Un tunnel e un cavalcavia dell’autostrada A303, pensati per alleggerire il traffico nell’area di Stonehenge, metterebbero in serio pericolo il sito limitrofo di Blick Mead, di 8mila anni fa
Il classico caso in cui la soluzione è peggiore del danno. Questo rischia di diventare un progetto che in questi giorni sta infiammando le già suscettibili opinione pubblica e stampa britanniche: specie quando si vanno a toccare quegli elementi che gli inglesi sentono come più fortemente identitari. E lo è di certo Stonehenge, probabilmente il più famoso monumento preistorico del mondo, dichiarato sito del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco fin dal 1986: che ora sarebbe minacciato – con altri siti archeologici dell’area dello Wiltshire – proprio da un progetto pensato invece per proteggerlo.
Nella fattispecie si tratta di un tunnel e un cavalcavia dell’autostrada A303, pensati come parte delle misure necessarie ad alleggerire la congestione del traffico e migliorare le condizioni ambientali dell’area di Stonehenge. E che invece metterebbero a serio rischio soprattutto il sito di Blick Mead, scavo a poche centinaia di metri dove gli archeologi hanno rinvenuto tracce di presenze umane risalenti all’ultima era glaciale, intorno all’8.000 a. C.. “Un archivio nazionale della storia d’Inghilterra“, secondo David Jacques, archeologo alla Buckingham University. Secondo il quale “è probabile che la costruzione del cavalcavia e del tunnel causerà la caduta della falda acquifera, l’essiccazione della torba e del fango che preserva i resti di Blick Mead“.