L’ex direttore della Tate Liverpool condividerà la guida con la taiwanese Mali Wu. La tematica scelta esplorerà le nozioni di vita e sopravvivenza collettiva
Ormai rischiamo quasi di annoiarvi ribadendo realtà che però trovano continuamente nuove conferme: se gli artisti italiani faticano assai ad affermarsi sulla scena internazionale – o quando va bene, come nel caso della prossima Biennale di Sidney, devono farsi rappresentare da un grande maestro scomparso da 10 anni come Luciano Fabro – chi si mette in evidenza su posizioni di assoluto prestigio sono i curatori nostrani. Recentemente vi raccontavamo di Caterina Avataneo, che a Londra ha vinto il prestigioso NEON Curatorial Award, premio istituito dalla Whitechapel Gallery di Londra assieme a NEON di Atene: ora ottime notizie arrivano dall’estremo oriente, e riguardano un altro giovane curatore, torinese come la Avataneo. Parliamo di Francesco Manacorda, che è appena stato scelto come co-curatore – assieme alla taiwanese Mali Wu – della Taipei Biennial 2018, in programma nella metropoli asiatica fra il 17 novembre 2018 e il 10 marzo 2019.
L’annuncio arriva dal Taipei Fine Arts Museum, che precisa che questa undicesima edizione della biennale sarà la prima guidata da due curatori, uno di Taiwan e uno ospite. La tematica scelta per quest’anno esplorerà le nozioni di vita e sopravvivenza collettiva: la biennale “ripenserà il ruolo dell’umanità, metterà in discussione il significato dell’arte esplorando i modi in cui l’umanità può sopravvivere nell’era attuale“, ha precisato Ping Lin, direttore del Taipei Fine Arts Museum. Attuale direttore artistico della Fondazione V-A-C di Mosca e Venezia, Manacorda è stato dal 2011 direttore artistico della Tate Liverpool, mentre nel 2010 ha diretto nella sua Torino la fiera Artissima.
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