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Van Gogh vola a 81,3 milioni da Christie’s (Totale 479M $). Record per Léger e Magritte

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Pioggia di dollari (479,320,250 per l’esattezza) e di record su Rockfeller Plaza a New York. Serata storica da Christie’s alla prima conduzione di Adrien Meyer, nominato presidente del dipartimento Impressionist & Modern Art insieme a Giovanna Bertazzoni lo scorso luglio. Si tratta del risultato più alto degli ultimi dieci anni realizzato nelle aste di arte impressionista e moderna del mese di novembre. Dobbiamo infatti andare indietro fino al 2006 per trovare un risultato maggiore (491.472.000 $).

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Alcune opere hanno raggiunto cifre esorbitanti, ma l’intero catalogo della Evening Sale di questa sera era uno scrigno pieno di capolavori. Come il meraviglioso van Gogh del 1889 venduto a 81,312,500 $. Per un soffio non è stato infranto il record che risale ormai a quasi trent’anni fa, quando, sempre da Christie’s a New York, “Portrait du Docteur Gachet” era stato battuto a 82.500.000 dollari. L’opera di stasera non era un ritratto ma un paesaggio. “Laboureur dans un champ” raffigura i campi che van Gogh vedeva dalla sua finestra nell’istituto psichiatrico Saint Paul de Mausole, dove aveva vissuto tra il maggio del 1889 e il maggio del 1890. Questa tela era stata iniziata e completata in pochissimo tempo dopo un periodo di lontananza dai pennelli. Era offerta con stima a richiesta ma si aggirava sui 50 milioni di dollari.

Il secondo prezzo esorbitante della serata è stato realizzato da un Léger del 1913 aggiudicato a 70,062,500 dollari. Passato in asta per la prima volta, “Contraste de formes” era stato acquistato direttamente dall’artista lo stesso anno della realizzazione dal suo mercante Daniel-Henry Kahnweiler. Nel 1956 era entrato nella collezione di Ludmilla e Hans Arnhold, banchiere e collezionista. Da lui è passato alla figlia e al genero, Anna-Maria e Stephen Kellen. “Contraste de formes” è rimasto per 40 anni appeso nell’appartamento dei Kellen di New York. E’ stato consegnato alla maison di Pinault dalla Fondazione Kellen e il ricavato andrà a incrementare i fondi per le missioni filantropiche della fondazione.
Come il van Gogh era presentato con stima “a richiesta”. Battuto a un hammer price di 62 milioni di dollari, ha superato di gran lunga il record  di “La femme en bleu (study)” del 1912–13 aggiudicato da Sotheby’s nel maggio del 2008 per $39.2 milioni.

Dopo diversi minuti di gara, “Femme accroupie (Jacqueline)” del 1954 di Pablo Picasso è  stata aggiudicata a 36,875,000 $.  La musa ritratta seduta sul pavimento, immortalata mentre si abbraccia le ginocchia e con una potente luce che si sprigiona da una finestra dietro di lei, è Jacqueline, l’ultima compagna e seconda moglie del maestro spagnolo.

Oltre al Léger, tra gli altri record infranti stasera si segnala quello di 20,562,500 $ del primo dipinto della serie de ‘L’Impero delle luci’ di René Magritte, realizzato nel 1949. Esistono numerose versioni de ‘L’Impero delle luci’, Magritte ci ha lavorato per circa 15 anni. Una di queste fa parte  della collezione di Peggy Guggenheim a Venezia. Con questa aggiudicazione il maestro surrealista ha superato il suo top price per la seconda volta quest’anno. Nel febbraio scorso infatti si era posizionato al primo posto nella sua personale classifica  “La corde sensible” (17.926.044 $/14.441.348 £), superando un’altra versione de L’Impero delle luci (del 1959) che ora è scalata dunque al terzo posto con 12.659.500 dollari.

Dei 68 lotti in catalogo 8 sono rimasti invenduti e, insieme a Léger e Magritte, nuovi record sono stati realizzati da Emil Nolde con “Indische Tänzerin” ($5,262,500), Vuillard con “Misia et Vallotton à Villeneuve” ($17,750,000 contro una stima di $7 milioni); Suzanne Duchamp con “Radiation de deux seuls éloignés” ($1.8 milioni) e Jean Crotti ($1,032,500).


IMPRESSIONIST & MODERN ART – EVENING SALE
NEW YORK – 13 NOVEMBRE 2017

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