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Padiglione Cina alla Biennale. Davide Quadrio in conversazione con Qiu Zhijie

COLLABORATION OF TANG NANNAN WITH YAO HUIFEN Oblivious Ocean 2017 COLLABORATION OF TANG NANNAN WITH YAO HUIFEN Oblivious Ocean 2017
COLLABORATION OF TANG NANNAN WITH YAO HUIFEN Oblivious Ocean 2017
COLLABORATION OF TANG NANNAN WITH YAO HUIFEN
Oblivious Ocean
2017

Bu Xiu vs Bu Xi, immortalità vs continuità storica. Davide Quadrio in conversazione con Qiu Zhijie a proposito del Padiglione Cina alla 57. Esposizione Internazionale della Biennale di Venezia. 

Nella seguente conversazione, Qiu costruisce un vocabolario cross culturale che mette in discussione problematiche inerenti all’identità, traduzione e comprensione e che, allo stesso tempo rivela la differenza profonda di senso nell’interpretazione cinese della storia, letta come un continuum di anime che uniscono gli albori dell’umanità all’oggi, piuttosto che una sequenza di accadimenti eccezionali e singoli eroi, senza passato né futuro.

L’ ideale greco dell’eroe è qui completamente annullato dal concetto espresso da bu xi, ovvero il passaggio del testimone di generazione in generazione.

Assistiamo a uno slittamento simbolico delle centralità attraverso l’oculata curatela di Qiu Zhijie, proveniente da una lunga tradizione di maestri.

Qiu Zhijie è sia maestro che allievo: un tizi,in lingua cinese. Il rapporto tra maestro e allievo è addirittura più forte del legame confuciano tra padre e figlio e questo legame porta con sé un senso primario di responsabilità culturale e sociale, oltre a una profonda umiltà e alla consapevolezza di essere parte di un grande tutto, che va oltre la propria eccezionalità.

TANG NANNAN Marrow Return 2017
TANG NANNAN
Marrow Return
2017

La costruzione complessa del Padiglione quale teatro di tradizioni storiche, attivato attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea, traduce quanto espresso in precedenza, attraverso una costruzione emozionale collettiva che simboleggia l’evoluzione contemporanea della Cina, intesa come costrutto culturale.

In conclusione, questa conversazione è ancora più significativa, poiché ha luogo in un momento in cui sia Qiu, sia il sottoscritto si ritrovano senza padri: abbiamo perso quel legame con il nostro passato recente, ne resta solo un eco nella nostra storia che vagamente evoca ciò che avrebbe potuto essere.

WU JIAN’AN The birth of the galaxy 2012
WU JIAN’AN
The birth of the galaxy
2012

Davide Quadrio – Parli di saggezza, di arti e di cultura cinese, come pensi che questi concetti possano essere compresi da un pubblico globale? Come tradurresti il contenuto di questi concetti in una maniera tale da non renderli “esotici”?

Qiu Zhijie – Quanto portiamo all’attenzione del mondo dell’arte non è “l’arte contemporanea cinese”, ma “la contemporaneità dell’arte cinese”. La mia esperienza deriva da molti anni di partecipazione a mostre internazionali, le mie intenzioni non sono mai state quelle di tradurre o di ridurre i miei standard espressivi al fine di rendere il mio lavoro comprensibile al resto del mondo. Se si semplifica il proprio lavoro perché preoccupati di non essere compresi, si perde il peso dell’opera così come il rispetto per gli altri. Non dovremmo mai essere troppo ottimisti in merito alla morbidezza degli scambi culturali. Quindi, mentre diventiamo cauti, dovremmo sempre essere, invece, fiduciosi e fermi di fronte al nostro valore che diffonderà un’energia contagiosa e penetrante. Ad ogni modo, la nostra mentalità è quella di contribuire e suggerire. La Biennale non è né le Olimpiadi, né una delle tante fiere mercato d’artecontemporanea, né tanto menoun’opportunità di promozione turistica. Ciò che la Biennale dovrebbe mostrare è l’immaginazione messa in scena da artisti di tutto il mondo nel momento in cui si confrontano con i propri problemi e con quelli comuni a tutta l’umanità. Dobbiamo prendere parte a questo appuntamento internazionale con dignità e contribuirvi attivamente.

COLLABORATION OF TANG NANNAN AND WANG TIANWEN Happy excursion series 2017
COLLABORATION OF TANG NANNAN AND WANG TIANWEN
Happy excursion series
2017

DQ – Alla luce del concetto di “Bu Xi”, potresti descrivere il significato del titolo del Padiglione Cina 2017? Le immagini “Montagna/Mare”, “Antico/Nuovo” che rappresentano “Yin/Yang” sono la cornice narrativa di questa mostra. Due favole cinesi molto conosciute The Foolish Old Man Removes the Mountains[1 ] Jingwei Filling the Sea[2] suggeriscono l’immaginario corrispondente alla “montagna” e al“mare.” 

QZH – Le tradizioni culturali attraversano la storia, l’interesse del popolo cinese non è il“Bu Xiu” (“immortalità”), ma il conseguimento del “Bu Xi” (“senza fine” o “continuità”). Nella favola The Foolish Old Man Removes the Mountains, le montagne immortali chiamateTaihang e Wangwu hanno dato luogo a un processo tramandatosi per generazioni nella famiglia di appartenenza del vecchio sciocco. Le vicende della mitologia cinese e i testi antichi trasudano l’energia del “Bu Xi.” Di tempo in tempo, la Cina ha attraversato un processo di metamorfosi, dando a vita a creazioni magnifiche lungo le grandi evoluzioni storiche.

YAO HUIFEN The skeleton fantasy show 2017
YAO HUIFEN
The skeleton fantasy show
2017

Gli artisti cinesi hanno un senso molto profondo della storia. Dal mio punto di vista, l’arte cinese non è mai stata l’espressione isolata di un singolo autore, ma un organismo collettivo che si esente lungo l’arco di cinque millenni di storia. Quindi, in un certo senso, ne deriva che ogni opera è come una “recita scolastica”, una riunione di significati collettivi che mira a persistere per migliaia di anni.

Quando Huang Binhong compose i suoi testi dedicati alla pittura in Cina ha fatto spesso riferimento alla qualità della produzione del periodo Song. L’artista cinese non creerà in solitudine. La sua opera sarà sempre una specie di premonizione, un’illuminazione, l’anticipazione di un eco. Questo genere di produzione è di certo qualcosa che può sempre essere analizzato e commentato. Ecco perché ho scelto come tema “Bu Xi,” in quanto risposta al concetto di “Eternità.”

Educational lineage
Educational lineage

DQ – Due dipinti della Dinastia Song, lo Skeleton Fantasy Show di Ling Song e le Twelve Images of Water Surging di Ma Yuan, sono stati selezionati per introdurre la mostra. Come traduci l’importanza di queste opere?

QZH – Queste due opere centrano la forma unica del mondo spirituale cinese, specialmente l’attitudine mentale verso la vita, la morte e il tempo, riconducendo all’immagine del “BuXi”. “Skeleton Fantasy Show” tratta scene pressoché surreali della vita di campagna. Ilburattinaio ha indefinite possibilità di metamorfosi, la giustapposizione del burattinaio scheletro con i bambini, la madre che allatta, il mercante di campagna come inventore di giochi e maestro di vita,fornisce un appiglio interessante e non terrificante per la filosofia cinese del “Bu Xi”, nella vita quotidiana. Nelle “Twelve Images of Water Surging,” l’abilità dimostrata da Ma Yuan nel cogliere calma e passione, finito e infinito, morbidezza e circostanze complesse, lontananza e prossimità è quasi un’interpretazione filosofica dell’energia vitale che si manifesta nella storia della pittura cinese. L’apertura mentale e le ampie prospettive del popolo cinese si mostranochiaramente in queste due opere d’arte del periodo Song.

WANG TIANWEN, WU JIAN’AN, TANG NANNAN, YAO HUIFEN CONTINUUM – REMOVING THE MOUNTAINS AND FILLING THE SEA Shadow play screen  2015
WANG TIANWEN, WU JIAN’AN, TANG NANNAN, YAO HUIFEN
CONTINUUM – REMOVING THE MOUNTAINS AND FILLING THE SEA
Shadow play screen
2015

DQ – Come le presenterai in mostra? 

QZH – La maestra del ricamo di Suzhou, Yao Huifennon solo riprodurrà lo “Skeleton Fantasy Show” con oltre cento tecniche raffinate e uniche, ma prenderà parte alla realizzazione dell’opera “The Forgotten Sea” di TangNannan.

Wu Jian’an e il maestro di ombre cinesi WangTianwen hanno collaborato per molti anni e, in occasione di questa mostra, creeranno dei lavori inediti basati sulle “Twelve Images of Water Surging” di Ma Yuan e su immagini di paesaggi montuosi e marittimi. Tang Nannan, cresciuto in un teatro di marionette, il maestro di ombre cinesi Wang Tianwen, WuJian’an proveniente da Shanghai, Yao Huifen, che è originaria di Suzhou, Wang Tianwen del nord-ovest, Tang Nannan ritornato in Cina dall’Indonesia e Jian’an di Zhejiang produrranno nuove opere. In questa ottica, l’intera esposizione darà vita a una rete di creazioni intertestuali e collettive.

Padiglione Cina Biennale Venezia 2017
Tang Nannan, Billennium Waves Color video, 4m03s, 2015

DQ – Potresti descrivere gli elementi performativi e come si ricollegano alle tre storie: Foolish Old Man Removes the Mountains, Jingwei Filling the Sea e FishKun Morphs into Bird Peng? 

QZH – Continuum – Removing the Mountains and Filling the Sea, una performance di ombrecinesi multimediale, è il cuore del Padiglione Cina alla 57. Esposizione Internazionale della Biennale di Venezia. Si tratta di una creazione collettiva, basata sull’interdisciplinarità e sulla collaborazione tra quattro artisti e me.

La performance teatrali di ombre cinesiavranno luogo in tre punti diversi del Padiglione. Allo stesso tempo le figure create per le scene da Wang Tianwen in collaborazione con Tang Nannan e Wu Jian’ansaranno mostrate su tre video proiettati su altrettanti schermi. In luogo della illuminazione tradizionale, le immagini proiettate agiranno come fonte luminosa per le rappresentazioni di ombre cinesi che si terranno nel Padiglione. Sei artigiani di Hua County nella provincia cinese di Shanxi, animeranno le figure, suoneranno strumenti musicali ed eseguiranno canti tipici.

WANG TIANWEN, WU JIAN’AN, TANG NANNAN, YAO HUIFEN CONTINUUM – REMOVING THE MOUNTAINS AND FILLING THE SEA Shadow play screen  2015
WANG TIANWEN, WU JIAN’AN, TANG NANNAN, YAO HUIFEN
CONTINUUM – REMOVING THE MOUNTAINS AND FILLING THE SEA
Shadow play screen
2015

La narrazione messa in scena dalle treperformance deriva dalle favole cinesi: The Foolish Old Man Removes the MountainsJingwei Filling the Sea e Fish Kun Morphs intoBird Peng. Le proiezioni sui tre schermicorrispondono rispettivamente a ciascuna delle tre favole: ne deriva una narrazione visiva interconnessa. Bird Jingwei entra nella scena del Foolish Old Man Removes the Mountains, contribuisce allo spostamento delle montagne. I processi di rimozione dei monti e riempimento del mare, sostengono Fish Kun nella trasformazione in Bird Peng e nel suo volo verso il Mare del Nord.

Le performance dal vivo, quelle meccaniche e le immagini in movimento nei video si intrecciano. Le figure delle ombre e la loro riproduzione video si sovrappongono ogni qual volta le tre sequenze slittano da uno schermo all’altro. Lo stesso accade per le tre recite che ruotano di continuo nelle tre postazioni all’interno del Padiglione. Due ricamatrici di Suzhou eseguiranno composizioni rocciose su seta, lungo telai sui quali giungeranno proiezioni spaziali e di onde marine, dando come l’impressione illusoria che queste volteggino sulle rocce. Il processo artigianale sarà registrato e incluso nelle proiezioni, come parte della performance globale.

WU JIAN’AN The heaven of nine levels 2008-9
WU JIAN’AN
The heaven of nine levels
2008-9

Il pubblico può muoversi liberamente intorno al padiglione. Non solo sarà possibile assistere alle performance video, ma anche osservare dal vivo come gli artigiani danno vita alle ombre cinesi e il lavoro del ricamo.

DQ – Questo concetto è molto importante: proporre una modalità molto diversa di accedere alla tradizione quale sequenza di individui nella storia. Come apparirà nel Padiglione?

QZH – A differenza dei Padiglioni Cina delle trascorse edizioni, allestiremo una appositaarea di archivio nel percorso espositivo.

La sfida è trasformare l’idea, l’immagine del “Bu Xi” in un documento d’archivio al fine di dimostrare la linearità dell’educazione di questi artisti. Ogni artista cinese ha un maestro e sarà un maestro. Fino a che proseguirà nella produzione, il suo insegnante non morirà mai.

Questa specie di discorso onnicomprensivo, l’eco delle arti popolari e di quelle classiche, nuovi media e tradizione creeranno una sortadi campo energetico di “Bu Xi”. Un contenutocompletamente diverso rispetto all’attitudine occidentale alla creazione individuale.

Questo è il segreto dell’arte e della civiltà cinese che si tramanda di generazione in generazione da cinque millenni. L’arte contemporanea cinese deriva dallo stesso lignaggio: ecco la risposta della Cina a Viva Arte Viva.

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