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Oltre il paesaggio. Fotografie contemporanee a Genova

Christian Lebrat, Il Tempietto ( Jardin Villa Pallavini Genova- Pegli ) , 1993, nastro fotografico

Sei artisti contemporanei si confrontano sul tema del paesaggio attraverso le diverse potenzialità che offre il mezzo fotografico in occasione della mostra titolata “Oltre il paesaggio” a cura di Giovanni Battista Martini. L’inaugurazione è in programma per venerdì 15 settembre 2017 alle ore 18.30 presso lo spazio espositivo PRIMO PIANO di Palazzo Grillo in Piazza delle Vigne, a Genova.

Nancy Goldring, Via Dei Solitari, greenscape-pink_flower, 2011, fotoproiezione,
Nancy Goldring, Via Dei Solitari, greenscape-pink_flower, 2011, fotoproiezione,

Il tema del paesaggio è affrontato con un linguaggio non convenzionale e descrittivo. Ciascun autore opera con idee e modalità differenti alla progettazione dell’immagine pur mantenendo la scelta del procedimento fotografico come base specifica o prevalente nella sua scrittura. Paolo Barbaro usa le stanze di un edificio abbandonato come camera ottica. Sui muri degli ambienti destinati alla demolizione si proietta il paesaggio circostante. Un dialogo tra memoria urbana e natura. Luca Gilli presenta una serie di paesaggi dell’Islanda in cui la forza della natura viene riletta in una dimensione trascendente e metafisica. Nancy Goldring giunge all’immagine finale attraverso un’elaborazione molto articolata. L’artista americana parte dall’analisi di un luogo, il paese medioevale di Sarteano in Toscana, attraverso disegni e fotografie che successivamente sovrappone in multiproiezioni simultanee. Iris Hutegger nelle sue fotografie analogiche esplora i rapporti tra percezione e memoria e tra realtà e illusione, intervenendo sui paesaggi montani stampati in bianco e nero con cuciture colorate, mettendo costantemente in discussione la nostra visione e il nostro rapporto col paesaggio. Hervé Jézéquel, si pone come osservatore delle diverse scale di grandezza del paesaggio. Siano grandi spazi o dettagli, una mappa piegata o i particolari di un’onda, il suo sguardo osserva, sceglie, documenta. Christian Lebrat realizza direttamente in macchina fotografica i suoi « Rubans photographiques », risultato di una sequenza di scatti di paesaggi, per lo più urbani, che si accavallano e compongono una sola immagine di nastro orizzontale.

Christian Lebrat, Il Tempietto ( Jardin Villa Pallavini Genova- Pegli ) , 1993, nastro fotografico
Christian Lebrat, Il Tempietto ( Jardin Villa Pallavini Genova- Pegli ) , 1993, nastro fotografico

L’esposizione è intesa come un dialogo a distanza con la mostra “Rubaldo Merello e l’attrazione del paesaggio tra divisionismo e simbolismo Segantini Previati Nomellini Pellizza“ sul tema del paesaggio in due contesti storici a un secolo di distanza, ospitata a Palazzo Ducale dal 6 ottobre 2017 al 4 febbraio 2018.

La mostra resterà aperta dal sabato 16 settembre a domenica 12 novembre – da mercoledì a domenica dalle ore 16 alle ore 20.
Ingresso libero da Vico alla Chiesa delle Vigne 18r.

PER MAGGIORI INFO: 3478974545

 

Hervé Jézéquel, paisseur du Monde, 2016, fotografia
Hervé Jézéquel, paisseur du Monde, 2016, fotografia
Paolo Barbaro, Casa Avres Mazzetta, 2003, fotografia
Paolo Barbaro, Casa Avres Mazzetta, 2003, fotografia
Luca Gilli, Islanda, n. 2066, 2009, fotografia
Luca Gilli, Islanda, n. 2066, 2009, fotografia
Christian Lebrat, Il Tempietto ( Jardin Villa Pallavini Genova- Pegli ) , 1993, nastro fotografico
Christian Lebrat, Il Tempietto ( Jardin Villa Pallavini Genova- Pegli ) , 1993, nastro fotografico

 

 

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