Pirelli HangarBicocca presenta la programmazione 2018: in arrivo Eva Kot’átková, Matt Mullican, Leonor Antunes e Mario Merz.
La programmazione, firmata dal direttore artistico Vicente Todolí, propone quattro progetti espositivi unici, prodotti e realizzati appositamente per l’Hangar Bicocca, struttura ex industriale dell’istituzione milanese, tra le più grandi d’Europa.
La proposta include le mostre personali di Eva Kot’átková, Matt Mullican, Leonor Antunes e Mario Merz, alternando artisti affermati ad artisti più giovani nei due differenti spazi espositivi delle “Navate” e dello “Shed”.
>> Il calendario di mostre 2018 offre al pubblico una panoramica inedita sull’arte contemporanea, approfondendo temi e aspetti diversi dell’installazione come forma artistica.
Nel 2018, Pirelli HangarBicocca conferma il proprio impegno a rendere accessibile a tutti, nella completa gratuità, le mostre prodotte, rinnovando inoltre anche la volontà di divulgare i temi dell’arte di oggi attraverso il Public Program, un palinsesto culturale di conversazioni, visite speciali, momenti di approfondimento, proiezioni film e video, eventi musicali e performativi, oltre ad un programma di avvicinamento e comprensione dell’arte contemporanea rivolto ai bambini, alle famiglie, agli studenti delle scuole superiori e delle università.
>> Programma Espositivo 2018:
Eva Kot’átková, The Dream Machine is Asleep
febbraio > 22 luglio 2018
L’opera di Eva Kot’átková (Praga, 1982) indaga le forze che influiscono sul comportamento umano, come le norme e i sistemi educativi che possono manipolare e generare situazioni di controllo.
Per “The Dream Machine is Asleep” Kot’átková presenta una selezione di nuove installazioni, sculture, collage e opere performative, incentrate sulla concezione del corpo umano come macchina e organo che continua a svolgere le sue funzioni durante il sonno, creando mondi interiori paralleli. Sulla base delle sue esperienze personali e del recente corpus di opere l’artista trasforma lo spazio espositivo in un organismo labirintico attraverso il quale esplorare pensieri privati, visioni intime e sogni ma anche le paure e le sfide della società contemporanea.
Matt Mullican, The Feeling of Things
12 aprile > 16 settembre 2018
The Feeling of Things è la prima grande retrospettiva in Italia di Matt Mullican (Santa Monica, California, 1951). Attivo dagli anni Settanta Matt Mullican ha incessantemente cercato di spiegare e dare struttura a ciò che lo circonda, sviluppando un vocabolario e un sistema complesso di modelli che definisce “i cinque mondi”.
Per Pirelli HangarBicocca l’artista ha concepito un’imponente struttura scultorea -sulla forma delle sue cosmologie in cinque colori- che occupa i 3.500 metri quadrati dello spazio espositivo delle Navate. I visitatori sono invitati a entrare e a percorre questa architettura, scoprendo le migliaia di opere esposte al suo interno. La mostra presenterà un’ampia selezione di opere dagli anni Settana ad oggi.
Leonor Antunes
14 settembre 2018 > gennaio 2019
Materiali tradizionali, come corda, legno, ottone, pelle, gomma e sughero, insieme a tecniche manuali e artigianali, sono alla base dell’opera di Leonor Antunes (Lisbona, 1972), artista portoghese attiva a Berlino. Antunes crea eleganti sculture e installazioni attraverso cui si interroga sul significato degli oggetti di uso quotidiano e sul ruolo sociale dell’arte e del design come mezzi per migliorare la qualità della vita.
Per la sua prima mostra a Milano, Antunes presenta un nuovo nucleo di opere e un’installazione site-specific nello spazio dello Shed. Entrando in relazione con il contesto locale, l’artista riflette sulla tradizione modernista della città di Milano, e in particolare sull’opera di architetti e designer all’avanguardia come Franca Helg (1920-1989), Bruno Munari (1907-1998) e Franco Albini (1905-1977.
Mario Merz, Igloos
25 ottobre 2018 > 24 febbraio 2019
L’opera di Mario Merz (Milano, 1925 – Milano, 2003), figura centrale dell’Arte Povera, esplora i processi di trasformazione che fanno parte della natura e della vita umana. Tra i primi artisti italiani a lavorare con l’installazione, negli anni Sessanta Merz si è spinto oltre la bidimensionalità del dipinto perforando tele e oggetti con tubi al neon. Nel 1968 ha introdotto quello che sarebbe diventato uno dei simboli della sua opera: l’igloo.
La mostra presenterà oltre trenta igloo realizzati tra il 1968 e il 2003, approfondendo gli aspetti e i temi fondamentali di questo corpus di opere, come la relazione tra interno e esterno, tra luogo fisico e concettuale, tra spazio individuale e collettivo.
Pirelli HangarBicocca
via Chiese 2, Milano
apertura: giovedì-domenica, ore 10.00-22.00
ingresso gratuito