Print Friendly and PDF

Sulle orme di Hokusai. La grande onda arriva a Roma, al Museo dell’Ara Pacis

Hokusai Katsushika Hokusai La [grande] onda presso la costa di Kanagawa, dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji, 1830-1832 circa Silografia policroma, (…) Kawasaki Isago no Sato Museum
Hokusai
Katsushika Hokusai
La [grande] onda presso la costa di
Kanagawa, dalla serie Trentasei vedute del
monte Fuji,
1830-1832 circa
Silografia policroma, (…)
Kawasaki Isago no Sato Museum

Dopo Milano e Londra, la grande onda di Hokusai arriva a Roma, al Museo dell’Ara Pacis. Dal 12 ottobre una grande mostra racconta e confronta attraverso circa 200 opere la produzione del maestro Hokusai con quella di alcuni tra gli artisti che hanno seguito le sue orme.

L’esposizione milanese si è svolta a Palazzo Reale dal 22 settembre 2016 al 29 gennaio 2017 mentre quella che gli ha dedicato il British Museum si è chiusa solo da pochi giorni, il 13 agosto. Per chi non avesse potuto recarsi a Londra, la mostra arriverà al cinema con tra giorni di proiezione evento solo il 25, 26 e 27 settembre.

La mostra romana titola HOKUSAI Sulle orme del Maestro e sarà visitabile fino al 14 gennaio 2018. Katsushika Hokusai (1760-1849) deve la sua fama universale all’opera La Grande Onda (parte della serie di Trentasei vedute del monte Fuji) ma anche all’influenza che le sue riproduzioni hanno avuto  sugli artisti parigini di fine Ottocento, tra i quali Manet, Toulouse Lautrec, Van Gogh e Monet, protagonisti del movimento del Japonisme.

Katsushika Hokusai
Katsushika Hokusai
Giornata limpida col vento del sud (o Fuji
Rosso), dalla serie Trentasei vedute del
monte Fuji,
1830-1832 circa
Silografia policroma, (…)
Kawasaki Isago no Sato Museum
Katsushika Hokusai
Katsushika Hokusai
Sugoroku gioco da tavolo dei Luoghi famosi
di Edo,
Silografia policroma,
Kawasaki Isago no Sato Museum

Attraverso circa 200 opere (100 per ogni rotazione della mostra per motivi conservativi legati alla fragilità delle silografie policrome) provenienti dal Chiba City Museum of Art e da importanti collezioni giapponesi come Uragami Mitsuru Collection e Kawasaki Isago no Sato Museum, oltre che dal Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova, la mostra racconta e confronta la produzione del Maestro con quella di alcuni tra gli artisti che hanno seguito le sue orme dando vita a nuove linee, forme ed equilibri di colore all’interno dei classici filoni dell’ukiyoe.

Dal paesaggio alla natura, animali e fiori, dal ritratto di attori kabuki a quello di beltà femminili e di guerrieri, fino alle immagini di fantasmi e spiriti e di esseri e animali semileggendari: questi i soggetti che i visitatori romani troveranno in mostra. Hokusai variava formati e tecniche: dai dipinti a inchiostro e colore su rotolo verticale e orizzontale, alle silografie policrome di ogni misura per il grande mercato, fino ai più raffinati surimono, usati come biglietti augurali, inviti, calendari per eventi e incontri letterari, cerimonie del tè, inviti a teatro.

Katsushika Hokusai
Katsushika Hokusai
Il Fuji da Gotenyama presso Shinagawa sul
Tōkaidō, dalla serie Trentasei vedute del
monte Fuji, 1830-1832 circa
Silografia policroma, (…)
Kawasaki Isago no Sato Museum
Katsushika Hokusai Tigre tra I bambù, 1839 Dipinto su rotolo, 73.0×31.5 cm Collezione privata
Katsushika Hokusai
Tigre tra I bambù, 1839
Dipinto su rotolo, 73.0×31.5 cm
Collezione privata
Katsushika Hokusai
Katsushika Hokusai
Carpa e tartaruga, 1839
Dipinto su rotolo, 99×35.5 cm
(127.1 × 53.3 cm dimensioni totali)
Collezione privata

Tra i suoi allievi ci sono Hokuba, Hokkei (1790-1850), Hokumei (1786-1868) che segnano la generazione successiva di artisti, insieme a Keisai Eisen (1790-1848), allievo non diretto di Hokusai, ma che da lui è stato influenzato, che ha determinato gli sviluppi delle stampe di bellezze femminili e paesaggio degli anni 1810-1830.
Proprio a Eisen, presentato in Italia per la prima volta in questa mostra, appartiene la bellissima e imponente figura di cortigiana rappresentata nella silografia che Van Gogh dipinge alle spalle di Père Tanguy e utilizzata anche in copertina del Paris Le Japon Illustré nel 1887.

Keisai Eisen
Keisai Eisen
Momongawa dalla serie: Aspetti dello stile
moderno, 1830-1844 circa
Silografia policroma, 37.3×24.4 cm
Chiba City Museum of Art
Keisai Eisen
Keisai Eisen
Cortigiane e loro assistenti presso un
accampamento temporaneo, 1836
Silografia policroma, trittico,
38.7×26.2 cm; 38.8×26.5 cm; 38.7×25.8
Chiba City Museum of Art
Keisai Eisen
Keisai Eisen
Cortigiana che indossa un abito con disegni
di nuvole e dragoni, 1818-1830 circa
Silografia policroma, 72.7×24.9 cm
Chiba City Museum of Art

La mostra si compone di cinque sezioni:
1- MEISHŌ: mete da non perdere
Presenta le serie più famose di Hokusai: le Trentasei vedute del Monte Fuji, le Otto vedute di Ōmi, i tre volumi sulle Cento vedute del Fuji e un dipinto su rotolo del Monte Fuji, presentato per la prima volta in Italia e in anteprima assoluta.
2- Beltà alla moda
Una serie di notevoli dipinti su rotolo e silografie policrome dedicate al ritratto di beltà femminili e cortigiane delle famose case da tè del rinomato quartiere di piacere di Yoshiwara mettono a confronto lo stile del maestro Hokusai con quello di alcuni tra i suoi allievi più famosi tra cui Gessai Utamasa, Ryūryūkyō Shinsai, Hokumei, Teisai Hokuba.
3- Fortuna e buon augurio
Nel formato della silografia, di Eisen in questo caso, e attraverso una serie di undici dipinti su rotolo di Hokusai che rappresentano le divinità popolari della fortuna, si evince uno dei soggetti in voga all’epoca come portafortuna, protezione, augurio per occasioni speciali.
4- Catturare l’essenza della natura
Hokusai e allievi a confronto attraverso una serie di dipinti su rotolo provenienti dal Giappone sul tema della natura e degli animali per sottolineare i motivi classici della pittura di “fiori e uccelli” e la valenza simbolica di alcuni animali quali il drago, la tigre, la carpa, il gallo riproposti nello stile di ciascun artista.
5- Manga e manuali per imparare
La serie completa dei 15 volumi di Manga di Hokusai sono esposti in questa sezione e rimandano ai tratti e alla forza che il maestro sa dare a ogni creatura che decide di rappresentare ma anche alla sua volontà di insegnare le regole della pittura ad artisti e appassionati. A fianco dei volumi di Hokusai, un album dell’allievo Shotei ripercorre i soggetti e le forme del maestro proponendo pagine simili fitte di disegni e schizzi.

Katsushika Hokusai Tigre tra I bambù, 1839 Dipinto su rotolo, 73.0×31.5 cm Collezione privata
Katsushika Hokusai
Tigre tra I bambù, 1839
Dipinto su rotolo, 73.0×31.5 cm
Collezione privata
Keisai Eisen
Keisai Eisen
Hisaka: Michisode di Owariya dalla serie:
Gioco del Tōkaidō con cortigiane:
Cinquantatré coppie a Yoshiwara , 1825
Silografia policroma, 38,5 × 25,6 cm
Chiba City Museum of Art
Katsushika Hokusai
Katsushika Hokusai
Veduta del tramonto presso il ponte
Ryogoku dalla sponda del pontile di
Onmaya, dalla serie Trentasei vedute del
monte Fuji, 1830-1832
Silografia policroma, (…)
Kawasaki Isago no Sato Museum
Katsushika Hokusai
Katsushika Hokusai
La cascata di Onō lungo la strada Kiso,
1830-1832 circa
Silografia policroma, (…)
Kawasaki Isago no Sato Museum
Katsushika Hokusai
Katsushika Hokusai
Il Monte Fuji al tramonto, 1843
Dipinto su rotolo,
Collezione privata
Katsushika Hokusai
Katsushika Hokusai
Dragone rampante, 1846
Dipinto su rotolo, 112.6×33.5cm
(192.0 × 52.0 cm dimensioni totali)
Collezione privata
Keisai Eisen
Keisai Eisen
Totsuka: Masuyama di Matsubaya dalla
serie: Gioco del Tōkaidō con cortigiane:
Cinquantatré coppie a Yoshiwara, 1825
Silografia policroma, 37,9 × 25,6 cm
Chiba City Museum of Art

HOKUSAI. Sulle orme del Maestro 

Museo dell’Ara Pacis
Lungotevere in Augusta, Roma

12 ottobre 2017 – 14 gennaio 2018
A cura di Rossella Menegazzo

Tutti i giorni ore 9.30 – 19.30 24 e 31 dicembre ore 9.30 – 14.00
Chiuso il 25 dicembre e il 1 gennaio (la biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietto solo mostra: 11€ intero; 9€ ridotto + prevendita € 1
Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente In prevendita dal 1° giugno

Commenta con Facebook

leave a reply