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De Chirico al Castello di Rivoli. In mostra il primo nucleo della Collezione Cerruti

Giorgio de Chirico, Autoritratto metafisico (1919, particolare) Giorgio de Chirico, Autoritratto metafisico (1919, particolare)
Giorgio de Chirico, Autoritratto metafisico (1919, particolare)
Giorgio de Chirico, Autoritratto metafisico (1919, particolare)

Otto importanti dipinti del maestro della Metafisica provenienti dalla collezione affidata al museo dall’imprenditore scomparso nel 2015, presentati in relazione con opere di arte contemporanea della raccolta permanente

Dell’acquisizione in deposito a lungo termine della collezione di Francesco Federico Cerruti da parte del Castello di Rivoli vi avevamo informati nel luglio scorso: una raccolta che include quasi trecento opere che spaziano dal medioevo al contemporaneo, capolavori che vanno dalle opere di Segno di Bonaventura, Bernardo Daddi e Pontormo a quelle di Renoir, Modigliani, Kandinsky, Klee, Boccioni, Balla e Magritte, per arrivare a Bacon, Burri, Warhol, De Dominicis, Paolini. Ora arriva una grande mostra che presenta un primo importante nucleo delle opere collezionate dall’imprenditore e collezionista scomparso nel 2015 all’età di 93 anni: Giorgio de Chirico. Capolavori dalla Collezione di Francesco Federico Cerruti, che dal 6 marzo al 27 maggio prossimi propone un inedito viaggio nel tempo che mette in relazione le opere di de Chirico con alcune tra le maggiori opere di arte contemporanea della collezione permanente del Museo.

Giorgio de Chirico, La partenza degli argonauti (1920)
Giorgio de Chirico, La partenza degli argonauti (1920)

Per ammissione dello stesso de Chirico, Torino fu tra le città italiane che ispirarono i primi quadri metafisici con le loro atmosfere malinconiche. E questa mostra presenta a Rivoli otto importanti dipinti del maestro della Metafisica, opere che spaziano dal 1916 al 1927, presentando i suoi quadri in relazione con alcune opere di arte contemporanea della collezione permanente del Museo, tra cui installazioni di Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto e Maurizio Cattelan. Il percorso include dipinti di de Chirico come Composizione metafisica (Muse metafisiche) (1918), allestita in relazione con Casa di Lucrezio (1981) di Giulio Paolini, Il trovatore (1922), Il saluto degli argonauti partenti (1920), mentre nella sala 5 il tema dell’autoritratto è il nodo centrale che mette in relazione Autoritratto metafisico (1919) con l’imponente Architettura dello specchio (1990) di Michelangelo Pistoletto. Presenti poi Interno metafisico (con faro) (1918), Composizione metafisica (1916), Interno metafisico (con dolci ferraresi) (1917), Due cavalli (1927).

www.castellodirivoli.org

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