Sotheby’s Milano prosegue nella sua attività di mostre dedicate ad artisti del dopoguerra con l’esposizione “La città fantastica di Piero Fogliati” (inaugurazione: 17 gennaio 2018, ore 18.30). Come detto, non è la prima volta che la maison organizza esposizioni che non hanno carattere commerciale negli suoi spazi milanesi. Ricordiamo, per esempio, quelle dedicate a Vincenzo Agnetti (a cura di Bruno Corà) e ad Alik Cavaliere nel 2016, ma già nella vecchia sede di Palazzo Broggi ne erano state organizzate altre.
L’artista piemontese Piero Fogliati (1930-2016) ha condotto per oltre cinquant’anni un lavoro di ricerca nell’ambito delle relazioni tra scienza, tecnologia e art: gli elementi centrali del suo interesse sono suono, luce e movimento. Tali indagini lo portano a realizzare le sue sorprendenti “invenzioni” pensate nelle loro relazioni con l’ambiente, intrise dello spirito dell’esploratore e tese a tradurre la sua passione e conoscenza della tecnologia.
Racconta infatti l’artista:«Il mio lavoro è stato dedicato all’immaginario; sognavo di vedere presenze estetiche fantastiche e spiazzanti come utopie inspiegabili collocate nella città..»
Scrive Letizia Ragaglia sul catalogo della mostra “Versus 2000” organizzata al Museion di Bolzano (1998): “…Piero Fogliati è un provocatore, è un artista ‘futurista’ che stimola le nostre riflessioni e a cui spetta tutto il nostro riconoscimento: perché non basta servirsi del computer o fare un’opera su Internet per essere all’avanguardia…”.
Saranno in mostra, oltre a una selezione di disegni, le seguenti opere:
– Svolazzatore cromocangiante, (1967), proiettore e schermo ad elica;
– Proiettore per cromocinetismi (Prisma meccanico), 1972, proiettore e schermo rotante a disco;
– Successioni luminose, 1967 (2004), proiettore e schermo rotante a disco;
– Euritmia evoluente, 1970, corpo rotante in sospensione animata;
– Strumento cerimoniale, 1965, tubo di lamiera ricurvo; lamiera e legno;
– Reale virtuale, 1994, proiettore con ampolla;
– Ermeneuti, 2002, coppia di tubi ricurvi in ottone;
– Dittero solitario, 1995, dispositivo meccanico a motore elettrico e tondini di acciaio;
– Liquimofono, 1968, organo orizzontale ad acqua, risuonatori in alpacca curvata, rubinetto, tubi;
– Latomia, 1989, tubo ricurvo in metallo;
– Macchina che respira, 1990, complesso meccanico a motore elettrico, cilindro comprimente/aspirante, auricolari;
Dopo la mostra del 1971 presso la Galleria del Naviglio a Milano, Piero Fogliati partecipa a due edizioni della Biennale di Venezia, nel 1978 e nel 1986. Torino, la sua città, tra i tanti altri luoghi, lo accoglie nel 1972 alla Galleria Martano, nel 1985 al Musero d’ Arte Contemporanea di Rivoli e nel 2014 alla GAM con la mostra Surprise, a cura di Danilo Eccher. Le sue opere sono presenti al Museion di Bolzano, al MACRO di Roma, alla GAM di Torino, alla Galleria Comunale di Cagliari, allo ZKM di Karlsruhe, al Museo Technorama der Schweiz di Winterthur, al Musée de l’énergie électrique di Mulhouse , alla Cité des Sciences et de l’Industrie di Parigi, nonché in importanti collezioni private tra cui la Fondazione Giuliano Gori e la Collezione Panza di Biumo.
Durante l’inaugurazione saranno presenti per presentare la mostra – che proseguirà fino al 24 gennaio – Danilo Eccher, Giuseppina Panza di Biumo, Beatrice Botta e Paolo Fogliati, figlio dell’artista.
La città fantastica di Piero Fogliati
Palazzo Serbelloni,
Corso Venezia 16, Milano,
dal 18 al 24 gennaio 2018,
ore 10-13 e 14-18
www.sothebys.com