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Le mostre da vedere a Natale tra Centro, Sud e Isole

Mägi: Paesaggio con nuvola rossa. 1913–1914, Olio su tela. 70,4 × 78. © Stanislav Konrad Mägi: Paesaggio con nuvola rossa. 1913–1914, Olio su tela. 70,4 × 78. © Stanislav Konrad
Pablo Echaurren: Occupy Biennale, Collage, 39 x 56 cm, 2013. Collezione privata. Foto: © Massimiliano Ruta
Pablo Echaurren: Occupy Biennale, Collage, 39 x 56 cm, 2013. Collezione privata. Foto: © Massimiliano Ruta

A Natale un calendario ricco di mostre interessanti dal centro Italia alle isole.

Quello italiano è un calendario natalizio all’insegna della cultura anche per il Centro, del Sud e delle Isole: tra Fano, Roma, Catania, Acireale e Nuoro un’interessante proposta culturale per le vacanze.

Roma

Alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea è in corso la mostra dedicata a “KONRAD MÄGI”.
Per la prima volta in Italia uno dei più eccentrici ed affascinanti artisti europei del primo Novecento. Nelle sue opere esplodono colori brillanti e potenti. Si trattai di paesaggi, sua espressione di elezione, ma anche dei suoi ritratti forti e intriganti.

Mägi: Paesaggio con nuvola rossa. 1913–1914, Olio su tela. 70,4 × 78. © Stanislav Konrad
Mägi: Paesaggio con nuvola rossa. 1913–1914, Olio su tela. 70,4 × 78. © Stanislav Konrad

Fano

Presso la Galleria Carifano, Palazzo Corbelli, “ARTE RIBELLE. Opere dalla collezione Cesare Marraccini”.
Cesare Marraccini, è stato “il profeta sorridente”, protagonista, nella sua veste di collezionista e amico di molti artisti, dell’Italia tra gli anni Sessanta e Ottanta.
Per la prima volta il meglio della sua importante collezione viene proposto in un’unica mostra. Ad essere “svelate” in Palazzo Corbelli sono 50 opere di artisti quali Paolo Baratella, Giuseppe Guerreschi, Sergio Sarri, Ercole Pignatelli, Luca Alinari, Gerard Tisserand, Rod Dudley, Carlos Mensa, Sergio Fergola, Augusto Perez, Renzo Vespignani, Antonio Recalcati.

Paolo Baratella, La vera storia della tigre di carta, 1970, nitro su tela, 150 x 150. Ph: Fabrizio Stipari / CreVal
Paolo Baratella, La vera storia della tigre di carta, 1970, nitro su tela, 150 x 150. Ph: Fabrizio Stipari / CreVal

Due importanti appuntamenti in Sicilia:

Catania

A Palazzo Platamone – Palazzo della CulturaPABLO ECHAURREN. SOFT WALL“.
Pablo Echaurren come precursore del fenomeno del graffitismo? Di certo, afferma Francesca Mezzano, curatrice della mostra: m«L’arte di Pablo Echaurren nasce per parlare alla collettività. Lo fa senza steccati, sperimentando ogni forma espressiva possibile; usa il segno, la scritta, lo stencil, il lettering, la parola come linguaggio comune, annullando qualsiasi distinzione tra alto e basso, alla costante ricerca di una sintonia con la storia presente, con i suoi problemi, e le sue criticità nascoste allo sguardo comune. E lo fa esprimendosi sempre attraverso un immaginario vivo e incandescente, che possa tradurre un’istanza politica e morale in arte. Quella che lo stesso Pablo ha definito “la questione murale”».

 Pablo Echaurren: Combat painting 7, Acrilico su tela, 160 x 240 cm, 2014.Fondazione Echaurren Salaris, Roma. Foto: © Massimiliano Ruta

Pablo Echaurren: Combat painting 7, Acrilico su tela, 160 x 240 cm, 2014.Fondazione Echaurren Salaris, Roma. Foto: © Massimiliano Ruta

Acireale

Nelle vicinanze di Catania, ad Acireale, “CALL FOR IOLAS’ HOUSE”  esposizione allestita presso Palazzo Costa Grimaldi.
La storia dell’arte contemporanea è passata da Villa Iolas e dal leggendario gallerista. Oggi questa dimora, situata in un elegante sobborgo di Atene, privata di tutti i suoi tesori d’arte e abbandonata a se stessa, è diventata una larva di quel tempio internazionale del contemporaneo che è stata. Non stupisce che a lanciare l’appello per salvare la villa di Iolas sia la Fondazione Galleria Credito Valtellinese. Alexander Iolas fu il primo curatore della Galleria milanese e fu lui a commissionare ad Andy Warhol l’opera “Ultima Cena” ispirata dal vicino capolavoro di Leonardo da Vinci.

Andy Warhol - The Last Supper ©Collezione Gruppo Credito Valtellinese
Andy Warhol – The Last Supper ©Collezione Gruppo Credito Valtellinese

Nuoro

In Sardegna due interessanti appuntamenti, entrambi presso il MAN di Nuoro.
UNA VISIONE ASTRATTA. Opere dalla Collezione Maria Cernuschi Ghiringhelli”.
Maria Cernuschi Ghiringhelli fu una sorta di Peggy Guggenheim italiana, capace di intrattenere solidi rapporti con gli artisti, anche quelli più giovani e non ancora affermati. Ciò che più le interessava era «seguire e se possibile incoraggiare, gli sviluppi di un tipo di ricerca artistica in cui credevo». La mostra ripercorre la storia e il contenuto della sua importantissima collezione, qui concessa dal Museo di Villa Croce a Genova, che la conserva.

Mazzon, Fantasie colorate, 1949 Coll. Maria CERNUSCHI GHIRINGHELLI.
Mazzon, Fantasie colorate, 1949. Coll. Maria CERNUSCHI GHIRINGHELLI

La mostra parallela è riservata a “MICHELE CIACCIOFERA. Emisferi Sud”.
Il progetto ha come tema di fondo la dimensione sociale e culturale, storica e attuale del macrocosmo mediterraneo. Un mare in cui popoli hanno da sempre tessuto relazioni di ogni tipo, dando vita a un amalgama di etnie, linguaggi, sapori, leggende e tradizioni. Culla di civiltà millenarie, luogo di transiti, di scambi ma anche di guerre e di conflitti, così come oggi di migrazioni e naufragi, il Mediterraneo diventa, metafora di un nuovo umanesimo per la creazione di valori sociali, politici e culturali alternativi.

Janas Code (2017) veduta dell'installazione a Dynamo Camp Museo. Photo Stefano Bizzarri . Courtesy dell'artista
Janas Code (2017) veduta dell’installazione a Dynamo Camp Museo. Photo Stefano Bizzarri . Courtesy dell’artista

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