Proseguendo il suo tour in tutt’italia iniziato a Perugia con l’anteprima andata in scena il 30 ottobre 2016, arriva a Genova Lo Schiaccianoci di Amedeo Amodio, sul palco del Carlo Felice da sabato 16 dicembre fino a mercoledì 20.
Questa revisione della bella favola di Natale tratta dal racconto del 1816 di Hoffmann, musicata da Caikovskij tra il 1891 e il 1892, è certamente uno dei più interessanti ed incantevoli balletti della storia della danza, perchè magico, colorato, onirico ed effervescente come lo è il suo creatore, Amedeo Amodio.
Nato nel 1989 per l’Aterballetto, Lo schiaccianoci rappresentò una delle carte vincenti della compagnia di Reggio Emilia fondata e diretta dallo stesso Amodio. Abbandonato per una quindicina d’anni lo spettacolo è stato poi rispolverato grazie alla lungimiranza di Daniele Cipriani che proprio da Aterballetto acquistò scene e costumi (anche a buon prezzo) per riproporlo nei vari teatri italiani con la sua compagnia.
Da quando è in tour questo Schiaccianoci ottiene sempre grande successo (siamo arrivati a 50.000 spettatori) e questo perchè non conosce l’usura del tempo, vederlo e rivederlo fa bene all’anima in quanto piacevolissimo, ricco di idee, capace di affascinare un pubblico di ogni età. Sospeso tra sogno e realtà, conduce in un mondo straordinario, ora pauroso e inquietante, ora gioioso e spiritoso, ma sempre magicamente sorprendente.
Fedele al racconto originale di Hoffmann, Amodio conserva il punto di vista dei bambini, liberando la fantasia nell’attesa dell’arrivo dei doni natalizi. Drosselmeier, l’artefice della magia delle ombre, muove gli enormi giocattoli dando vita ai sogni, alle paure e ai desideri di Clara dando vita alla rappresentazione della fiaba della Noce dura (Cratatuc) con la storia della principessina Pirlipat.
«Il mio Drosselmeier ricorda nelle movenze Totò, il primo inventore della break dance – dice Amodio – ed è un personaggio affacinante che seduce i bambini coi suoi racconti fantastici. Ma i bambini sono strardinari nel loro saper viaggiare con la fantasia che spesso mischiano alla realtà con naturalezza. Ed è stato proprio il mondo dei bambirmi a guidarmi in questa storia in cui c’è tutto il mondo fantastico della notte del 24 dicembre».
Ma anche i grandi sono visti da Amodio in maniera fantasiosa e alle volte grottesca, osservati con occhio divertito, anche loro accennano passi di break dance sotto grandi parrucche di vetro ed indossando poltrone che si animano come in un film di Disney. Nei divertissiments del secondo atto, col viaggio fantastico della ragazzina che incontrerà gli orientalismi della danza araba (con citazione riguardo il grande Vaslav Nijinskij), le tazze e le teiere danzanti di quella cinese, i clown e le clownesse del circo, vi è anche un’aggiunta dal mozartiano “Flauto magico”, con Papageno e due Papagene e la loro gabbietta d’oro.
Uno spettacolo nello spettacolo arricchito anche delle affascinanti proiezioni del teatro d’ombra a base di silhouettes animate, inventate dalla compagnia di Piacenza Teatro Gioco Vita (e qui realizzate della Compagnia teatrale L’Asina sull’Isola), che, come sottolinea il coreografo, nel ‘700 sostituiva il cinema di oggi, e dalle scenografie e i costumi firmati da Emanuele Luzzati, di cui ricorre il 10° anniversario della scomparsa.
Tra i vari giochi di danza spicca il valzer dei fiori, un meraviglioso rincorrersi di coppie volate, un incanto che magistralmente introduce il gran pas de deux di Clara e Schiaccianoci, un momento di alto virtuosismo classico che verrà eseguito nelle due più importanti versioni :quella di Balanchine ad opera dei due danzatori Ashley Bouder e Taylor Stanley (principal dancers del New York City Ballet) le serate del 16, 17, 19 (ore 15,30) e 20 dicembre, e quella di Petipa interpretata invece dalla coppia (sulla scena e nella vita) Anbeta Toromani ed Alessandro Macario, il 16 pomeriggio ed il 19 sera.
«Sono molto contenta di prendere parte a questo allestimento – ha detto la Toromani alla conferenza stampa al Carlo Felice – perchè per me è un grande piacere ed onore lavorare con Amedeo Amodio. L’ho conosciuto nel 2009 ad un’audizione in cui mi è sembrato davvero di non essere andata bene. Mi sentivo bloccata davanti a lui e alla fine della prova mi sono scusata per questo pensando che non mi avrebbe mai scelta. Gli ha detto che era stata la mia timidezza a giocarmi un brutto scherzo, ma lui mi ha risposto: “Io amo le persome timide” e così dal quel giono è cominciata la nostra collaborazione che spero duri ancora per molto. Amodio è il Peter Pan della danza. Lui non insegna solo la tecnica, ma parla ad ogni ballerino comunicando la sua visione onirica di ogni spettacolo. E’ affascinato dal mondo dei sogni dove ci porta con lui per mano. La sera della prima ci fa il suo in bocca al lupo con un disegno diverso per ognuno di noi, è un grande artista anche in questo».
Accanto all’etoiles menzionate vi sono il corpo di ballo e i solisti della Daniele Cipriani Entertainment. Alessandro Ferrari, dirigerà l’Orchestra del Teatro Carlo Felice, mentre il Coro di Voci Bianche del Teatro Carlo Felice è affidato a Gino Tanasini.
Lo schiaccianoci – Pëtr Il’ič Čajkovskij
Regia e coreografia Amedeo Amodio
Scene e costumi Emanuele Luzzati
Direttore d’Orchestra Alessandro Ferrari
ideazione ombre Teatro Gioco Vita
realizzazione ombre L’Asina sull’Isola
voce Gabriella Bartolomei
assistente coreografo Stefania Di Cosmo
disegno luci Marco Policastro
Orchestra e Coro di Voci Bianche del Teatro Carlo Felice
Maestro del Coro di Voci Bianche Gino Tanasini
Dal 16 al 20 dicembre 2017
www.carlofelicegenova.it