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Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018, il progetto

Palermo Capitale Italiana della Cultura: il progetto presentato alla BIT di Milano

Palermo Capitale Italiana della Cultura: il progetto presentato alla BIT di MilanoPalermo Capitale Italiana della Cultura: il progetto presentato alla BIT di Milano.

Un progetto originale, di elevato valore culturale, di grande respiro umanitario, fortemente e generosamente orientato all’inclusione. Perché Palermo non è Capitale italiana della Cultura 2018 o almeno non solo: “Palermo è capitale delle culture, riferimento di tutti coloro che arrivano e si sentono palermitani come noi” dice il sindaco Leoluca Orlando che il 12 febbraio ha presentato il programma di Palermo Capitale della Cultura alla BIT, la Borsa Internazione del Turismo, a Milano.
Il sindaco di Palermo era ospite della conferenza stampa del “Progetto Sicilia” della Regione Siciliana, tenuta dal presidente della Regione Nello Musumeci, e dagli assessori al Turismo, Sandro Pappalardo e ai Beni Culturali, Vittorio Sgarbi.

Il sindaco Orlando e l’assessore comunale alla Cultura Andrea Cusumano hanno annunciato che “Love Difference”, il tavolo d’arte di Michelangelo Pistoletto, simbolo delle culture del Mediterraneo, sarà montato mercoledì 14 febbraio alla Fondazione Sant’Elia dove resterà fino alla fine di Palermo2018.

>> A Michelangelo Pistoletto sarà conferita la cittadinanza onoraria di Palermo, il prossimo 10 marzo, durante “Palermo Laboratorio del dialogo tra le culture” del MiBACT per l’Anno Europeo del Patrimonio 2018.

Sempre il 10 marzo è prevista la Notte Bianca dell’UNESCO con l’apertura dei monumenti della Palermo arabo-normanna – Cattedrale, Cappella Palatina, Martorana, San Cataldo, San Giovanni degli Eremiti, Castello della Zisa (che inaugura il bookshop e i nuovi spazi dedicati all’accoglienza) e Ponte dell’Ammiraglio. Fuori porta, duomo e chiostro di Monreale.

Un passo indietro: il 9 marzo, la presentazione della Festa europea della Musica con il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, il pianista Ezio Bosso, direttore stabile del Teatro Verdi di Trieste (testimonial Festa della Musica2018) e l’ex ministro della Cultura francese, Jack Lang, grazie al quale la Festa è nata in Francia nel 1982.

I grandi eventi di Palermo Capitale si innestano su un tessuto sinergico già attivo nella città – dicono il sindaco Orlando e l’assessore alla Cultura Cusumano – composto dei tanti festival, cartelloni teatrali, eventi, manifestazioni, che hanno già reso viva Palermo da anni. Palermo è la città europea che è maggiormente cambiata negli ultimi quarant’anni: passata da capitale della mafia a capitale della cultura, ha saputo reinvestire la sua voglia di fare, il suo bagaglio di sincretismo straordinario fatto di culture stratificate. Per questo motivo, il progetto ha convinto il MibACT che ha scelto Palermo laboratorio del dialogo tra le culture come uno dei 5 eventi-faro dell’Anno Europeo del Patrimonio 2018”.

Il 2 marzo l’ Aga Khan Trust for Culture (AKTC) presenterà in anteprima mondiale il progetto di ricostruzione del suq, della moschea degli Omayyadi e del minareto di Aleppo, patrimonio UNESCO, distrutti nel 2013 durante il conflitto. In questa occasione sarà esposto a Palermo un Corano di 1,20 metri per 1,40 metri in foglia d’oro, dalla collezione dell’AKTC.

I progetti di Palermo2018 sono tantissimi: si va dalle mostre di livello internazionale – le immagini di Spencer Tunick, di Robert Capa, la mostra-evento su Antonello da Messina e le installazioni di Jan Fabre, Shozo Shimamoto o Martin Kipperberger fino a “ReSignifications” del Nobel Wole Soyinka – al Premio delle Arti del MIUR, al festival MigrArti del MIBACT, alla Festa Europea della Musica che porterà a Palermo mille giovani musicisti da tutta Europa in giugno.

Il programma di Palermo Capitale Italiana della Cultura è disponibile sul sito palermocapitalecultura.it

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