica.
Catalogo in mostra.
Informazioni utili
MIMMO PALADINO. Opere scelte
Pietrasanta (LU), Galleria Giovanni Bonelli (via Nazario Sauro 56)
29 luglio – 10 settembre 2017
Orari: martedì-domenica: 18-24; chiuso lunedì.
Mattina su appuntamento
Ingresso libero