Un grande evento in due parti dedicato all’artista italo argentino Raul Gabriel, a Tortona, nell’ambito della manifestazione “Perosi-Città della musica” 2017, che quest’anno è dedicata al tema “LUCEBUIO: la speranza oltre ogni oscurità”.
Il primo è una personale, da domenica 8 a domenica 15, allestita nell’ex Cotonificio Dellepiane, un’area di archeologia industriale un tempo viva dal punto di vista della produttività economica e ora capace di diventare nuovamente luogo di incontro, cultura, promozione sociale.
Raul Gabriel, tra i protagonisti della ricerca contemporanea, porta una serie di tele tra cui alcuni dei suoi White Paintings tra i quali Big White 2009, sulla potenzialità di dipingere il bianco sul bianco, riflette
attorno alla corporeità della luce.
“Non c’è luogo buio che non possa accogliere la speranza di una luce, non c’è luogo di morte che non possa diventare culla per una vita possibile, nella speranza. È questo il tema di ‘Perosi. Città della musica 2017’ che abbiamo proposto a Raul Gabriel“, spiega l’ideatore e organizzatore della manifestazione Paolo Padrini.
Dall’8 ottobre fino a lunedì 27 novembre, Raul Gabriel sarà anche al Polo Museale diocesano tortonese, con tre opere che si troveranno a dialogare sul tema “LUCEBUIO” con importanti lavori del passato.
Insieme con il rinascimentale Compianto sul Cristo Morto (Bottega Lombarda, 1570- 1580) in terracotta dipinta, del Museo diocesano di Tortona, ci sono alcuni prestiti straordinari della Pinacoteca della Fondazione della Cassa di Risparmio di Tortona, una delle maggiori collezioni italiane per quanto riguarda il Divisionismo: La Pietà (1932, olio su tela) di Angelo Barabino; La via del Calvario (1913 ca., olio su tela) di Gaetano Previati e Il ritorno dei naufraghi al paese (1894, carboncino e matita su carta beige),
di Giuseppe Pellizza da Volpedo, il celebre autore di Il quarto stato.
Raul Gabriel vi innesta, in un confronto bruciante e illuminante, la DEPO #3, dalla serie dei Writings, e DEPO BLACK #1 e BIG BLACK, dai suoi “neri”.
Come spiega l’artista stesso: “Il dialogo audace col Divisionismo storico, la comparazione assolutamente fuori dai cliché con il sacro e la scientificità dell’approccio pittorico; laico e sacro si confrontano dunque sul piano della forma, della qualità e della critica scientifica senza barriere e senza approccio didascalico. Questo evento è un’occasione
unica e straordinaria sotto il profilo culturale perché rompe dei tabù. Traccia una linea trasversale di indipendenza da categorie cronologiche ed epistemologiche lasciandosi ispirare da categorie di contenuto, ovvero, qui, la luce”.
Si concretizza a Tortona la convinzione di Raul Gabriel, secondo cui “tutta l’arte, se è autentica, è sempre sacra e al tempo stesso dialoga con la laicità, perché semplicemente non vi è soluzione di continuità tra le due categorie in se artificiose“.
Per l’occasione, verrà anche realizzato un catalogo a cura della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona con testi di Paolo Bolpagni e Alessandro Beltrami, giornalista di Avvenire e critico d’arte.