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Le “metamorfosi” di Jukhee Kwon incantano New York alla Ierimonti Gallery

Le "metamorfosi" di Jukhee Kwon incantano New York

Le "metamorfosi" di Jukhee Kwon incantano New YorkLe “metamorfosi” di Jukhee Kwon incantano New York.

Maestose installazioni che invadono lo spazio, tracciando un sentiero che il visitatore può esplorare camminandovi. Quella inaugurata presso la Ierimonti Gallery di New York non si configura come una semplice mostra, quanto piuttosto come un’esperienza che avvolge lo spettatore, al quale ogni lavoro si svela poco a poco.
Nella nuova sede di Delancey Street la galleria accoglie la prima personale newyorkese della giovane artista coreana Jukhee Kwon, aperta lo scorso venticinque gennaio e intitolata “Jukhee Kwon – Metamorphosis”. La metamorfosi è un concetto chiave nella ricerca dell’artista, che da anni incentra la sua attività sul riuso di vecchi libri, usati e abbandonati. Un processo creativo lungo e laborioso, che parte dall’archiviazione e prosegue con la manipolazione dell’oggetto e del suo contenuto.

Libri letti e poi donati oppure buttati via e ritrovati dalla Kwon, divengono nelle sue mani materia da plasmare per generare nuovi significati, senza tuttavia dimenticarne la storia, o meglio le tante storie: quella di chi li ha posseduti, quella raccontata sulle pagine, o ancora quella dell’artista che compie il suo gesto di metamorfosi come metafora della propria esistenza.Le "metamorfosi" di Jukhee Kwon incantano New YorkIl progetto espositivo concepito dalla Ierimonti Gallery ricrea una piccola giungla-labirinto, nella quale è riconquistato il valore primordiale del libro non solo come oggetto, ma come elemento naturale. Entrando in galleria catturano lo sguardo le imponenti e suggestive sculture, protagoniste assolute della mostra, che suggeriscono nella forma fusti arborei o forse cascate. Il contrasto tra la loro monumentalità e la fragilità di un materiale come la carta ci regala in questa mostra brani poetici e di alto impatto emotivo.
Percorrendo la sala si scoprono poi opere più intime, quasi private, in cui la mano della Kwon ha intagliato, smembrato, riassemblato vecchie pagine conferendo loro una nuova identità. Del libro resta ben poco, l’artista ha tagliato minuziosamente le pagine, ne ha scavato i volumi, ne ha frazionato il testo per poi ricomporre tutto con grande libertà creativa.Le "metamorfosi" di Jukhee Kwon incantano New YorkLa mostra pone lo spettatore di fronte a degli interrogativi, invitandolo a una lettura ravvicinata dei lavori per cercare di scorgere una frase, un’immagine o qualcosa che lo riconduca a scoprire quale fosse la storia del libro prima di migrare verso la sua nuova condizione. Dalla decostruzione fisica e concettuale operata dall’artista, l’osservatore tenta forse di decifrare i frammenti di testo ridotti in stralci, ma è poi guidato in nuove trame che compongono straordinarie installazioni, portatrici di tante memorie e tuttavia uniche e personali.

La mostra si inserisce nel ricco programma espositivo della Ierimonti Gallery, fondata nel 1991 a Milano da Carla Delia Piscitelli e dal 2015 trasferitasi a New York. Con la scelta di esporre un’artista come Jukhee Kwon i galleristi riconfermano la loro sensibilità nei confronti di linguaggi innovativi e differenziati, che fanno della galleria un luogo aperto alle infinite possibilità che il panorama contemporaneo offre.

Jukhee Kwon è nata a Dae-Jun (Corea del Sud) nel 1981. Ha studiato Fine Arts presso la Chung-Ang University in Corea e presso Comberwell College of Arts di Londra. Ha preso parte a mostre in Corea, Francia, Italia e Regno Unito. Attualmente vive e lavora in Italia.

Jukhee Kwon – Metamophosis
25 gennaio > 16 marzo 2018
Ierimonti Gallery
55 Delancey Street, New York

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