Fuori Frieze 2017: le mostre da non perdere durante la London art week. Da Degas a Balenciaga.
È la settimana più cool dell’arte londinese, grazie a Frieze Art Fair (e la sua lunga scia di eventi collaterali). Se le mostra-mercato e le aste catalizzano le gallerie e i collezionisti più autorevoli del pianeta, i musei ospitano un’offerta culturale in attesa di essere scoperta. Dalla personale su Edgar Degas alla National Gallery al focus su Jean-Michel Basquiat al Barbican Centre, dal tributo alla moda di Cristòbal Balenciaga al Victoria & Albert Museum alla retrospettiva su Rachel Whiteread alla Tate Britain, fino al dialogo inaspettato fra Arte Povera e creatività inglese.
1 – Le ballerine di Edgar Degas alla National Gallery
La leggerezza del tulle, il profumo della cipria, il chiacchiericcio dietro le quinte teatrali. Alla National Gallery va in scena il mondo sussurrato di Edgar Degas. Nel centenario dalla morte del pittore delle ballerine, dipinti, disegni e pastelli della Burrell Collection di Glascow si uniscono alle opere del museo londinese, per celebrare un pacato rivoluzionario. A Trafalgar Square tagli fotografici pionieristici e giochi di specchi inusitati svelano un caleidoscopio di universi segreti e scorci privati, per un tuffo negli abissi dell’animo umano.
2 – Jean-Michel Basquiat. Il poeta dei graffiti al Barbican Centre
Dai muri di Manhattan ai musei più prestigiosi del pianeta. Il Barbican Centre posa la lente d’ingrandimento sulla vicenda creativa di Jean-Michel Basquiat. Più di 100 capolavori provenienti da collezioni internazionali ricostruiscono la storia dell’enfant prodige, che sedusse Andy Warhol, incantò Keith Haring e mutò per sempre l’arte del graffito.
3 – Sognando Balenciaga. Il V&A celebra il Picasso della moda
Gonne a palloncino, cappotti a kimono, tubini strutturati, ma soprattutto un’infinita varietà di maniche. A un secolo dall’apertura della prima boutique di Cristòbal Balenciaga, il Victoria & Albert Museum si inchina al “Picasso della moda. Sala dopo sala abiti, bozzetti, fotografie e campioni di tessuto riscostruiscono i codici originari del maestro spagnolo che ha trasformato capi quotidiani in creazioni artistiche senza tempo, fino ad essere definito da Madame Coco Chanel “l’unico vero couturier”.
4 – Arte Povera ed estro britannico tête-à-tête. Affinità all’Estorick Collection
L’estro italiano chiama e la creatività britannica risponde all’appello. All’Estrorick Collection una rassegna colta e raffinata mette in luce gli influssi del movimento Germano Celant sulla cultura figurativa d’oltremanica dei decenni successivi. Sala dopo sala l’irruzione nel reale di Alghiero Boetti e Mario Merz dialoga con il ritorno alla narrativa di Tony Cragg e Gavin Turk, mentre l’ossessione per il processo di Giuseppe Penone e Gilberto Zorio incontra l’amore viscerale per la natura di Richard Long ed Anya Gallaccio. Tenetevi forte, per un cortocircuito fra universi culturali dissonanti e sorprendenti affinità elettive.
5 – Rachel Whiteread alla Tate Britain.
Pioniera della YBA, prima donna ad aver vinto il Turner Prize e controversa interprete della precarietà del nostro tempo. La Tate Britain dedica una retrospettiva a Rachel Whiteread (Londra, 1963). Dissonanti calchi di elementi architettonici e memorabilia di oggetti quotidiani intrisi di malinconia punteggiano la vicenda creativa dell’artista simbolo dell’Inghilterra degli anni Novanta. Venticinque anni di carriera per un’eterna giovane artista.
Informazioni utili
1 Drawin in Colour: Degas from the Burrel
The National Gallery
Trafalgar Square
Londra
Fino al 7 maggio 2018
2 Basquiat. Boom for Real
Barbican Centre
Silk Street
Londra
Fino al 28 gennaio 2018
3 Poor Art- Arte Povera- Italian influences, British Responses
Estrorick Collection of Modern Italian Art
39° Canonbury Square
Londra
Fino al 17 dicembre 2017
4 Balenciaga: Shaping Fashion
Victoria & Albert Museum
Londra
Fino al 18 Febbraio 2018
5 Rachel Whiteread
Tate Britain
Millbank
Londra
Fino al 21 gennaio 2018